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R. B di © Daniela Tuscano

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  da   http://www.dols.it/2018/01/03 E va bene, definirlo apollineo non è originale. Semmai, tautologico. Ma abbiamo alternative? Roberto Bolle è una metempsicosi artistica, la materializzazione dei sogni di Winckelmann. Non la Grecia, ma un'idea di essa. Una bellezza pensata che taluni scambiano per freddezza. Ma Roberto vive, sublimando le passioni. Chi l'ha visto all'opera, anzi all'impresa, ne percepisce la fisicità possente e travagliata. C'è sofferenza dietro il genio, l'impossibilità di sentirsi nor male, la severa armonia. Bolle quando tocca, quando bacia, è un fremito mediterraneo. Sa gestirsi, adesso che ha raggiunto - di slancio - il termine della carriera. Vuol essere popolare senza scadere nel pop. Immancabilmente ecumenico, ineccepibile nelle evoluzioni. Cosicché gli si possono perdonare i peccati. Eventuali, nascosti, occulti.  È una gloria italiana, Roberto. Lo è realmente, nato gigante in una provincia nebbiosa, agra e senza fantasia.

Musica, il rock stona con la morale e perde smalto oppure è morto come diceva un tempo sting ?

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le  dichiarazioni  di sting  http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/14/rock_una_nullita_reazionaria_co_0_930714620.shtml   di Massimo Del Papa Share on email Share on print da http://www.lettera43.it/cultura/ CULTURA Musica, il rock stona con la morale Jagger cantò i pregiudizi sessuali. Zappa sfidò gli Usa. Oggi le provocazioni sono liofilizzate. E nessuno teme la censura.  Mick Jagger nel 1985, cristallizzando una koinè, disse: «Il rock, per essere tale, deve essere pericoloso». Il linguaggio comune del rock è il sesso, con la sua pretesa di scardinare la calcarea architrave dei valori accettati, del perbenismo borghese. Qualcosa di congenito al genere, prima ancora di tutti gli altri significati che con il tempo l'avrebbero rivestito. La stessa definizione, rock and roll, è di natura sessuale, deriva dallo slang del blues, ribollente di metafore, di doppi e tripli sensi erotici. E il grido più famoso del rock nascente, Awop bop-a-lo