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Visualizzazione dei post con l'etichetta guerra

L’utopia ha l’ onore della pace e l’ onere della guerra di Pierluigi Raccagni

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L’ utopia, dixit la Treccani in senso limitativo è un sogno irrealizzabile,in senso positivo è una critica alle cose esistenti senza fine pratico. Ad esempio la pace universale è un’utopia,la pace dopo la guerra e la guerra dopo la pace e’ il corso del mondo.La cultura del nostro tempo passa per l’ omologazione del tutto. Ma non è così.Democrazia  e libertà ad esempio,costruiti nella storia da centinaia di rivoluzioni e guerre di liberazione vs.l’imperialismo fanno parte di una  storia che ha emancipato donne e uomini dalla sofferenza di vivere.La sconfitta del Male Assoluto è costata milioni di morti, la pace di Hitler e Mussolini ha coinciso con le loro tombe,grazie a Dio.Ognuno pensi quello che vuole,perbacco,ma racimolare sentenze salvifiche il proprio tornaconto è lo spirito che giustifica in qualche modo la violenza sugli umili. La pace perpetua di Kant che comporta il rispetto dei vinti,  l’ anarco comunismo solidale,storico,liberatorio e libertario di tradizione secolare, che r

se i fumetti sono per bambini come mi dicono i miei perchè li si usa come propaganda ed strumentale della storia ? il fiumetto vergognoso sul Milite Ignoto che il Ministero della Difesa si prepara a distribuire nelle scuole

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canzone  consigliata    Dio  è morto  -  di Francesco  Guccini  in particolare  questo  verso :  Mi han detto  \ che questa mia generazione ormai non crede\ in ciò che spesso han mascherato con la fede\  nei miti eterni della patria o dell'eroe I fumetti rappresentano, nella storia dei media, l’ultima espressione che può coerentemente essere inscritta nell’universo iconografico delle stampe popolari (…). Il fumetto non nasce come prodotto rivolto ad un pubblico di bambini e ragazzi, anche se saranno loro a determinarne il successo e forse non a caso i suoi primi personaggi celebri sono dei veri e propri enfants terribles: caricature di bambini in eterna lotta con gli adulti. ” [Roberto Farnè, 2002, pp.224-225] dall'articolo "Eccetto Topolino". Il fumetto in Italia durante il regime fascista di Novecento.org  E le dittature ed i regimi lo usano come propaganda e di recente per trasmettere un uso ideologico \ srumentale della storia vedere i fumett

Gian Marco Carboni, ex Dimonios, strappò alla morte un carabiniere Premiato con la medaglia d’argento, ora fa il passacarte. Il motivo: è bipolare

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SASSARI . Ogni tanto la sindrome bipolare trasforma il soffitto della sua camera in un widescreen. La notte, in quel buio non buio rischiarato dai pensieri, Gian Marco Carboni spalanca gli occhi, e la mente va in rewind. Rivede le immagini che scorrono. Sono perlopiù anime ancora sporche di morte, che forse non lo abbandoneranno mai. Ora sta bene. Dice: «Vedi cosa ha scritto il mio psichiatra tre giorni fa?  Compensato . Quindi tranquillo: non stai parlando con un matto». L’autoironia è un’ottima medicina, che lui assume in dosi massicce. Poi ci sono gli altri farmaci, quelli chimici, che si trasformano in un navigatore interiore, capace di mantenere l’umore sulla retta via. Ma talvolta la sindrome bipolare riprende il volante, sterza bruscamente e preme sull’acceleratore della vita. Se Gian Marco Carboni ora si ritrova nel presidio sanitario di San Camillo, a Sassari, con una scrivania davanti, una penna tra le mani, l’umore sotto i piedi e una risma di fogli da fotocopiare,

la guerra non è mai finita .

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è passato   qualche  giorno   e  come un  tormentone  estivo   questa   canzone   già citata  in un post  precedente    mi porta   non solo  a  condividere   tale  riflessione  Nadia Siviglia Pubblicato il 28 dic 2009 Pubblicato il 28 dic 2009 ISCRIVITI  9 Chissà se i grandi del mondo hanno i sensi di colpa...Chissà se quando ordinano le guerre pensano ai bambini, ai loro occhi, alla loro tristezza, alla fame, alle sofferenze. Bambini che non crescono, perché non mangiano o, ancor peggio, perché mettono loro in mano un fucile e li spingono a sparare ad un nemico che non conoscono. Alcune immagini riflettono guerre dimenticate, sopite o concluse, ma sono state inserite per il loro valore e drammaticità.   ma  ad  estenderla perchè   se c'è la guerra è anche colpa nostra e della nostra indifferenza che anzi che sopire o meglio  farlo morire  e non alimentarlo   lo alimentiamo dando retta al primo capo popolo ed politicante che lo trasmette .  Infatti   come dice   

2 gennaio 1960, muore Fausto Coppi per una diagnosi sbagliata. di Fiorenzo Caterini di sardegnablogger

