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DIARIO DI BORDO N 15 ANNO I .Maurizio de Giovanni dice addio a convegni e presentazioni: «Mi chiamano zecca, tuttologo, presenzialista. Basta così» ., Turista distrugge statue romane nel museo: «Sono contro la mia religione»., ed altre storie

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mi sa , ma non riesco a trovare nè il coraggio nè un equilibrio per non passare per egoista , farò pure io una cosa del genere   da    Maurizio de Giovanni dice addio a convegni e presentazioni: «Mi chiamano zecca, tuttologo, presenzialista. Basta così» | Corriere.it  del 4\10\2023 Lo scrittore e l'annuncio su Facebook: «Ho continuato a dire di sì, nonostante chi mi chiedesse aiuto non mi abbia sostenuto quando mi sono lanciato in crociate sociali» Per uno scrittore che sa usare la parola (ed è molto generoso) quelle definizioni così banali forse sono il colpo definitivo. E così Maurizio de Giovanni ha deciso di dare un taglio a convegni e presentazioni altrui: «A partire da oggi, con esclusione degli impegni già assunti che cercherò di mantenere e delle occasioni di carattere sociale e di beneficenza che non si sovrappongano al mio lavoro, vi prego di non invitarmi, convocarmi, chiedermi o pregarmi di fare cose a supporto del lavoro degli altri. Noi zecche, sap

dalla vita fin qui trascorsa e vissuta posso dire che la lezione della Santanchè era davvero brutta

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la  tua libertà - Guccini la libertà - Gaber Carri   miei lettori  permettetemi     di   ritornare  ( ne  ho  già parlato precedentemente  qui  in un post  )  su  quanti detto  dalla  Daniela  Santachè e  d'aggiungere   questo commento   fatto  su ilfattoquotidiano   da Alex Corlazzoli  Maestro e giornalista ovvero  uno  che   più qualificato  di  me    Twitter “Il denaro è l’unico vero strumento di libertà. I soldi servono a essere liberi. Chi paga comanda. Lo dico a te che sei una donna: pagare i propri conti vuol dire comandare. E’ un grande strumento di libertà il denaro”. A pronunciare queste parole è stata Daniela Santanchè. Il problema è che non le ha dette davanti alla solita platea dei talk show pomeridiani o della prima serata ma davanti ad una classe di ragazzi di scuola primaria protagonisti della trasmissione televisiva “Alla lavagna” in onda su Rai3 il 2 febbraio scorso. Sono cresciuto in una famiglia povera, con un padre operaio e una madre casalinga ma a permette