da repubblica online
Una ragazza ha allestito la collezione dei suoi concittadini. Dal "Ceppetta" (l'immagine più rara) al "Lungo", in 428 sono finiti sull'album. Già vendute 150 copie e 13mila pacchetti in un centro di sole 1.600 anime. Il sindaco: "Che nostalgia, nell'elenco anche alcuni di noi che non ci sono più"
Terni - Non solo i campioni in pantaloncini corti della raccolta Panini. E' la figurina di “Ceppetta” una delle più ricercate sulla piazza di Montecchio: vale almeno tre figurine comuni. Al centro del borgo in provincia di Terni non si parla d’altro da giorni, da quanto un album di fotografie adesive ha riunito i paesani “storici” e quelli attuali nelle pagine di un’antologia che racconta vita, memoria e identità del piccolo centro medievale inserito nel triangolo tra Todi, Orvieto e Amelia.
Quei 428 campioni
Quella sorta di Spoon River contemporanea, con un abito cucito sulla falsariga dei gloriosi album Panini, descrive con 428 volti della gente comune - divisi per rioni e per il ruolo ricoperto in paese - i connotati passati e presenti della collina affacciata sulla Valle del Tevere, famosa per l’olio e la sua necropoli etrusca. Il progetto grafico “Il paese” nasce da un’idea di Nadia Neri, 29enne nata nel borgo di 1.600 anime e diplomata in scultura e nuovi linguaggi espressivi all’Accademia di belle arti di Firenze. La giovane artista realizzato l’album in collaborazione con l’associazione culturale “L’Antica Torre di Melezzole” e con il patrocinio del Comune di Montecchio. “Il progetto è stato il seguito della mia tesi di laurea - spiega la promotrice - e nasce come ricerca delle radici nel nostro centro abitato, partendo dal concetto di famiglia e di appartenenza alla comunità”.
Gli ideatori dell'album al lavoro
Gli abitanti in posa per mesi
Per mesi gli abitanti di Montecchio e delle due frazioni di Tenaglie e Melezzole sono stati visitati, casa per casa, bottega per bottega, per posare per la raccolta di figurine che da sabato scorso è in vendita negli esercizi commerciali del paese, dal bar al tabacchi. “È stato un modo per ritrovarci dopo la pandemia, un faro per fare luce sulla nostra memoria storica, per coinvolgere i paesani che per motivi di lavoro o età non fanno vita sociale e rafforzare il senso di appartenenza e inclusione anche nei nuovi compaesani immigrati”, spiega Federico Gori, sindaco civico da otto anni di quello che, ci tiene a sottolinere, è uno dei borghi più belli d’Italia. “Raccogliere le foto e scambiare le figurine - aggiunge il sindaco- ci ha fatto ridere di gioia e piangere di nostalgia, perché nella raccolta abbiamo deciso di inserire anche alcuni paesani scomparsi, che hanno fatto la storia del nostro paese”.
Da mamma Simonetta a nonna Evelina
È così che accanto agli abitanti del presente, come Simonetta, madre dell’ideatrice dell’album che ha avuto l’onore della figurina numero uno, rivivono su carta e stickers patinati Alessandro Bartolomei, detto “il Lungo”, scrittore locale e animatore della banda santa Cecilia di Montecchio, Evelina, storica barista del paese, scomparsa di recente a 102 anni, fotografata davanti al bar del marito “Crispino”, e appunto “Ceppetta”, “che era una specie di custode del paese - ricorda il sindaco Gori - al quale potevi rivolgerti per qualsiasi necessità”.
“Celo, celo, mi manca”
La famiglia allargata di Montecchio si è ritrovata lo scorso fine settimana in piazza e nei bar, a reciate la litania del “celo, celo, mi manca”, che gli adulti non ripetevano da decenni e molti bambini del paese hanno sentito per la prima volta, come rito di iniziazione al magico mondo delle figurine. “Il progetto è stato accolto con entasiasmo e nel primo giorno di uscita le 150 copie dell’album sono andate esaurite, così come per buona parte dei 13mila pacchetti di figurine stampati”, racconta il sindaco Gori. “Adesso - assicura il primo cittadino - abbiamo già in programma una prima ristampa”.
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14.7.22
Figurine che passione, ma sull'album a Montecchio si attaccano gli abitanti del borgo umbro
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