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Di solito non credo alle coincidenze , ma a volte esse ci sono . Qualche giorno fa su queste pagine ( http://bit.ly/1SqvUl0 ) avevo riportato la notizia che la a Castellania, trovata la bici dell’ultima corsa di Coppi Scoperta da un appassionato a Milano, esposta durante le celebrazioni di sabato. Realizzata da Fiorello Masi nel 1959, usata dal Campionissimo al Trofeo Baracchi ebbene leggo su http://www.sardegnablogger.it /   oppure anche   https://www.facebook.com/Sardegnablogger un bellissimo network sardo che GEN 2, 2016   Fiorenzo Caterini L’Italia, era con il fiato sospeso. Le notizie del malore di Fausto Coppi rimbalzavano tra la radio e i giornali. Da qualche giorno la febbre del “Campionissimo” non accennava a diminuire. Papà, chi era più forte, Coppi o Bartali? Coppi, Coppi ci aveva una roba in più di tutti, che neppure Merckx. E si che Merckx, il Cannibale, ha vinto tanto, era un mostro. Ma Coppi ci aveva una grandezza dentro, una p

Fango e Gloria - La Grande Guerra

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   ti potrebbero  interessare https://youtu.be/QKpUYQF9T7s   intervista  con il regista ed  il produttore  Ho rivisto  in rete   Fango e Gloria - La Grande Guerra  è un documentario italiano, andata in onda in prima serata su  Rai 1  il 24 maggio  2015 , per commemorare i cento anni dell'entrata in guerra dell' Italia  nella  Prima Guerra Mondiale  il 24 maggio 1915. Il film è composto da video originali della  Grande Guerra , per la prima volta dotati di colorazione, mentre l'altra parte è un film .una  fiction . Essa  è  incentrata sulla storia del   Milite Ignoto   Italiano, che nel film è identificato con Mario, un personaggio di fantasia, interpretato da Eugenio Franceschini  da  wikipedia  Trama [ modifica  |  modifica wikitesto ] Mario, un italiano ventenne, dal  1914 , dopo l' Attentato di Sarajevo , inizia a preoccuparsi con il suo migliore amico e la fidanzata al destino dell' Italia nel conflitto. Circa un anno dopo, il Re Vittorio Eman

azienda in crisi ma pacifista Italia, azienda in crisi rifiuta committenza militare per coerenza etica

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da  La Repubblica 15   07  2012  IL RIFIUTO di collaborare alla fabbricazione di siluri lo hanno deciso insieme, l'imprenditore in crisi e i suoi dipendenti cassintegrati. Si sono riuniti nella sede della piccola Morellato Termotecnica a San Giuliano Terme (Pisa), hanno discusso a lungo, si sono divisi. E poi hanno deciso di dire no. AMAGGIORANZA hanno deliberato di non accettare la commessa della Waas (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), gruppo Finmeccanica, che offriva alla piccola impresa artigiana toscana di realizzare un impianto per refrigerare la grande vasca dove testare i siluri militari. Un lavoro da 30.000 euro, ossigeno ad azienda e lavoratori in difficoltà, ma il «no pacifista» alla fornitura ha un costo sociale che i lavoratori accettano di pagarea testa alta. «Ho 39 anni, moglie, un mutuo sulla testa, peròa 18 anni ho fatto obiezione di coscienza al servizio militare e figuriamoci se vent'anni dopo mi metto a contribuire alla costruzione di strumenti be

Abominio - 2

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Mette a dura prova i nostri ideali, ma le tentazioni appartengono alla vita umana. Proprio perché non sono un'imbelle irenista, e ho sempre scritto con onestà, non temo di mostrare il seguente filmato. E poiché, anche in queste ore buie per l'umanità, non temo le parole, spero abbiate fissato bene i volti dei due assassini di Sanaa Dafani , la cui vicenda ricalca quella della tristemente nota Hina Saleem . Li ho nominati al plurale, perché, se solo il maschio ha scatenato materialmente la sua furia belluina ( "voleva decapitarla" , ha accusato il fidanzato), la femmina che giustifica il suo complice-padrone è colpevole quanto lui. Maschio e femmina, non uomo e donna, non marito e moglie, non padre e madre, non famiglia. 45 anni lui, 39 lei, e ci appaiono così decrepiti e inguardabili. Tanto bella la ragazza, quanto brutti gli assassini. Orrenda la femmina, orrendo e senza scampo quel suo sguardo fisso, ottuso, cieco. La bruttezza dell'ignoranza, della cattiveria,

Niente crisi per i mercanti di armi

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Più 4% nel 2008, più 45% in dieci anni . Un commercio che vede anche l'Italia ai primi posti e a cui ogni cittadino contribuisce con 689 dollari l'anno La crisi economica vi ha colpito pesantemente? Entrate nel business che non conosce stallo: il commercio di armi . Come ogni anno da Stoccolma il Sipri, l'istituto internazionale di ricerca per la pace, la più autorevole fonte internazionale nel campo del monitoraggio sul sistema degli armamenti, ci offre una panoramica su un settore de ll'economia internazionale tanto fiorente quanto poco vantato e pubblicizzato, almeno al di fuori delle riviste specializzate. Intanto il dato globale, che è eccellente: nel 2008 le spese militari nel mondo sono cresciute del 4% , raggiungendo 1.464 miliardi di dollari, ovvero oltre 900 miliardi di euro, pari al 2,4% del pil globale e a 217 dollari a persona. E anche se la crisi in realtà, ha un po' inciso anche sui profitti delle aziende che lavorano nel sttore della "difesa&quo