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11.12.25
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LXI TI STANNO STRAPPANDO I CAPELLI? L’errore fatale che devi evitare REAGITE COSÌ
4.12.25
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Segnali di disagio o paura: posture chiuse, sguardi sfuggenti, tensione muscolare possono indicare che una persona si sente minacciata. Riconoscerli può aiutare a intervenire prima che la situazione degeneri.
Indicatori di aggressività: gesti ampi e invadenti, tono di voce crescente, avvicinamenti fisici forzati possono segnalare un rischio imminente.
Limiti: il linguaggio del corpo è interpretativo e non sempre affidabile. Non può sostituire strumenti di prevenzione strutturali come educazione, supporto psicologico e tutela legale.
Interpretazione soggettiva: il linguaggio del corpo può essere frainteso, rischiando di colpevolizzare la vittima.
Spettacolarizzazione mediatica: concentrarsi solo sui gesti rischia di ridurre la violenza a “segnali da decifrare”, invece di affrontarne le radici culturali.
Soluzione reale: educazione al rispetto, linguaggio inclusivo, supporto alle vittime e responsabilità istituzionale.
👉 In conclusione, il linguaggio del corpo può essere un campanello d’allarme, ma la vera prevenzione dei femminicidi e delle violenze passa da: educazione, linguaggio rispettoso, cambiamento culturale e interventi concreti non solo , ma in mancanza o presenza lasciata all'improvvisazione , la sensazione come dice lo stesso Bianco nell'articolo citato è un arma di prevenzione e di autodifesa
20.11.25
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata LVIII : DA SOLE IN GARAGE? MEGLIO NON USARE L’ASCENSORE
Ma prima segnalo che N. b i corsivi tra parentesi sono miei .
campagne contro il femminicidio a senso unico
ancora non ho visto un cartello o altre campagne di prevenzione con un numero che siano gli uomini a poter chiamare se hanno pensieri di un certo tipo, non è la donna che si deve difendere, siamo noi uomini che non dobbiamo stalkizzare e uccidere, ci vuole tanto a capirlo ?
19.11.25
opere letterarie contro i femminicidi e violenza di genere . "Fiabe con il paracadute" di Antonella Petrella (psicologa e psicoterapeuta) e Anna Paolella (pedagogista e dirigente scolastica) e il progetto della Verba Volant edizioni con il libro fiabe in rosso
Infatti come dice Fiabe in rosso per la giornata contro la violenza sulle donne del sito Scatti dalla mia libreria : « E’ importante riflettere, in qualsiasi momento dell’anno e non solo il 25 novembre, sul tema della violenza contro le donne, tema che purtroppo ricorre spesso nella nostra cronaca giornaliera. Violenza che si manifesta in tanti modi, non solo con il femminicidio da parte degli uomini.»
Non si tratta di grossi stravolgimenti: le fiabe contenute in questo volume sono quelle che conosciamo e che sono state tramandate nel corso della storia; sono state riattualizzate e consegnate ai giovani lettori che potranno recepire il meglio da esse.
Le illustrazioni sono molto particolari, lontane dall’iconografia classica del fiabesco, con inserti di carta di giornale (che si agganciano idealmente alla realtà e alla cronaca) e la tecnica del collage.
Il rosso, in questo caso, rappresenta il colore del sangue raccontato dall’installazione di denuncia pubblica Scarpe Rosse dell’artista messicana Elina Chauvet.Une bella ed edificante proposta, per grandi e piccini.
18.11.25
«La violenza virtuale è reale, se io non voglio tu non puoi», lo spot per il 25 novembre 2025 contro la violenza sulle donne
C’è un giorno, ogni anno, in cui il silenzio ipocritamente si incrina. Il 25 novembre la realtà torna a chiedere ascolto: quella delle donne, delle ragazze, di chi lavora senza sosta nei Centri Antiviolenza. E quest’anno la Fondazione Una Nessuna Centomila accende quella luce con una campagna che, per la prima volta, usa l’intelligenza artificiale non per creare illusioni, ma per rivelare ciò che spesso fingiamo di non vedere. In un tempo in cui l’AI può diventare arma - generare insulti, manipolare immagini, produrre deepfake che violano, espongono, feriscono - la Fondazione sceglie di ribaltare lo sguardo. Di usare la tecnologia per mostrare la verità nascosta: una donna che non esiste, per raccontare una violenza che invece esiste eccome. Quella che nasce dalle parole dette con leggerezza, dagli sguardi che giudicano, dai commenti che definiscono le ragazze prima ancora che possano definirsi da sole. Perché oggi molte giovani crescono in un mondo che le guarda senza vederle davvero quest anno lo spot per la settimana del 25 novembre è questo
. Si fermano ai selfie, ai vestiti, ai modi di parlare. Scambiano la libertà per provocazione, la fragilità per superficialità. E così, invece di essere ascoltate, vengono ridotte. L’obiettivo della campagna è invertire la rotta: farle sentire credute. Ricordare che la responsabilità dello sguardo è di chi guarda. «Vogliamo mettere in discussione lo sguardo con cui troppo spesso le donne vengono osservate e raccontate - spiega Giulia Minoli, presidente della Fondazione - Il modo in cui le vediamo influisce sulla loro libertà». Tra le protagoniste che prestano volto, voce e sensibilità a questa battaglia ci sono Carolina Crescentini, Big Mama, Elena Sofia Ricci. La campagna sarà presentata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, mentre Roma si prepara alla manifestazione di sabato 22 novembre
12.11.25
Destre fra: sesso, tabu , il caso Valditara e a nuova legge sull 'educazione affettiva sessuale a scuola
8.11.25
Bibbiano, le suore organizzano nel convento il corso di autodifesa per le donne: ma non si diceva porgi l'altra guancia ?
