IL caso che tratto oggi è uno dei tanti femminicidi che quotidianamente avvengo in italia nel silenzio quasi totale se non in trasmissioni di nicchia , o che non sia qualche caso eclatante magari per riempire con la cronaca nera qualche buco oppure occultare \ far passare in secondo piano notizie scomode . Esso è il Femminicidio di Giordana Distefano, avvenuto 6 anni fa . Allora qualcuno si può chiedere ,ma come è una storia di 6 anni fa perchè ne parli . Certo è una storia lontana cronologicamente . Ma Come è ovvio ed scontato , tranne che per i carnefici e i tribunali la ferita non si rimargina, non può rimarginarsi.
Infatti sono passati ben sei anni ed la causa giudiziaria è ferma al primo grado di giudizio . Se non fosse per la madre finirebbe nel dimenticatoio e fra le tante cause che si prescrivono
Il sito dayitalianews.com/ in : <<Femminicidio di Giordana Distefano: "Che giustizia è se non si rispettano le donne anche da morte?" >> ha incontrato Vera Squatrito, la madre di Giordy, barbaramente uccisa, a Nicolosi, centro delle provincia etnea, dal padre di sua figlia, nell’ottobre del 2015, perché aveva avuto il coraggio di denunciarlo per stalking.
Quella denuncia ancora lasciata in sospeso, nonostante gli anni trascorsi, nonostante l’assassino sia già stato condannato a 30 di reclusione col rito abbreviato: lo scorso mese è stata rinviata per l’ennesima volta l’udienza
Sembra incredibile, ma è quel che accade quotidianamente e continuerà ad accadere se alla schifo riforma della cartabia non si porrà rimedio , mentre il dolore continua a devastare chi resta e non si capacita della lentezza dei procedimenti, dei cavilli, della mostruosa indifferenza dei codici, della burocrazia, della assenza di rispetto per le vittime e le loro famiglie.
Ma Vera non demorde. Infatti
Ella parallelamente alla sua lotta per ottenere completa giustizia, nel nome della figlia ha inaugurato la Casa di Giordy,[ foto sopra ] un progetto che da centro di ascolto per le donne che vogliono dire basta alle aberrazioni del maschilismo ambisce a diventare punto di riferimento, rifugio, quartier generale per le denunce e la rinascita.