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12.1.22

a tu per tu con daniele bergese L'uomo che restituisce la voce ai vecchi sax

 Incuriosito dalla passione    è dall'attività di  Daniele Bergese,  e  dalla sua storia     racconta      nel  video  di gedi   da me  riportato   post  precedente ho  deciso d'intervistarlo   .  Per  chi   non  ha     voglia  o  tempo    nè  di fare  ricerche  in rete  nè  di  andare   sull'url del mio precedente  post    trovate  oprima dell'inmtervista    alcuni suoi  cenni    biografici


Egli secondo  la  sua  biografia  pubblicata  sul  suo ex   sito  https://sites.google.com/site/danielebergesesax/ sostituito ed  integrato da quello  nuovo   https://danielebergese.com/

 suona i sassofoni baritono, tenore e contralto. Diplomato in sassofono jazz presso il Royal Conservatoire dell’Aia e in jazz a indirizzo compositivo con il massimo dei voti presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, si è specializzato seguendo corsi e masterclass con David Liebman, Joe Lovano, Gerry Bergonzi, Harry Sokal, Barry Harris, Kurt Rosenwinkel, John Ruocco, Furio di Castri, Emanuele Cisi. Nel 2003 ha conseguito la Laurea in Storia alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino con la tesi dal titolo: "Rivoluzionario o decadente? I comunisti italiani e il jazz, 1945 - 1968".

 Ed  ecco   la  mia  intervista   .
com'è nata questa tua passione  poi diventata un lavoro ?
Ho iniziato a smontare sassofoni nel 2004. Vivevo in Olanda con un trombettista americano e un  laureando in musica elettronica di Budapest. Frequentavo come loro il Conservatorio Reale dell’Aia e
studiavo sassofono jazz. Come spesso capita agli studenti, avevo un sacco di tempo ed energie da  spendere, ma ero piuttosto squattrinato. Il mio sax aveva assoluto bisogno di manutenzione. L’intervento
era oneroso da sostenere, quindi ho pensato di fare da solo. La manualità è una cosa che ho appreso da  mio padre fin da bambino e sassofoni ne avevo visti smontare in alcune occasioni. Quindi mi sono fatto  coraggio, ho disassemblato lo strumento, oliato le meccaniche, sostituito alcuni sugheri e registrato le  meccaniche.
Il mio insegnante di tecnica in conservatorio non brillava certo in simpatia, ma gli devo l’idea di questo
mestiere. Sorpreso del mio coraggio dopo aver provato il sax, mi chiese quanto volessi per fare lo stesso
lavoro sul suo... certo scherzava, ma io avevo capito. Così da riparatore improvvisato ho iniziato a interessarmi con moltissima serietà a questo lavoro.  Marco Pezzutti, un eccellente artigiano di Torino, è stato per diversi anni il mio maestro e mi ha insegnato  tantissime cose preziose. In Olanda ho seguito molti bravi artigiani, li ho visti lavorare e ho appreso molte  cose interessanti. Poi orafi, odontotecnici, officine meccaniche e ottici. Devo tantissimo a Giorgio  Pettenuzzo, grande musicista e abile progettista meccanico. Da lui ho fatto scuola di tornio, fresa e  meccanica di precisione.
Poi ho iniziato a crearmi il laboratorio... il necessario per riparare, progettare e realizzare cercando
soluzioni nuove.  Avevo imboccato la mia strada.  Il mio sogno era di avere la strumentazione adatta a risolvere tutti i problemi che avessi incontrato e che mi permettesse di realizzare le idee che andavo pensando.
Sono anni ormai che compero aggiorno e miglioro la mia strumentazione senza sosta e con gran
divertimento.  La verità è che adoro i sassofoni, mi piace suonarli e mi piace renderli sempre più efficienti e performanti, soprattutto quelli d’epoca che sono per suono e per fascino indubbiamente superiori.
ha influenzato la tua passione  per la musica visto il tuo video   su facebook ?
Il lavoro di restauro dei sassofoni è stato il giusto contrappunto alla mia passione per la musica. Da sola la musica stentava a farmi vivere sereno e l’amore per lo strumento musicale come oggetto è sempre stato presente.Sono due aspetti della stessa cosa...Innanzitutto è impensabile ottenere un set up raffinato su uno strumento se non si è in grado di collaudarlo con la perizia necessaria. Allo stesso modo la possibilità di esprimersi musicalmente con uno strumento in perfetto ordine è molto appagante.
Provare ad offrire questa sensazione ai miei clienti mi ha aiutato molto. Non di rado passo ore a collaudare uno strumento o a studiarne i difetti e i pregi o le specifiche tecniche che mi sono state sottoposte. Uso la musica per affinare il sassofono e il sassofono per fare musica.
ti senti più  artigiano o musicista  ?
Mi sento sia artigiano che musicista. Non riesco a separare le due attività anche se con la riparazione dei