19.10.25
educazione sessuale ed affettiva nelle scuole SI O NO prevenzione femminicidi ? per me si e per voi ?
moreno.gridell
I corsi sessuo-affettivi, oltre che nelle scuole, andrebbero fatti anche a quei giornalisti che sull'ennesimo femminicidio dicono "lui l'amava troppo". E se l'avesse amata poco cosa avrebbe fatto, se la sarebbe cucinata come spezzatino?
Il PD si scatena e parla di medioevo.
Cara Elly Schlein, caro Alessandro Zan, confermo: nel medioevo cristiano nessun attivista LGBTQWERTY andava a spiegare ai bambini quanto sia bello scegliere il proprio sesso o andare negli spogliatoi degli altri o pomiciare tra maschi.
E infatti hanno costruito splendide cattedrali, hanno dipinto affreschi e quadri meravigliosi e hanno scritto preghiere e commedie che ancora oggi suscitano l'ammirazione del mondo.
Volete che le associazioni gay facciano educazione gender ai bambini? Cominciate coi vostri figli. Ai nostri preferiamo insegnare in famiglia la bellezza del creato, la meraviglia dei nostri corpi, lo splendore radioso dell'amore tra un uomo e una donna, unico capace di generare e accogliere la vita.Più medioevo per tutti!
Antonio Deiana
Dici che all’assassino sarebbe servita l’educazione sessuale?
AutoreGiuseppe ScanoAntonio Deiana se fosse un semplice assasino no . ma visto che erano anni che la picchiava e insultava si se unita ad educazione affettiva si
Antonio Deiana
Giuseppe Scano per me i criminali sono criminali, non maleducati.
Luigi Agus
Antonio Deiana il senso di possesso unito ad una falsa concezione dell'onore, sfocia in cose di quel genere. Si tratta di una questione culturale, che diventa criminale in certi casi limite. Occorre una educazione all'affettività sana e consapevole, soprattutto nelle scuole medie e superiori.
AutoreGiuseppe ScanoLuigi Agus esatto .
Antonio Deiana
Se bastasse una sana educazione per eliminare i reati… io non ne sono affatto convinto.
AutoreGiuseppe Scano
Antonio Deiana è vero come dici tu , Infatti eliminare i reati è impossibile , ma ridurli si può e su deve . soprattutto quando stupri e femminicidi sono commessi da giovanissimi fra 16\20 anni
2.10.25
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n° LI : ECCO COSA FARE SE ENTRI IN CONTATTO CON L’AGGRESSORE METODI RAZIONALI ED ISTINTIVI
Leggi anche Da settimane non facciamo che ripetervi che l’obiettivo, nel caso in cui siate vittime di un’aggressione, non è comba!ere, [ a meno chje non sia costretto a farlo ] , ma liberarsi e scappare. Nel caso in cui però non possiate fare altrimenti e dobbiate entrare in contatto con un aggressore, è fondamentale tenere a mente alcuni concetti. Puntate sempre a zone sensibili come occhi, naso, gola, inguine e ginocchia. Usate un tono di voce forte: urlare può spaventare l’aggressore e attirare l’a!enzione di altre persone, che potrebbero darvi aiuto. Per difendervi usate quello che avete: borsa, chiavi, ombrello o uno spray legale.Se arrivate al conta!o, potete dare un colpo al naso con il palmo: spingete il palmo verso l’alto contro il naso.Provocherà un dolore immediato alla persona e vi darà la possibilità di scappare. Ancora, colpite l’inguine con il ginocchio: se l’aggressore vi è vicino, afferrategli le spalle o la testa e colpite con forza l’inguine. Avrete la possibilità di scappare. Anche un calcio secco al ginocvchio o allo stinco è semplice da eseguire: può far perdere equilibrio e perme!ervi di allontanarvi. A volete può essere prezioso liberarvi da una presa al polso
non tirate “contro” la forza, ma ruotate il polso verso il punto più debole della presa (tra pollice e indice) e tirate indietro. Guadagnerete secondi per scappare. In#ne, spingete con le mani il petto o il volto dell’aggressore. Sarà utile per creare distanza e guadagnare tempo prezioso per la fuga. Oltre alla fiicità, anche l’aspe!o verbale ha la sua importanza. Urlate comandi brevi e forti. Parole come “Lasciami!” e “Aiuto!” possono fare la differenza: rinforzano la vostra detterminazione e possono spaventare l’aggressore, ancora una volta perme!endovi di allontanarvi. Perché, non lo ripeteremo mai abbastanza, la vera vittoria è la fuga.
