sembra una fake news invece come dimostra la schermata sotto presa da https://www.tuttocampo.it/Sardegna la notizia è reale ed vera
Ecco che A scuotere il calcio non sono solo i casi di razzismo, i bilanci taroccati dei club, le liti in campo tra giocatori, le risse verbali tra dirigenti o le proteste esagerate verso gli arbitri. Fanno notizia, eccome se la fanno, anche vittorie con punteggi che assumono proporzioni improbabili per il mondo del pallone. Ancora di più se questo succede a livello giovanile, dove lo sport dovrebbe essere vissuto come divertimento, senza l’assillo del risultato, ossessione di un mondo professionistico dove si deve fare business.
I fatti. Campionato provinciale giovanissimi del comitato Figc di Nuoro. La partita è Fanum Orosei-La Caletta. La formazione ospite schiera solo dieci giocatori, tutti della categoria esordienti (di due anni o più più piccoli degli avversari). Vince la squadra di casa 40-0. Agli oroseini sarebbero bastate 35 reti per conquistare il primo posto a spese della Lupi di Goceano Bono. Questo perchè le due squadre hanno finito la stagione a pari punti (33), con un successo per parte negli scontri diretti e con la stessa differenza reti negli scontri diretti. Così la differenza reti generale è diventata fondamentale per assegnate la vittoria. La settimana precedente erano stati i “Lupi” a dilagare con la Caletta: 22-0. E già questo “strano” risultato aveva scatenato le prime polemiche.
Richieste. Le due società in lizza – questa la loro versione –, avrebbero chiesto al comitato di competenza di giocare uno spareggio per decidere la vincente del campionato. Risposta: «Il regolamento non può essere cambiato in corsa». La Fanum dice anche di aver chiesto scusa in anticipo agli avversari, e il giorno precedente aveva pubblicato su Facebook un post nel quale invitava tutti al campo per incitare i ragazzi, “costretti” a segnare una valanga di gol.
La Figc regionale. Il referto della partita è arrivato ieri mattina sul tavolo di Gianni Cadoni. Il presidente non l’ha presa bene e pare intenzionato a coinvolgere la Procura federale perchè proceda ad avviare un’indagine e accertare come sono andate le cose. Questo significa che saranno convocati i presidenti delle società coinvolte, e gli educatori. Meglio chiamarli così a questi livelli, e non allenatori. Dovranno dare delle spiegazioni convincenti se vogliono evitare pesanti provvedimenti.
Parla Cadoni. Il numero 1 del calcio sardo ha trascorso una mattinata movimenta al telefono. Ha cercato di assumere più informazioni possibili su un episodio inusuale. «Quanto accaduto è gravissimo – le parole di Gianni Cadoni – perchè va contro la normalità del calcio. Lo sport a questo livello deve andare oltre il risultato, va vissuto in modo ludico. Rispetto, divertimento e cultura devono stare al primo posto. Già qualche settimana fa in un campionato femminile regionale c’è stato un 21-0. Anche in quel caso mi sono molto alterato. Su questa storia è necessario fare chiarezza».
La notizia ha fatto rumore e provocato le reazioni più disparate sui social. Chissà i bambini che in due partite hanno subito 60 gol, senza segnarne nemmeno uno, come reagiranno. Se ora scegliessero un altro sport sarebbero da capire.
E' vero che non è bello e che come dice il commento sempre della nuova Sardegna d'oggi
[..]Ed è stata la sconfitta di un intero movimento, mentre dopo la nuova eliminazione dai Mondiali l’Italia del calcio si domanda cosa ci sia di sbagliato, a partire dai settori giovanili. E arriva la peggiore risposta possibile. È stato un tiro al bersaglio, neanche il videogame dei marzianetti era così crudele. E’ stata la giostra del pallottoliere, sia per il Bono che ne aveva segnati 20, sia per la Fanum che ha raddoppiato, per aggiudicarsi il titolo grazie alla migliore differenza reti complessiva.[... ]
Infatti Sì, si sono scusati i vincitori ma ne sono usciti tutti sconfitti, a parte i bambini della Caletta che continueranno a tirare calci al pallone ricordando sempre quel giorno, domenica scorsa. Si sono appellati a un regolamento sbagliato, hanno detto di non aver potuto fare altrimenti e invece avrebbero eccome. Avrebbero potuto se solo avessero avuto più coraggio e rispetto non giocare, rifiutarsi. Sport e sportività sono altra roba. Avrebbero potuto fare entrambe un passo indietro mettendo la Federcalcio davanti al fatto compiuto costringendola per il futuro a cambiare il regolamento e non ipocritamente a minacciare provvedimenti per colpe che legalmente non hanno
Il regolamento è sbagliato? Non siamo in guerra, disobbedire si può e in questi casi si sarebbe potuto almeno moralmente . Ancora,
avrebbero potuto cucinare un “biscotto”, che nel calcio non piace a tutti quando lo si deve fare o stato fatto in competizioni importanti mondiali ed Europei ( vedere collegamento citato righe precedenti ) . Ma ai ragazzini sì, accordandosi per segnare ciascuna i (pochi) gol necessari per costruire una parità perfetta senza umiliare che vince e chi perde e che ci pensasse la Federazione, che a questo livello gli allenatori si chiamano educatori, che il calcio soprattutto a quel età dev’essere gioco. E poi, a lui non ci pensa nessuno, a chi ha dovuto fare il contabile e non l’arbitro. Ma dove li segni in quel piccolo taccuino tutti quei gol.