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degenerazione delle religioni il caso del mussulmano che Invoca il paradiso per la regina Elisabetta, arrestato a La Mecca

 Dante  aveva  ragione   il  potere  temporale  va  separato   da  quello  spirituale    mentre  l'europa   non lo ha fatto  competamente   vedi  l'alleanza  tra trono  (  ora  potere  politico  )     ed  altare   ,  i  paesi mussulmani    soprattutto     quelli  dell'islam  più  conservatore  e  fondamentalista  come la corrente     jihadista devono  ancra  iniziare .  Il  caso   di  Un mussulmano  dello  Yemen   arrestato   in  arabia  saudita  

fonti

  Quotidiano.Net 14\9\2022

Beirut, 13 settembre 2022 - Arrestato per aver chiesto "il paradiso" per la
 regina Elisabetta. Succede nella città santa di La Mecca, in Arabia Saudita, protagonista un uomo di nazionalità yemenita. Era giunto alla Mecca per chiedere che la sua anima fosse accotla in paradiso. Il suo arresto è avvenuto dopo la diffusione di un video circolato in maniera virale sui social network. Il filmato ha permesso di identificare l'uomo che aveva lui stesso ripreso la visita nel recinto sacro della città santa. Si era filmato mentre era intento nella Umra, il rito islamico noto come "piccolo pellegrinaggio", per distinguerlo  dallo Haji,  il pellegrinaggio annuale obbligatorio per ogni fedele musulmano.

Invoca il paradiso per la regina Elisabetta, arrestato a La Mecca
Invoca il paradiso per la regina Elisabetta, arrestato a La Mecca© ansa

Nelle immagini si vede l'uomo sollevare uno striscione con la scritta: "La Umra per l'anima della regina Elisabetta II, chiediamo a Dio di accoglierla in paradiso". L'esternazione è immediatamente finita sui social, innescando una lunga scia di commenti. Molti chiedevano l'arresto dell'uomo, dal momento che per legge i pellegrini nella città santa non possono portare striscioni o cantare slogan. È sì consentito eseguire la Umra per i defunti, ma il rituale non è applicabile a chi non è musulmano. Vedi la regina Elisabetta che, tra le altre cose, era a capo della Chiesa anglicana. La notizia viene riportata dai media sauditi che riferisce come  "le forze di sicurezza della Grande Moschea hanno arrestato ieri un residente di nazionalità yemenita, apparso in un video con uno striscione all'interno della Grande Moschea, violando le regole...Sono state prese misure legali contro l'uomo"

  Leggo

La tv saudita al Ikhbariya ha riferito dell'arresto dell'uomo, identificato tramite un video circolato in maniera virale sui social network. L'uomo stesso ha filmato la sua visita nel recinto sacro di Mecca mentre compiva la Umra, rito islamico noto come «piccolo pellegrinaggio» per distinguerlo dallo Hajj, il pellegrinaggio annuale obbligatorio per ogni fedele musulmano. Le immagini mostrano l'uomo mentre tiene in mano uno striscione con su scritto: «La Umra per l'anima della regina Elisabetta II, chiediamo a Dio di accoglierla in paradiso».

Il video sui social

Sui social numerosi utenti hanno commentato il filmato e molti hanno reagito chiedendo l'arresto dell'uomo. I pellegrini a Mecca non possono portare striscioni o cantare slogan. Sebbene sia consentito eseguire la Umra per i defunti, questa tradizione non si applica ai non musulmani come la regina Elisabetta, che tra l'altro era a capo della Chiesa anglicana. La tv saudita ha riferito che «le forze di sicurezza della Grande Moschea hanno arrestato ieri un residente di nazionalità yemenita, apparso in un video con uno striscione all'interno della Grande Moschea, violando le regole...Sono state prese misure legali contro l'uomo».



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