sax sto percorrendo più strada.
il tuo lavoro  più difficile e quello più  facile
Il lavoro più difficile è quello sul proprio strumento. Quando l’idea di avere il sassofono perfetto per fare
la tua musica non sembra un’illusione, sei veramente nei guai. Nella ricerca del meglio nel meglio per me finisco sempre per accartocciarmi nelle mie aspettative. Essere distaccati e professionali con se stessi e le proprie esigenze è complicato.
Il lavoro più facile è coltivare l’orto fra un sassofono e l’altro. I pomodori non mi vengono sempre bene,
ma in generale non me la cavo male.
per  i profani che differenza c'è tra i sax d'epoca e quelli d'oggi  ?
I sax d’epoca sono affascinanti, molto diversi fra loro in caratteristiche timbriche, meccaniche e
progettuali. Hanno un suono caldo, ricco e profondo. Alcuni sono preziosamente incisi, placcati oro,
decorati con eleganti inserti in madreperla, altri stupiscono per l’emissione sonora, altri per l’ingegnosità
delle meccaniche. Risalgono tutti al periodo in cui il sax era uno strumento giovane e ogni casa
produttrice cercava soluzioni e strade diverse creando diversi rami evolutivi. Ora tutti cercano di fare la
stessa cosa affinando le stesse soluzioni meccaniche e facendo copie più o meno riuscite dei Selmer
d’epoca, che di fatto sono i capostipiti di tutti i sax moderni.
I sassofoni moderni sono più comodi ed ergonomici, più facili da intonare, ma spesso con un timbro
sterile e noioso. Dal mio punto di vista, sono meno divertenti e meno affascinanti dei sax vintage. Ma
ovviamente il mio è un discutibile punto di vista.
Non sono pochi i sassofonisti che soffrono nel decidere fra la poesia dei vecchi strumenti e la comodità di  quelli moderni. Ho iniziato a riparare e affinare i sax vintage proprio perché ne adoravo le caratteristiche timbriche e livolevo più ergonomici. La meccanica degli strumenti d’epoca è spesso scomoda e nel risolvere questaproblematica si concentra la parte più importante del mio lavoro sul vintage.
restauri / ridai vita  ai vecchi sax o anche a quelli recenti ? 
 
Naturalmente mi occupo con la stessa attenzione e professionalità sia dei sax moderni che di quelli
vintage. Ho materiali, ricambi e strumentazione adatti ad ogni tipo di sax. Quello che manca lo costruisco
(per molte parti, non esistendo più i ricambi, è l’unica soluzione) Vero è che la soddisfazione nel restaurare un King, un Conn o un Buescher degli anni 40 non è paragonabile.

peccato la  lontananza  altrimenti   starei anch'io    come  hanno scritto     sulla  sua  bacheca  facebook   : << Potrei stare ore a sentirlo parlare del suo mestiere o a guardarlo sistemare con attenzione sovrumana un dettaglio. >>


 di vista musicale ma anche da quello tecnico e strutturale, svolge l'attività di riparatore con particolare riguardo al restauro dei sassofoni vintage.


