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Il femminicidio sistematico e ripetuto è la conseguenza tragica di una società che ha fatto della misoginia una nuova religione di Mary Blindflowers

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da   antichecuriosita.co.uk/blogs antichecuriosita.co.uk Il femminicidio sistematico e ripetuto è la conseguenza tragica di una società che ha fatto della misoginia una nuova religione. E lo si evince anche solo guardando frammenti di programmi tv dove la donna ha il ruolo sistematico e deprimente di essere bella e silente, dai festival della canzone dove ci sono donne stesse che dicono ah se non fossi stata bella non sarei qua, e presentatori che dicono che dietro un grande uomo..., sempre nelle retrovie.. foto di 𝓫𝔂 𝓿𝓲𝔃𝓮𝓻𝓼𝓴𝓪𝔂𝓪  presa da   https://www.linkedin.com/in/silvia-serra-94955a203   E che dire di quel programma dove una signorina in minigonna insegnava alle donne a cuccare al supermercato? Ma davvero siamo ridotte a questo livello? Ecco, la misoginia la si avverte ogni giorno sull’autobus quando giovani e vecchi tromboni dicono che non ci sono più le donne di una volta, ossia zitte e ubbidienti, che giudicano le donne dal loro aspetto fisico etichettandole o ch

i genitori che fanno i bulli e gli haters su un account social di Elisa Esposito una ragazzina che non loro figlia dandogli della ..... che ..... esempio danno ai loro figli ?

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Sono andato giusto ieri a vedere chi fossela tizia vedere foto sopra e video sotto      di  cui si parla    in  un post  che ho trovato  sulla home generale di facebook e cosa facesse. Una volta finito il video, avrei voluto darmi fuoco alle orecchie. Il che, immediatamente, mi ha fatto sentire molto vecchio nonostante abbia 46 anni . Sì perché quando eravamo ragazzini ne dicevamo di assurdità ... Eccome se ne dicevamo. Ci siamo tutti inventati una lingua segreta da bambini e da ragazzini, è un gioco un  modo  si reagire  al  conformismo e  all'autoritarismo  genitoriale  . Gli adulti d'oggi   , ovveroi ragazzi  d'ieri  dimenticanoo non ricordano  , non dovrebbero. Avevamo un modo di parlare che faceva sollevare lo sguardo al cielo ai miei vecchi genitori oltre  che  agliinsegnanti  .   Ed era ( ed è ) tutt'ora giusto visto che ogni generazione precedente alla tua rimproveri o rimanga ammutolito e sfotta quando non vuole

come parlare della violenza sulle donne ? il caso Come bisogna parlare di violenza sulle donne? IL «CASO PALOMBELLI» RIPROPONE IL TEMADEL VOCABOLARIO GIUSTO PER AFFRONTARE FEMMINICIDI E NON SOLO

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  La televisione  nonostante   sia  sorpassata  dalla  rete    come mezzo   è un posto infido. Ti ascoltano e  leggono   moltissime persone, e spesso ti credono solo per il fatto che parli   seduto dentro casa loro. Per questo, le parole dette in televisione pesano persino più di quelle scritte. La giornalista Barbara Palombelli a Lo Sportello di Forum, introducendo una lite coniugale, ha detto: «A volte è lecito domandarsi se questi uomini erano completamente fuori di testa  se c’è stato un comportamento esasperante, aggressivo, anche dall’altra parte». Il giorno dopo, nella bufera, la stessa giornalista è stata costretta a prendere le distanze da sé stessa: «Non sono quella persona lì», e il giorno dopo ancora ha annunciato querele per diffamazione. Penso che fosse stanca, che fosse distratta, è sempre stata molto vigile sulla violenza contro le donne. Ma quella domanda resta. << E occorre, concordo con Antonella Boralevi scrittrice , io credo,dimostrare perché è sbagliata