Nell’anno della pandemia le piccole imprese guidate da cittadini stranieri in Italia sono cresciute nonostante la crisi e la burocrazia.
da repubblica online FORSE è perché «sono abituati a doversi arrangiare tra grandi difficoltà» come osserva Stefano Rovelli , cofondatore di Singa Italia , un network nato nel 2018 per sostenere le attività degli imprenditori stranieri. Fatto sta che persino nell’anno del Covid le imprese guidate in Italia da imprenditori stranieri sono aumentate del 2,3 per cento secondo la Fondazione Leone Moressa , mentre quelle guidate da italiani sono rimaste più o meno stabili (-0,02 per cento). Ormai le imprese guidate da stranieri sono diventate un decimo di quelle nazionali, grazie a un aumento del 29,3 per cento negli ultimi dieci anni contro un calo dell’8,6 per cento di quelle italiane. «Gli stranieri possono anche contare su una rete familiare che permette loro di abbattere i costi, rimanendo aperti con orari prolungati. Hanno inoltre la possibilità di utilizzare filiere diverse, a costi più bassi» osserva Enrico Di Pasquale , ricercatore della Fondazione Leone Moressa. La magg