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Marco Guerra, trent'anni da libraio di periferia: "Ce l'ho fatta perché sono più veloce di Amazon"
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Giuseppe Scano
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da repubblica sdel 31\8\2022 Marco Guerra, trent'anni da libraio di periferia: "Ce l'ho fatta perché sono più veloce di Amazon" di Concetto Vecchio La libreria Pagina 348 festeggia l'anniversario a Roma Sud: "Il segreto è non fare sentire solo il lettore" C’è un gran silenzio estivo in viale Cesare Pavese quando Marco Guerra alza con gran fracasso la saracinesca della sua libreria, Pagina 348. Periferia sud di Roma, alla fine di una sfilza di palazzine tra l’Eur e il Grande Raccordo anulare. “Qui tutto è cambiato rispetto a quando abbiamo iniziato, trent’anni fa. Non c’era internet, né Netflix, non avevano ancora inventato lo smartphone. La gente usciva di più, sia di giorno che di sera, faceva lo struscio lungo questa via, nel quartiere prosperavano ancora cinque librerie indipendenti”. Guerra le elenca: quella dei Congressi, i due punti di vendita di Palma, Book and Byte e un’altra di cui non ricorda più il nome. È rimasto s
piccola e meglio . le grosse catene librarie chiudono ed aprono quelle piccole ed indipendenti
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Giuseppe Scano
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le piccole librerie sono le migliori e le più autentiche Storia delle sorelle Sciacca, diventate libraie a Catania
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Giuseppe Scano
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avevo già parlato nei miei post ( se non avete voglie d'andare a cercare nell'archivio potete leggervi tale sunto preso da quest articolo www.fcome.org / ) delle sorelle Maria Carmela e Angelica Sciacca di Catania la cui libreria è stata la prima a promuovere l’attivismo contro il libro di Riina Jr. . Ma visto il coraggio fare cultura non omologata ( antimafia è anche questo ) e di proporre nella loro Libreria indipendente ( qui la pagina fb ) non solo libri standard ma anche libri poco noti ed attività culturali con ironia ed allegria sia da vivo che attraverso , vista la pandemia , dirette social . Hanno e dimostrano il mettere in atto queste due storie : << se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà >> ( Peppino impastato ) e << la tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri >> ( Gustav
perchè i tabacchi e le edicole si e le librerie no ?
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Di
Giuseppe Scano
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passando a fare la spesa , uno di pochi momenti liberi della quarantena , ho visto la libreria chiusa . ed è iniziato la mia elucubrazione sega mentale \ complottista ( perchè bene o male complottisti chi più che meno lo siamo un po' tutti che esprimiamo un dubbio o mettiamo in discussione le teorie ufficiali ma moti superano il labile confine fra prove diverse \ altyernative da quelle ufficiali sconfinando nelle panzane \ fake news ) che si voglia favorire : 1) l'incultura ., 2) la cultura di massa ed omologante a scapito di quella libera e pura . Questo articolo di Simonetta Fiori su repubblica d'oggi mi ha dato la conferma Virus, la rivolta delle librerie Il decreto di chiusura scatena la rabbia del settore: “Leggere è essenziale per chi resta in casa. Perché le tabaccherie restano aperte e noi no?” di SIMONETTA FIORI1