C’è una storia, commovente, che è riemersa in queste ore dal ghiacciaio della Marmolada. È quella di Tommaso Carollo, 48 anni, una delle undici vittime accertate.
Non è vero che non ho rispetto per le vittime soprattutto quelle che come la storia riportata sotto , nel precedente post : << che palle adesso con la tragedia della marmolada parte la retorica di corpi che non hanno sepoltura e i familiari una tomba su cui piagerli >> io criticavo la pornografia del dlore ed la retorica d'aver una tomba su cui piangere a tutti i costi e di come un morto soprattutto tragedie naturali come questa può anche essere pianto ed ricordato dentro il tuo cuore . Tommaso stava affrontando, insieme alla compagna Alessandra De Camilli e ai compagni di cordata, uno dei sentieri per tornare a valle quando il seracco si è staccato. Prima le ha urlato: “Via, via!”, poi l’ha spinta via per proteggerla dall’urto, salvandole, di fatto, la vita. “Io ho tutto un lato del corpo con fratture sparse, ma gli organi vitali sono integri. Mentre lui è stato preso in pieno dalla valanga, alla schi