LA FINESTRA SUL MARE racconto di Daniela Bionda

LA FINESTRA SUL MARE racconto di Daniela Bionda


Un pò di tempo fa ho visto sulla piattaforma Neflix un film dal titolo”HEART OF THE SEA”-LE ORIGINI DI MOBY DICK”.

Il film si ispira alla storia vera della Baleniera Essex, che nell'inverno del 1820, venne attaccata da una balena dalle enormi dimensioni. La sua apra battaglia con I balenieri, ed il senso di “umana “ vendetta, vennero descritti da Nathaniel Philbrick nel libro dal titolo “Nel cuore dell'oceano- la vera storia della Baleniera Essex “, da cui trasse ispirazione Herman Melville per la stesura del suo celebre libro “Moby Dick”.Nel mio racconto dal titolo “Una finestra sul mare”, la baleniera si è trasformata in un veliero comandato da un Capitano di Ventura , che compie giri intorno al mondo in cerca di tesori, per poi tornare a casa dalla sua amata.

 

 
                              La finestra sul mare  Daniela Bionda

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e spazio al chiuso

Aspetto il velier del mio Capitano solcare le onde, fremendo di desiderio al sol pensier del suo ritorno a casa. Guardo la linea che congiunge il mar con il cielo, in attesa di vederlo apparire come un puntino all' orizzonte. Tra i suoni del mar ho cercato la sua voce, messaggier del suo ritorno. L' oceano è amico dei viaggiatori, navigatori, esploratori ed avventurieri in cerca di tesori. Dei mercanti, con i loro carichi di spezie preziose, profumi e stoffe da esporre nei mercati.
Non appena lo vedo approdare, corro verso di lui, con i capelli al vento ed un vestito corto, con disegni di stelle e cavallucci marini. Anche le altre donne aspettano sulla battigia, con i bambini in braccio, o attaccati alle gonne, speranzose che sia stato un viaggio fruttuoso che le ripaghi di sacrifici e privazioni. Volti oscurati dal sole, così come chiari i capelli. Tu mi guardi con un sorriso e le braccia aperte ed io subito mi ci infilo per assaporar i tuo odore.
La notte, è una notte d' amore, carica di baci e di carezze. Mi parli di terre lontane, popoli così diversi da noi che tanto ti attraggono, nella tua borsa c' è anche un diario ricco di disegni e di pensieri. Dal tuo viaggio mi hai portato una collana di giada, profumi esotici e stoffe di seta dai mille colori. Io sto zitta, godendomi ogni momento che mi sarà concesso. So che tutto questo presto finirà. Passano i mesi, ed il tuo sguardo è sempre più rivolto alla nostra finestra dalla quale si osserva il mare. Ti muovi nervoso tra le stanze, come se la nostra casa fosse una prigione. Il tempo è passato, il mare ti reclama. Ti vedo mettere in una sacca i tuoi vestiti, con il pensier già lontano.
Ogni volta il nostro saluto sembra un addio, senza una lacrima, quelle le lascio per dopo. In attesa di un nuovo ritorno, ti vedo destreggiarti tra vele e timoni, mentre i delfini accompagnano il tuo cammino.


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