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20.5.17

ll match della vita per Ray "Sugar": residenza negli Usa se vince sul ring e l'impresa del ciclista: corsa notturna nel bosco con la sola luce del drone

Stasera al Madison Square Garden un incontro di boxe che può valere la sospirata "green card" per il messicano Beltran, da vent'anni in attesa di un permesso di soggiorno permanente. E con la vittoria potrà puntare al mondiale dei pesi leggeri


di OMERO CIAI repubblica del 20\5\2017



ll match della vita per Ray "Sugar": residenza negli Usa se vince sul ring
Ray "Sugar" Beltran




IL QUADRATO è il più famoso del mondo per il pugilato, quello del Madison Square Garden. La posta in palio una eliminatoria per poi sfidare il campione del mondo, l'americano Robert Easter jr, per il titolo dei pesi leggeri. L'incontro, in programma oggi, vedrà sul ring un pugile peruviano, Jonathan Maicelo, 33 anni, e uno messicano, Ray "Sugar" Beltran, 35 anni. Ma la vera posta in palio - come sottolinea Usa Today - non sarà la sfida per la cintura mondiale della categoria. Per Beltran l'incontro vale molto di più. Vale una mitica green card, il documento che consente agli stranieri illegali di avere la residenza permanente e lavorare negli Stati Uniti.
La "carta verde" infatti si può ottenere anche grazie a exceptional ability (capacità eccezionali) nella musica, nelle arti, nelle scienze o nello sport. Ed è quello che gli avvocati di Ray "Sugar" sperano di riuscire a dimostrare se sabato sera vincerà. "Combatto per rimanere in questo Paese", ha detto Ray. Ma fare a botte per ottenere una green card non capita spesso e soprattutto per questo il prossimo combattimento al Madison ha attirato l'attenzione dei mass media. I pronostici della vigilia sono a favore di Ray "Sugar". Non fosse altro perché nel ranking mondiale dei pesi leggeri lui adesso occupa il posto numero tre mentre il suo avversario peruviano soltanto il settimo. "Questo combattimento è fondamentale per me", ha detto Beltran, "è la chiave di tutto, ho lavorato tutta la vita per avere la residenza permanente ".
La storia di Beltran assomiglia a quelle di tantissimi altri messicani immigrati negli Stati Uniti in cerca di una vita migliore. Nacque a Los Mochis, una città messicana di mezzo milione di abitanti sul Golfo della California, nel nord di quello Stato, Sinaloa, divenuto poi tristemente famoso per il cartello narcos del "Chapo" Guzmán. Suo padre lavorava in un ranch, sua madre era musicista. Una famiglia molto povera che viveva in una casa di lamiera e cartoni dove spesso non c'era molto da mangiare. Vent'anni fa, quando aveva 15 anni, attraversò la frontiera illegalmente insieme alla madre e alcuni fratelli trovando lavoro prima in Arizona, poi in Michigan, e alla fine a Los Angeles dove per una decina d'anni ha fatto lo sparring partner di un famosissimo pugile, Manny Pacquiao. La boxe non ha reso ricco Ray. La borsa in palio per lo scontro con Maicelo è di 100mila dollari ma la maggior parte di questi soldi finirà in tasse e per pagare le spese degli allenamenti. Eppure il premio che oggi vuole Beltran non ha nulla a che fare con il denaro. "Una carta verde è un grande successo, per me è come raggiungere un sogno che inseguo da due decenni", ha detto a Usa Today. "È come vincere il biglietto della lotteria perché se avrò finalmente la green card avrò molte più opportunità. Oggi posso essere deportato in qualsiasi e, se accadesse, cosa succederà alla mia famiglia, a mia moglie e ai miei tre figli? ". Alla vigilia dell'incontro Manny Pacquiao ha avuto parole lusinghiere per Ray. "Lui è sempre stato il migliore tra i miei sparring partner. Lo amo come un fratello".


La seconda  storia     rigiuarda invece  un altro  sport  . Esso è  

raccontare i femminicidi \ amori criminali di oggi con quelli del passato il caso Beatrice cenci

 Per  il 25  novembre   anzichè raccontare  le  recenti   storie di femminicidio \  d'amore criminale  che   in una società sempre  più ...