Leggendo l'articolo che trovate sotto rimango basito . Non basta la moria di persone e le vite spezzate che l'epidemia di covid 19 si sta lasciando dietro ogni giorno le accuse d'essere untori , le sofferenze fische e psicologiche di : chi l'ha affrontatanto o lo sta affrontando non solo i malati ma anche le persone deboli e con handicap soprattutto mentali ci mancava dopo il precedente insulto \ attacco appesso addirittura sulla porta di casa ad un altra dottoressa ci mancava ure questo . Ora non so che altro aggiungere a quanti scrittto di getto sul mio facebook
Giuseppe Scano
la Repubblica
· certa gente è proprio bastarde inside . io gli farei fare lo stesso lavoro di quella che ha vigliaccamente denigrato ed insultato . e poi gli avrei insultati allo stesso modo , giusto per vedere come reagirebbero . ma poi l'idea mi passa perchè mi abbasserei al loro stesso livello df'infami e di vigliacchi . E .... qui mi fermo che è meglio
Lascio la parola all'articolo di repubblica
Lavora nel reparto Malattie infettive: "Quelle parole mi hanno ferito... Sono mesi faticosi, mi capita di uscire in lacrime dal reparto, non mi aspetto un grazie, ma nemmeno parole così". Il sindaco Tambellini: "Anche io ricoverato lì. Stanno facendo un lavoro immane. Tutta la solidarietà mia e della nostra comunità"
di LAURA MONTANARI
Il biglietto lasciato nella posta per l'infermiera |
Ha sentito suo fratello e sua madre parlare fuori, nel cortile di casa, e si è affacciata. Capannori, centro a pochi chilometri da Lucca. "Mi sa che ti hanno lasciato un messaggio...". E' così che Damiana Barsotti, 48 anni, infermiera del reparto di Malattie infettive all'ospedale San Luca si è trovata tra le mani quel foglio scritto al computer. Poche righe, ma parole affilate: "Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie". Messaggio anonimo, ma purtroppo chiaro: "Non è che uno si aspetta un grazie, ma sinceramente quel messaggio mi ha ferito", racconta Damiana che fa l'infermiera da quasi trent'anni. "Sono momenti durissimi, mi capita di piangere andando a vestirmi in reparto o di piangere uscendo a fine turno, non mi era mai capitato di stare in mezzo a un dolore così diffuso, a una malattia così imprevedibile".Racconta dei turni a lottare contro il contagio da coronavirus, dell'ansia: "Ho in testa gli occhi di chi sta sdraiato sul lettino con la maschera di ossigeno alla bocca e chiede a noi: "ce la farò?" e noi facciamo di sì con la testa, ma è per fargli coraggio. Perché la verità è che non sappiamo niente. Se ce la farà o non ce la farà perché non conosciamo la grammatica di questo virus e a volte vediamo miglioramenti che ci lasciano sperare e poi peggioramenti improvvisi e inaspettati. Non è come per le altre malattie che dai una medicina e ti aspetti un certo decorso".Damiana
racconta anche la paura: "A volte mi chiedo: sono coperta bene? Ho messo tutti i dispositivi per proteggermi?". Non ha idea su chi possa aver depositato quel biglietto nella posta di quel gruppo di case in cui abita: "Siamo in diversi qui e a volte c'è stato qualche battibecco con i vicini perché a me piacciono molto i cani, ma non mi sarei mai aspettata un biglietto come quello e in un momento così difficile". Ha chiamato i carabinieri che hanno scritto in un verbale la storia di quel messaggio. La vicenda è stata riportata anche sul Tirreno."Va detto che dopo che si è sparsa la notizia ho ricevuto la solidarietà del sindaco di Capannori Luca Menesini, degli infermieri del reparto e dei medici e quella dei dirigenti dell'Asl Nord Ovest e la cosa mi ha fatto piacere. Siamo noi i primi a fare la massima attenzione ai comportamenti quando usciamo dal reparto e siamo noi i primi a pagare se dovessimo commettere una qualche disattenzione", dice ancora Damiana che non presenterà nessun esposto: "A che serve? Non ho tempo, sta per cominciare il mio turno ...
E anche il il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, attraverso Facebook ha voluto esprimere la propria solidarietà e gratitudine all'infermiera: "Non c'è ragione che possa giustificare un gesto tanto vile e irresponsabile. A chi ogni giorno rischia la propria vita per la vita degli altri bisogna solo dire grazie. Questo è l'unico messaggio che Damiana Barsotti, l'infermiera del reparto di malattie infettive del San Luca, che tra i tanti si è occupata anche di me quando ero ricoverato, meriterebbe di trovare nella cassetta delle lettere o davanti alla porta di casa". Tambellini è stato tra i ricoverati per Covid all'ospedale di Lucca ed è di pochi giorni fa la notizia della sua completa guarigione. "Damiana, così come le sue colleghe e i suoi colleghi, sta facendo un lavoro immane - conclude il sindaco - Merita rispetto. Merita gratitudine. A lei tutta la mia solidarietà e quella della nostra comunità".