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GLI OCCHI DI MARIO di © Daniela Tuscano

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(Aggiornamento del 29/7/2019, in occasione delle esequie di Mario Cerciello Rega) Non era tutto d'un pezzo. Mario il carabiniere era un uomo tutto d'occhi. Enormi e radi, di quell'azzurro che molceva la solidità della vit a. Due laghi in un volto di spianata, che sarebbero piaciuti a Pier Paolo Pasolini.  Occhi da leggere, decifrare. Non "intelligenti", vocabolo arido e volgare.                                     Ma antichi. Incomprensibili alle menti borghesi, appiattite su una correttezza di plastica, abbacinate senza luce. Prive di senso storico, di radici. Mario e la sua Rosa come Tonino e Graziella di "Comizi d'Amore". Come Tonino e Graziella, spietati nella loro innocenza. Ma la coscienza dell'amore, essi, l'avevano. Erano l'Italia ancestrale e maturata. Vivevano il loro tempo, la loro fatica, la loro fiducia. L'azzurro di Mario, chissà da dove veniva. Forse semplicemente dal mare. Forse da qualche recesso paga

la solita becera propaganda Sul carabiniere ucciso . neanche un minimo di rispetto

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I fiori davanti alla stazione Farnese dei carabinieri dove prestava servizio Mario Cerciello Rega    anche se  è  un giornale    vicino al pd   stavolta    repubblica  ha ragione    e concordo   con il titolo  “Bestie straniere” e “lavori forzati”. Sul carabiniere ucciso propaganda sovranista senza freni  I politici sparano subito le loro sentenze. Salvini inventa pene non previste, Di Maio chiede che i responsabili siano espulsi, Meloni batte tutti: "Basta far approdare animali". E l'onda web segue: "Colpa di Carola" a  chi   mi  manderà   insulti  ,   a  chi  si rimuoverà    dai miei  contatti  social   o smetterà di ricevere  gli aggiornamenti del blog   . dico  solo questo   Essere soddisfatti della verità che emerge non potrà mai oltraggiare la vittima quanto lo sciacallaggio attuato con la menzogna. Anzi, proprio il contrario.  Mi  trova  infatti  d'accordo       Roberto Recchioni 7 h La soddisfazione che non fossero neri,