18.8.21

CHIACCHERATA INTERVISTA SUL DECRETO ZAN E SUL GENDER A CRISTIAN PORCINO

proseguono le  mie  interviste  \    chiaccherate  ad  amici \  compagnidistrada  - di viaggio   sul decreto zan  in modo da  sentire  più voci  .  Oggi  ,  d opo quella di qualche  tempo fa  che  trovate  qui  https://bit.ly/3z28pZ5  all'amica     Irene Spadaro tocca  Cristian Porcino   (  foto  a  sinistra  )



IO  Indipendentemente da credente o non credente, visto che sei un filosofo e un docente, voglio chiederti cosa ne pensi di queste assurde dichiarazioni: << Mai andare oltre quello che ci è stato consentito, altrimenti si perde il concetto di essere umano >>. Così la senatrice della Lega Antonella Faggi ha concluso il suo intervento nel corso della discussione generale sul Ddl Zan nell'aula del Senato.

 Cristian A. Porcino Ferrara  Solitamente ci si nasconde sempre dietro a un Dio per affermare delle assurdità cosmiche. Le religioni, tutte, hanno contribuito ad avvelenare il pensiero umano. Vedi i talebani che sono ritornati in Afghanistan, i nazisti che dicevano “Gott mit uns - Dio è con noi” e il motto fascista “Dio, patria e famiglia”. Marx sosteneva che “Ogni cosa glorifica Dio vanifica l’uomo”. Il concetto di natura è quasi sempre utilizzato in modo inappropriato e in contesti poco calzanti. Il compianto Gino Strada affermava che i diritti devono essere uguali per ogni essere umano altrimenti diventano privilegi. I limiti che non devono essere oltrepassati sono stati creati proprio da quei soggetti che non volevano e non vogliono in alcun modo raggiungere una parità in ambito di diritti civili e sociali. La disuguaglianza e la discriminazione sono per molti individui un valido carburante per alimentare la loro propaganda d’odio di stampo fascista. L’ignoranza è una brutta bestia! Diceva bene Margherita Hack quando affermava che: “Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà”

IO  Secondo le femministe della vecchia guardia   contrariamente  al neo  femminismo  o  il femminismo  intersezionale (vedi il mio contatto Alice Merlo) andrebbe separata l'identità di genere (il cosiddetto gender) dal sesso, tu che ne pensi ? 

 Cristian A. Porcino Ferrara
Noto con rammarico che chi non condivide alcuni aspetti del Ddl Zan si è arroccato ormai su posizioni ideologizzate. Intavolare un dialogo con qualcuno presuppone l’intenzione di ascolto e io non vedo in certi ambiti alcun interesse in tal senso. Chi ostacola l’approvazione di questo disegno di legge si rende purtroppo complice dei crimini d’odio. Certi esponenti politici italiani guardano con benevolenza alle politiche omofobe e misogine di Russia, Polonia e Ungheria. L’approvazione della legge Zan segnerebbe uno spartiacque tra chi è in prima linea per la difesa dei suoi cittadini e chi invece reprime e annienta tutto ciò che non rientra in uno stereotipo tradizionale di stampo eteronormativo. Bisogna tenere presente che quando nasciamo non abbiamo un genere ma un sesso. In molti hanno una gran confusione in testa su questi termini e li utilizzano erroneamente come sinonimi. A tal proposito vi consiglio la lettura di un libro illuminante scritto dalla sociologa Graziella Priulla 

 “C’è differenza”.

30.4.16

il gesto coraggioso di Angelica Sciacca la libraria di Catania che ha deciso di non avere nella sua libreria il libro di Riina Junior pubblicizzato dal servo Vespa

Avevo deciso  di  deciso di raccontare     tramite intervista , poi sfumata  ( pazienza    cose  che succedono   non è nè la prima  nè l'ultima  )    una  storia  di antimafia dal basso e non da  salotto  ed  a 360°  gradi  . 
Nelle  settimane   precedenti  si  è discusso  ( chi  coerentemente ,   chi  ipocritamente  )  sull'intervista di Salvatore Riina ad Uscio  ad  Uscio  ops   a  Porta a Porta,  c'è una libreria di Catania che ha deciso  di prendere una posizione decisa
 "In questa libreria non si ordina né si vende il libro di Salvatore Riina". È il cartello affisso all'ingresso della libreria 'Vicolo Stretto' (  pagina  facebook  della  liberia  e   account   della proprietaria  )   che non ha alcuna intenzione di distribuire il libro 'Riina, Family Life', edito da Anordest, al centro di numerose polemiche per la partecipazione del figlio del capomafia alla trasmissione condotta da Bruno Vespa. 


