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[ perchè racconto storie di donne seconda parte ] quando le donne no potevano scrivere direttamente usano pseudonimi maschili il caso Mary Ann Evans-George Eliot

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 riprendendo   quanto  ho  già detto nel post precedente   nella  prima parte    credo     che  la miglior  risposta  siano   le  storie stesse  GENTE 11 Jun 2021 Massimo Cannoletta Mary Ann Evans-George Eliot AVEVA UNA MENTE STRAORDINARIA. MA ERA ADDITATA ED EVITATA PER L’ASPETTO FISICO E PERCHÉ VIVEVA CON UN INTELLETTUALE SPOSATO. COSÌ, PER DIVENTARE SCRITTRICE DI SUCCESSO, MARY ANN EVANS SI CREÒ UN’ALTRA IDENTITÀ: GEORGE ELIOT La storia è piena di carriere stroncate dalle maldicenze e dai pettegolezzi. Mary Ann Evans, o Marian come preferiva firmarsi, lo sapeva molto bene. E lottò per tutta la vita affinché non accadesse anche a lei. Arrivando a cambiare nome, addirittura assumendone uno maschile, George Eliot, pseudonimo con cui divenne una delle più importanti scrittrici dell’età vittoriana. Ma da quali pregiudizi e cattiverie cercava di difendersi  ?  I primi anni della sua vita furono molto umili. Era una ragazza curiosa, intelligente e sveglia, figlia di un fattore in  glese. Q