13.9.22

ZIO FRANK, CON PAUL BETTANY e UN'OMBRA NEGLI OCCHI

  nonostante    sia  ormai  passata     quella   malinconia  ,di cui  ho parlato   nella  triologia   di  post  precedenti  ,   sfociata  a tratti in melanconia  ( vedi   nei  link lasciati    su  : <<    : <<  basta maliconia [ fine della triologia " anche la malinconia può essere preziosa ] che si sta trasformando in melanconia . la vita va avanti   >>  ultimo  capitlo della mia  triologia   malinconia ) continuo   ancora per  un po'  ond e evitare  di ricaderci    a vedere  film  maliconici  ma  profondi  . Ecco  gli ultimi due .  


Titolo originale: Uncle Frank

Anno: 2020

Paese: USA

Genere: Drammatico

Produzione: Parts and LaborYour Face Goes Here Entertainment

Distribuzione: Amazon Prime Video

Durata: 95 min

Regia: Alan Ball

Sceneggiatura: Alan Ball

Fotografia: Khalid Mohtased

Montaggio: Jonathan Alberts

Musiche: Nathan Barr

Attori: Paul BettanySophia LillisPeter MacdissiSteve ZahnJudy Greer, Margo MartindaleStephen RootLois SmithBurgess Jenkins


Manhattan, 1973. Frank Bledsoe (Paul Bettany) è un professore universitario con origini di Cheekville, nel South Carolina, paese notoriamente caratterizzato da una mentalità gretta e ottusa, il che lo porterà a scappare ben presto nella metropoli di New York in quanto omosessuale non accettato. La vicinanza forzata con sua nipote Beth (Sophia Lillis), anch’ella approdata nella Grande Mela per motivi di studio, lo porterà per la prima volta a fare coming out con un membro della sua famiglia. Ma 
Fotogramma ritraente Beth, Frank e Wally
in viaggio verso Cheekville
sarà in occasione della morte e del conseguente funerale di suo padre (Stephen Root), che lo obbligheranno a far ritorno nella sua terra natale accompagnato, oltre che dalla nipote, dal suo compagno Wally (Peter Macdissi), che dovrà affrontare l’ardua sfida attorno a cui si snoda la vicenda: scontrarsi con la mentalità di una famiglia del Sud e fare i conti direttamente con un passato ancora troppo vivido e irrisolto.Manhattan, 1973. Frank Bledsoe (Paul Bettany) è un professore universitario con origini di Cheekville, nel South Carolina, paese notoriamente caratterizzato da una mentalità : retrograda  ,  gretta e ottusa, il che lo porterà a scappare ben presto nella metropoli di New York in quanto omosessuale non accettato. La vicinanza forzata con sua nipote Beth (Sophia Lillis), anch’ella approdata nella Grande Mela per motivi di studio, lo porterà per la prima volta a fare coming out con un membro della sua famiglia. Ma sarà in occasione della morte e del conseguente funerale di suo padre (Stephen Root), che lo obbligheranno a far ritorno nella sua terra natale 




accompagnato, oltre che dalla nipote, dal suo compagno Wally (Peter Macdissi), che dovrà affrontare l’ardua sfida attorno a cui si snoda la vicenda: scontrarsi con la mentalità di una famiglia del Sud e fare i conti direttamente con un passato ancora troppo vivido e irrisolto. Che Ball sia riuscito a traslare su schermo anche una storia piuttosto ordinaria in cui più d’uno possa identificarsi è certamente innegabile, ma prima di tutto, a farsi starda è la necessità vera e propria di autobiografismo marcato e la riscoperta di un’intimità che chiede di essere narrata del regista stesso, che ne influenza l’intera poetica a tal punto da vantare all’interno del cast del progetto Peter Macdissi (nei panni di Wally, compagno di Frank) nonché reale compagno di vita di Alan Ball.

Uno dei film  più belli che  ho visto    sulle  tematiche Lgbt . 

Insomma, Zio Frank è un viaggio – letteralmente – catartico all’insegna della (ri)scoperta più intima e profonda dell’essere, necessario e voluto su due fronti di cui l’uno è lo specchio dell’altro: Frank Bledsoe e lo stesso Alan Ball. E’ un road movie imbevuto d’intimità e dolce ottimismo sul finale che ne fanno un moderno Bildungsroman splendidamente riuscito. Infatti  Anche   se  sono film diversi   ci  ho visto  per   la  fotografia   le  stesse  anche se  un contesto diverso  del bellisimo   Green Book . Infatti ci sono ed  questo  uno dei casi  Ci sono film piccoli capaci di trsformarsi in qualcosa di molto grande  .  


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Titolo originale  Skyggen i mit øje Titolo internazionale The Shadow In My EyeData di uscita
9 Marzo 2022 (Italia, Streaming)   Genere Drammatico Anno2021 Regia Ole Bornedal






discreto senza  infamia  e  senza  onore  . belissima  la   fotografia  eottima descrizione   de   il contesto storico  locale ed  internazionale  .  Ottima  la  sensibilità del  regista  .  infatti  Il 12 novembre 2021 è stato annunciato che il produttore Miso Film cambierà una scena del film. Vuole infatti rimuovere una scena in cui il pilota britannico sta bombardando un veicolo civile. Il pilota che ha preso parte al bombardamento è morto quando il suo aereo si è schiantato, ma la scena del bombardamento è pura finzione filmica. La Miso Film ha deciso di cambiare scena dopo lamentele da parte della famiglia del pilota che pensava che il loro congiunto fosse stato ritratto a torto come assassino. Secondo l'esperto di cinema Peter Schepelern, è un caso unico che un film cambi, dopo la prima, una scena a causa di lamentele sulla rappresentazione di uno o più personaggi storici. In quanto il  film  è tratta  da  una  storia  realmente  accaduta  .  


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