Ora  essendo  sensibile  (  chi mi segue da  quando  il blog  era  cdv.splinder  e   quando scrivevo  su www.ammazzatecitutti.org , visto   che la mia  sardegna   è  crocevia  ed  al centro delle  infiltrazioni mafiose  ( vedere   per  esempio i perrenni   lavori   della  131  la  Sassari- Cagliari e  in particolare il ramoOlbia -Sassari   ovvero   la salerno -reggio calabria sarda   , ora  bloccati per indagini  dell'antimafia    su lla  ditta  che    ha vinto l'aappalto  )   ecco le domande     che   avrei volujto     rivolgere   ad  Angelica  Sciacca  la  libraia   in questione







1) come è nata l'idea del boicotaggio al libro ?
2) è avvenuta prima o dopo la trasmissione ?
3) Io penso che Bruno Vespa è un sarto, uno che ''confeziona'' trasmissioni su misura. Lo disse lui stesso, intercettato mentre preparava una puntata in cui ospite doveva essere Gianfranco Fini ha deciso anzichè conmcentrarsi su il figlio di Riina fda pensare che < sembra andare contro il sistema e pur di ospitare non si sa bene in nome di quale diritto il figlio di un mafioso si espone alle critiche. >> Come lui Sono ancora più convinto che questa sia un'operazione concordata con il governo per distrattarci in vista del regferendum del 17 sullo scandalo petrolio . E tun che idea ti sei fatta ?
4) il cuiratore di Dov'è il tuo Dio adesso??? affewrma che I libri dei criminali e lor parenti dovrebbero essere dati alle fiamme.Possibilmente insieme a loro. ? tu che hai fatto uan scelta più democratica che ne pensi ?
5) Alcuni definiscono boicotaggio come una forma di ostracismo culturalwe o di censura , tu cosa ne pensi ?
6) se nonostante il cartelloesposto fuori ti chiedesero il libro cosa faresti ? : a) lgli dici quello che c'è scritto del cartello -. B ) gli proporresti altri libri antimafia ?

l'unica  reisposta    che   è  riuscita  a darmi   , ma  la  capisco   è stressata  dai media nazionali e dal lavoro arrettrato   è   questa 

Lo  so che  hai già risposto   a  repubblica ma  vorrei  sentire  lo stesso il vvostro parere   visto  la merda    che  vi  hanno gettato  addosso sia  in fb sia  nei commenti   lasciati  sulla  pagina  fb  della libreria   :












Giovanni Romina Cirino
Giovanni Romina Cirino Il libro di Berlusconi lo vendete però..
Ricordatevi che la vero mafia sono i politici che attualmente sono in libertà a sfruttarci,
Non credete che è solo toto riina la mafia.
Salvatore Canzonieri
Salvatore Canzonieri Come farsi pubblicità gratuitamente vergogna libreria vicolo stretto..certe cose si fanno in silenzio se si vogliono fare
Anna Gernone
Anna Gernone Non sembra affatto giusto,perché prendersela con i loro figli. Non hanno peccato loro ma i propri genitori



Abbiamo preferito non rispondere e non leggere tutti i commenti. Stasera li vedrò ma non risponderemo

Ottima   questa     la   tua  decisone  certe persone non meritano risposta  ma  soprattutto  dimostra  , sia  per  chi   è  del luogo   o  della regione    ma  anche     come   come potete  vedere  anche   sulsuo  fb  e  sulla  pagina della libreria una  donna      con le  palle     tenace  e   resistente   insomma  una vera    siciliana   uno  di quei pochi  che  ancora resistono e non si piegano ale mafie  che  non somno  come  dimostra  il caso di vespa  solo  quelle  classiche  della lupara e  del picciotto   come dimostra   la  vignetta   a  sinistra 
.











raccontare i femminicidi \ amori criminali di oggi con quelli del passato il caso Beatrice cenci

 Per  il 25  novembre   anzichè raccontare  le  recenti   storie di femminicidio \  d'amore criminale  che   in una società sempre  più ...