finalmente dopo tanto caldo quasi si sente il soffio del vento in seno alle chiome degli alberi e la mia malinconia che ogni tanto si trasforma il melanconia ( vedere i post della triologia : anche la malinconia può essere preziosa ) viene porta via e finisce nel vento
Già l’olea fragrante nei giardinid’amarezza ci punge: il lago un pocosi ritira da noi, scopre una spiaggiad’aride cose,di remi infranti, di reti strappate.E il vento che illumina le vignegià volge ai giorni fermi queste plagheda una dubbiosa brulicante estate.Nella morte già certacammineremo con più coraggio,andremo a lento guado coi caninell’onda che rotola minuta.
Vittorio Sereni // Maxime Maufra