Aspetto il velier del mio Capitano solcare le onde, fremendo di desiderio al sol pensier del suo ritorno a casa. Guardo la linea che congiunge il mar con il cielo, in attesa di vederlo apparire come un puntino all' orizzonte. Tra i suoni del mar ho cercato la sua voce, messaggier del suo ritorno. L' oceano è amico dei viaggiatori, navigatori, esploratori ed avventurieri in cerca di tesori. Dei mercanti, con i loro carichi di spezie preziose, profumi e stoffe da esporre nei mercati.
Non appena lo vedo approdare, corro verso di lui, con i capelli al vento ed un vestito corto, con disegni di stelle e cavallucci marini. Anche le altre donne aspettano sulla battigia, con i bambini in braccio, o attaccati alle gonne, speranzose che sia stato un viaggio fruttuoso che le ripaghi di sacrifici e privazioni. Volti oscurati dal sole, così come chiari i capelli. Tu mi guardi con un sorriso e le braccia aperte ed io subito mi ci infilo per assaporar i tuo odore.
La notte, è una notte d' amore, carica di baci e di carezze. Mi parli di terre lontane, popoli così diversi da noi che tanto ti attraggono, nella tua borsa c' è anche un diario ricco di disegni e di pensieri. Dal tuo viaggio mi hai portato una collana di giada, profumi esotici e stoffe di seta dai mille colori. Io sto zitta, godendomi ogni momento che mi sarà concesso. So che tutto questo presto finirà. Passano i mesi, ed il tuo sguardo è sempre più rivolto alla nostra finestra dalla quale si osserva il mare. Ti muovi nervoso tra le stanze, come se la nostra casa fosse una prigione. Il tempo è passato, il mare ti reclama. Ti vedo mettere in una sacca i tuoi vestiti, con il pensier già lontano.
Ogni volta il nostro saluto sembra un addio, senza una lacrima, quelle le lascio per dopo. In attesa di un nuovo ritorno, ti vedo destreggiarti tra vele e timoni, mentre i delfini accompagnano il tuo cammino.