Vero quello che dice Antonio bianco esperto antigressione . Ma possono esserci dei casi in cui l'aggressore può reagire ai tuoi tentsativi di difesa no violenti . Infatti ci sono casi in cui urlare peggiora la situazione con un aggressore, è fondamentale adottare strategie più efficaci e sicure. Ecco alcune indicazioni basate su approcci psicologici e comportamentali : oltre a quest articolo « Scappare dal vortice di una persona aggressiva: 5 strategie efficaci » di https://studiolegalelavorospoltore.it/psicologia/ ecco altri 8 punti
1. Non reagire con la stessa intensità
Evita di alzare la voce o rispondere con rabbia.
Mantenere un tono calmo e controllato può disinnescare l’escalation.
2. Adotta una postura assertiva, non provocatoria
Stai dritto, ma non minaccioso.
Evita gesti bruschi o invadenti.
3. Usa frasi brevi e chiare
Comunica con fermezza: “Non voglio litigare”, “Mi allontano ora”.
Evita spiegazioni lunghe che possono alimentare la tensione.
4. Allontanati se possibile
Se sei in uno spazio pubblico o hai una via di fuga, usala.
Non restare in un luogo chiuso con una persona che mostra segni di aggressività crescente.
5. Non cercare di “ragionare” nel momento di furia
Quando una persona è sopraffatta dall’emotività, la logica non funziona.
Rimanda ogni discussione a un momento più tranquillo.
6. Riconosci i tuoi diritti
Hai il diritto di proteggerti e di non subire violenza verbale o fisica.
La consapevolezza dei propri limiti è un primo passo verso la difesa.
7. Cambia atteggiamento: da reattivo a proattivo
Preparati mentalmente a riconoscere i segnali di escalation.Impara a dire “no” con calma e decisione, senza entrare nel gioco dell’aggressività.
1.10.25
Elisabetta Polcino e Cinzia pinna e le narrazioni mediatiche tossiche
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fare moltissimo non comprando o on visitando tali siti giornalistic o mon guarano crte trasmissioni e tg .Un pensiero commosso a Elisabetta e alla sua famiglia, ma l’attenzione in queste ore va soprattutto ai figli, vittime collaterali di una tragedia che è a tutti gli effetti e nient’altro che un femmincidio.Sempre lo stesso, e sempre per le stesse ragioni di possesso e sopraffazione.
25.9.25
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco DAL SETTIMANALE GIALLO ( con mie aggiunte ) + video puntata n L : SE QUALCUNO VI SEGUE, ENTRATE IN UN NEGOZIO puntata n
| IMMAGINE CREATA CON https://www.meta.ai/ |
Come capire se qualche malintenzinato ti segue per strada? E cosa fare in quel caso? Come riuscire a scampare l pericolo?
Cinzia Pinnna uccisa due volte prima da un uomo poi dai giornali e dalla gogna mediatica
Ma è possibile che ogni volta che una donna , a prescindere che si tratti di femminicidio o di un semplice omicidio , i media locali e nazionali
I media enfatizzano l'assassino ( femminicidio o meno ) in casi di cronaca nera per diversi motivi: 1. Sensazionalismo: Le storie di crimini efferati attirano l'attenzione del
pubblico, aumentando l'audience e le vendite. 2. Drammatizzazione: Descrivere nei dettagli l'autore del crimine può creare un senso di drammaticità e suspense. 3. Spiegazione del gesto: I giornalisti cercano di capire le motivazioni e il background dell'autore per fornire una spiegazione logica all'accaduto. 4. Allarme sociale: Focalizzarsi sull'autore può servire a creare allarme sociale e aumentare la consapevolezza sui problemi di sicurezza.
Tuttavia, come sottolineato da Giampaolo in qiuesto caso , tale approccio distogliere l'attenzione dalle vittime e dalle loro storie, oltre a non affrontare le cause profonde del problema.Un atteggi.amento contradditorio . Infatti poi fanno i classici , facendo diventare la settimana ( ormai le giornate dedicate si trasformano in settimanne ) del 25 novembre nella classica giornata spaccamaroni \ giornata rompi , approfondimenti \ e speciali .Quindi cari editori e cari giuornalisti , datevi una regolata e non limitatevi a piangere o lametarvi se non leggono più giornali o se li leggono ancora : 1) li scaricano dal web , 2) leggono solo le prime righe .
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