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diario di bordo n°12 anno I . Luigi Minchillo è morto il guerriero della boxe italiana che seppe resistere a Hearns e Duran., Giovanni Lodetti, il ricordo dei ragazzi che giocavano a calcio con ‘Ceramica’: “Quel patto tacito per rispettare la sua riservatezza”.,Non solo Zinasco: viaggio tra i rifugi della Lombardia dove inizia la seconda vita degli animali sottratti all’industria alimentare

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storie tratte   da  repubblica  del 25\9\2023 Luigi Minchillo è morto il guerriero della boxe italiana che seppe resistere a Hearns e Duranveva 68 anni, fu campione d’Italia e d’Europa. Celebri le trasferte americane per sfidare, e resistere in piedi, a due leggende del ring                                 di Luigi Panella Per spiegare quanto abbia rappresentato per la boxe italiana Luigi Minchillo, morto improvvisamente per un malore all’età di 68 anni, bisogna paradossalmente partire da due sconfitte contro autentiche leggende del pugilato come Roberto Duran e Thomas Hearns. Con Duran, in un match senza titolo in palio al Caesars Palace di  Las Vegas. Manos de Piedra, che veniva dalle due memorabili sfide contro Sugar Ray Leonard (la prima vinta, la seconda persa con il famosissimo rifiuto di continuare, il ‘no mas’) non sceglieva certo avversari banali. E Minchillo banale non lo era. Il suo alias, il ‘guerriero del ring’, non era un omaggio alla scena ma la perfetta spiegazione di

Street Food, a Bolzano arriva la vegan bike ed altre storie vegane

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Anticipo e  brucio su i tempi  coloro  che mi diranno  : 1)    e passato  alla moda  vegana ., 2)  rinunci alla tua  identità  alimentare  per una cosa  non tua  , 3)  ti sei adeguato al sistema  , ecc . Io non sono  vegano   (   troppi  sacrifici e troppe  rinunce oltre ad uno stile  di vita troppo  rigoroso e  ferreo   )  ache  se  ogni tanto     faccio pranzi  \  cene  con amici   vegani e    vegetariani (  ne  ho parlato qui nel  blog     da  qualche  parte  )   o mangio se  capita senza  fare lo schizzinoso    anche loro   cibi   e pietanze ,     ma  sono   onnivoro perchè limitarsi e   \o fissarsi  su  un determinato   alimento  è come non mangiare o mangiare  solo  cibo  " imposto "  \  standard   vedi Mc Donald e  simili   .  E'vero   che al  giorno  d'oggi   è diventata  un moda  ,   come  succede  a  tutto  il pensiero e l'arte cioè si nasce incendiari e   si finisce  pompieri   e  raramente  si resta   come   si  in origine  ,  ma   non è il mi caso
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per i vegani ,  i simpatizzanti ( come me   )   non vegani e   non vegani completi   1) Scrivi a volontari@veganfest.it e offri la tua disponibilità per distribuire i volantini nella tua zona indicando il tuo indirizzo. 2) Pubblica banner e scudetti sul tuo blog o sito: www.veganfest.it/?page_id=1929 3) Usa le grafiche VeganFest sul tuo profilo FaceBook: http://www.veganfest.it/?page_id=1929 4) Invia a tutti i tuoi amici e contatti i riferimenti del sito:  www.veganfest.it     e della pagina Facebook: www.facebook.com/VeganFestExpo   Forza!... L’Onda Vegan deve travolgere la Toscana!!!   Il VeganFest non solo ha preso l’impegno di mantenere l’ INGRESSO GRATUITO a tutti i visitatori, ma ha anche garantito l’accesso gratuito a tutto il ricchissimo programma di concerti, spettacoli teatrali, proiezioni, corsi di cucina, conferenze, presentazioni e mostre. Oltre a questo, i costi di partecipazione per gli espositori, sono bassissimi proprio per aiut

la censura dettata dall'ignoranza il caso di rimozione e chiusura account su vimeo di nemesianimale.net

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Il video di Nemesi Animale  rimosso da  vimeo  , ma  riopotato  su  youtube  e  sotto da me    riportato  non  da  youtube  , ma  copiando  sul  mio desktop   e poi caricato  da li mostrava uno di questi allevamenti, ma senza volerne puntare col dito uno in particolare (in questo caso della ditta Bruzzese) preferiamo mostrarvi il video dicendo che la situazione è uguale in tutti gli allevamenti intensivi di questo genere. Quando ero bambina, il fine settimana andavo a trovare i miei nonni e lungo la strada, all’altezza di Palmanova (provincia di Udine) circa, c’era un enorme allevamento di polli, da fuori erano dei grandi capannoni grigi in cemento e l’odore che si spargeva per chilometri era insopportabile, ci si accorgeva che ci si stava avvicinando già centinaia di metri prima, all’epoca non realizzavo cosa succedeva lì dentro ma quando chiesi ai miei genitori come potevano vivere i proprietari così vicino (avevano una stupenda villa giusto a fianco) loro mi risposero