1.9.22

la richiesta di : svolta , moralità , ecc di Moser e fondriest alla federciclismo per il caso Dagnoni vale anche quello del giovane ciclista Giovanni Ianelli ?

per  approfondire  la  vicenda  

https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/07/puoi-una-condanna-per-diffamazione-far.html
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/06/giovanni-iannelli-aggiornamento-una.html
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/06/ingiustizie-ed-insabbiamenti-italiani.html



 Fa piacere notare che anche i signori #francescomoser, #mauriziofondriest #vittorioadorni #giuseppesaronni #alessandroballan oltre alla signora nonché collega #NormaGimondi si siano finalmente



accorti che nella #federciclismo occorre MORALITÀ, ETICA, TRASPARENZA. Vorrei però ricordare come il padre suddetti che, oltre al “caso provvigioni”, esiste ed è tuttora irrisolto, sin dalla presidenza di Renato Di Rocco, un “caso” assai più grave, scandaloso, inaccettabile, irreparabile che è quello relativo alla morte di Giovanni Ianelli E che ci sono diverse circostanze tremende, agghiaccianti, oscure ed inquietanti che #federciclismo, #CONI, certi #magistrati e non solo devono ancora chiarire ecco cosa riporta il padre

di seguito, riassumo: -LUCA BOTTA, GIUDICE DI GARA NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA (FCI), PRESIDENTE DEL COLLEGIO DI GIURIA, NEL MENTRE MIO FIGLIO È STESO A TERRA SULL’ASFALTO, PRATICAMENTE MORTO, EMETTE UN COMUNICATO CON SU SCRITTO:NULLA DA SEGNALARE. -GIULIA FASSINA, GIUDICE DI GARA DELLA FCI, CHE FA PARTE DI QUEL COLLEGIO DI GIURIA, DICHIARA IL FALSO AI CARABINIERI DI CASTELNUOVO SCRIVIA E QUINDI ALLA PROCURA FEDERALE DELLA FCI. -I CARABINIERI DI CASTELNUOVO SCRIVIA QUEL GIORNO NON SVOLGONO NESSUNA ATTIVITA’ D’INDAGINE, NEPPURE UNA FOTOGRAFIA CON IL CELLULARE. -IL GIUDICE SPORTIVO PIEMONTESE DELLA FCI OMOLOGA QUELLA GARA CICLISTICA MORTALE SENZA PROVVEDIMENTI.

-LA STRUTTURA TECNICA DEL COMITATO REGIONALE PIEMONTESE DELLA FCI APPROVA IL PROGRAMMA DI GARA SENZA GLI OBBLIGATORI DOCUMENTI RELATIVI ALLA SICUREZZA, DOCUMENTI CHE POI FALSAMENTE SI MATERIALIZZANO PER ESSERE PRODOTTI NEL GIUDIZIO SPORTIVO SVOLTOSI AVANTI LA CORTE SPORTIVA DI APPELLO DELLA FCI DALLA SOCIETÀ ORGANIZZATRICE QUELLA CORSA CICLISTICA MORTALE TRAMITE IL DIFENSORE AVV. GAIA CAMPUS (COMPONENTE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE ELETTORALE DELLA FCI). -LA PROCURA FEDERALE DELLA FCI, CAPEGGIATA DALL’AVV. NICOLA CAPOZZOLI, SVOLGE L’ISTRUTTORIA IN ASSENZA DI CONTRADDITTORIO, INSABBIA LA MIA DENUNCIA E COLLABORA SIN DALL’INIZIO CON LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ALESSANDRIA CHE, NONOSTANTE LE MOLTEPLICI ED INEQUIVOCABILI EVIDENZE, ARCHIVIA LA MORTE DI MIO FIGLIO SENZA NEPPURE VOLER CELEBRARE UN GIUSTO PROCESSO PER ACCERTARE LA VERITÀ ED ASSICURARE LA GIUSTIZIA. -LA FCI, ANCHE TRAMITE IL DOTT. ROBERTO SGALLA, SUO ESPONENTE APICALE (PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIRETTORI DI CORSA E SICUREZZA), CONSULENTE DELLA PROCURA FEDERALE DELLA FCI CHE POI DIVENTA ANCHE CONSULENTE DEL PUBBLICO MINISTERO DI ALESSANDRIA (CHE ARCHIVIA LA MORTE DI MIO FIGLIO), DEPISTA LE INDAGINI.

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