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23.12.25

Maria inedita, uno sguardo femminista L’Osservatore Romano prova a riscoprire la Madre di Gesù oltre i dogmi e le idealizzazioni altro che obbediente come dice Giusepe laterza

Il  titolo   da  me   proposto  trova   conferma    in quest articolo del  10mdicembre   2025     di  https://www.rsi.ch/cultura/filosofia-e-religione/


 La figura di Maria, da secoli al centro della devozione popolare e della riflessione teologica, sta vivendo una nuova e stimolante fase di ripensamento, in particolare grazie all’apporto del pensiero femminista. L’inserto dell’Osservatore Romano “Donne Chiesa Mondo” ha recentemente ospitato un articolo della teologa Marinella Perroni che getta luce su questa prospettiva inedita, evidenziando come teologhe contemporanee stiano rileggendo la Madre di Gesù con uno sguardo critico e innovativo, liberandola da stereotipi e idealizzazioni. Per troppo tempo la narrazione su Maria ha oscillato tra
  

l’esaltazione e la modellizzazione esemplare, categorie che, sebbene con buone intenzioni, hanno spesso allontanato la sua figura dalla realtà storica e umana. Come sottolinea Perroni, «la storia della devozione mariana ci dimostra che parlare della Madre di Gesù è molto meno semplice di quanto si pensi perché è facile confondere il trono della Sapienza con la Sapienza stessa». Questa confusione ha portato a un allontanamento dal testo biblico e a forme di devozione non sempre in linea con la tradizione teologica cristiana. Tuttavia, il confronto con il pensiero femminista e l’ecumenismo ha aperto nuove strade. Negli ultimi decenni, il dialogo con le teologhe protestanti ha evidenziato l’importanza di un ritorno alle Scritture e di un ripensamento critico della mariologia. In questo contesto, l’interesse per una riflessione mariologica di qualità, che non veda le donne solo come “pie destinatarie”, sta prendendo sempre più piede. Due figure di spicco in questo panorama sono Linda Pocher e Teresa Forcades, le cui recenti pubblicazioni su Maria stanno generando un vivace dibattito. Entrambe partono dalla decisiva indicazione del Concilio Vaticano II, che scelse di non dedicare a Maria un documento separato, ma di inserirla nell’ultimo capitolo della Costituzione dogmatica sulla Chiesa, la Lumen gentium. Questa scelta intendeva ribadire che «del mistero dell’incarnazione sono protagonisti unicamente il Padre e il Figlio», e che il ruolo di Maria nella vita della comunità ecclesiale è prima di tutto simbolico in rapporto alla Chiesa stessa. Eppure, il percorso delle due teologhe si differenzia. Linda Pocher, con il suo Maria di Nazaret. Una biografia teologica (Edb), invita il lettore a seguire la “peregrinatio fidei” di Maria, un pellegrinaggio di fede che la libera dalla “inarrivabile fissità” in cui è stata imprigionata. Per Pocher, la storia di Maria è una “biografia teologica”, un racconto che rispetta «una caratteristica fondamentale del racconto biblico» che «pur narrando le vicende dell’unico Dio e del suo Unigenito, si infrange di fatto in una moltitudine di storie». Teresa Forcades, invece, nel suo Queer Mary. Il futuro dell’esperienza cristiana (Castelvecchi), dichiara che per lei riflettere su Maria ha significato ricostruire la propria biografia teologica. La monaca benedettina catalana, medico e teologa femminista, propone una rilettura dei quattro dogmi mariani, individuando nella teologia mariana «un crocevia, divenuto ineludibile nel XXI secolo per recuperare i tratti autentici dell’esperienza cristiana». Forcades arriva a suggerire che Maria possa aiutarci ad «andare più in profondità nella nostra piena umanità e a scoprire una chiamata alla queerness che non esclude nessuno». Questi nuovi approcci ricordano l’antico detto “De Maria, nunquam satis” (Di Maria non si dirà mai abbastanza), che ha spesso legittimato secoli di eccessiva devozione. Oggi, però, si aggiungono voci nuove, quelle di teologhe cattoliche che, senza timore, si confrontano con il pensiero femminista, arricchendo la nostra comprensione di Maria e aprendo nuove prospettive per la fede cristiana contemporanea.

7.6.14

all'estero si fa qualcosa per i disabili nelle scuole ed in italia è lasciato tutto all'improvvisazione e alla buona volontà degli insegnanti e all'intelligenza dei bambini

Cronache di ordinaria discriminazione.
[di Romina Fiore]

Arriva il fotografo per la foto di fine anno ed i bimbi vengono sistemati alla bell’e meglio per far sì che l’inquadratura abbracci tutta la classe. La maestra ha il vestitino elegante delle feste e forse è andata anche dal parrucchiere, perché sa che quell'immagine la renderà immortale nelle vite dei suoi piccoli alunni.Il bambino diversamente abile viene sistemato all’esterno. E’ un’appendice scomoda da mettere quanto più distante possibile dagli altri.La maestra non si accovaccia accanto a lui.Non invita i compagni a circondarlo in un simbolico abbraccio accogliente.Non gli dispone gli amichetti vicino.

Il piccolo, dalla sua carrozzina, sorride compiaciuto di quel momento. Ignaro di tutto o forse no.
Purtroppo non sa che la disabilità, quella vera, è di una maestra che non capisce.




I bambini  sono   più intelligenti di noi  ,  eppure  molti genitori  ed  educatori  non  capiscono  o  hanno paura   che  tali argomenti   sono  tabù e  fuorvianti   e pericolosi sotto  i   18  anni  invece  questo video  dimostra il contrario 



da http://www.retenews24.it/rtn24/multimedia/

A cura di Adriana Costanzo


Il messaggio d’amore di una bambina nei confronti del coetaneo disabile. Il video più commovente che spopola sul web. Guarda

Pubblicato 2 mesi fa |

un estratto del video 



Può la fantasia e l’amore superare le barriere del diverso? Può una bambina dare sogni e sorrisi a un suo coetaneo meno fortunato? Un messaggio di speranza racchiuso in un breve cartone che sta spopolando sul web. Un video



 che tutti dovrebbero vedere e far vedere ai propri figli   e  ai propri studenti  [ corsivo mio  ]


  cosi  come  il video  qua sotto ( discreto ed interessante  )  tratto  da questo mio precedente  post a cui rimando   nel caso  non si  vedesse


25.6.08

Madre di Luce: Luoghi d'amore materno tra il Sacro e l'Umano

C'è il nuovo E-book scaricabile gratis: 




http://www.praticomondo.net/download/downloadpage.htm


E' una produzione di Praticomondo realizzata dal geniale team guidato da Pratico in persona e realizzato da Vinnie Commedia ai quali vanno la mia viva riconoscenza e la personale soddisfazione.  Un progetto multimediale gradevolissimo al quale ho contribuito con le mie opere.



Si tratta di un flip book dei miei quadri, scelti e stupendamente commentati dalle poesie di Maria Serena Peterlin che ad essi si è ispirata.


Il flip book si chiama MADRE DI LUCE ed ha come argomento la maternità. Maria Serena dedica la sua fatica alle donne nelle quali la maternità si è già espressa o si esprimerà in tutte le forme che loro desiderano per sè e i loro cuccioli.


L'accesso è semplicissimo, basta cliccare sull'indicazione "clicca qui":  buona visione e grazie per la vostra attenzione.


Lucia







Lucia Merli - Ragazza con aquilone

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