quando la sinistra fa la stessa politica della destra di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale a Jerzu.

Leggo , ormai non stupendomi più di niente , in un clima politico \ culturale italiano , dove anche i progressisti fanno dichiarazioni di una volgarità simile a quella di certa. destra le dichiarazioni e le risposte polemiche    di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale aJerzu.

“Isinbayeva stuprata in piazza”. Bufera sul civatiano Piras
Articolo pubblicato il 17 agosto 2013




“Isinbayeva, per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari domani ci ripenso. Magari mi fraintendono”. Il post compare ieri sera su una pagina Facebook. Ma non è quella di Mario Borghezio o di un naziskin. E’ quella di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale a jerzu.
L’augurio di stupro in piazza all’atleta russa che ha preso posizione a favore della legge anti-gay voluta da Putin, non poteva passare inosservato. Anche perché campeggia in una pagina che ha come icona una foto del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge e il logo civatiano”Viva la Libertà”. Cosa sia saltato in mente a Gianluigi Piras – che è laureato in legge - non è chiaro.
Di certo, subito dopo la pubblicazione del post, si è scatenata l’indignazione di decine di amici, lettori, militanti del Pd che hanno subito esortato Piras a cancellare il tutto e a scusarsi. Ma, almeno nella fase iniziale della polemica, l’autore dell’incitamento allo stupro non accoglie l’invito. Anzi: ha replicato in modo aggressivo, tacciando i critici di essere incapaci di cogliere un evidente “paradosso”.
A Salvatore Sasso Deidda, che gli chiede con tono addolorato ma amichevole di cancellare il post, Piras (  foto  a  destra  )
per esempio replica: “Salvatore ma cosa stai dicendo? Gravissimi sono i massacri che stanno succedendo in Russia, gravissimo è non condannare quanto sta accadendo, gravissimo è essere orgogliosi di essere fascisti quale tu sei: anzi, nel caso il fascismo sia manifestato con evidenza si chiama apologia ed è un reato. Costituzionale per altro. Non cancello nulla. Ho già spiegato che è un paradosso. Studiare please”.
I toni del confronto si alzano, diventano molto violenti. Gianluigi Piras non demorde. Tenta di spostare il discorso sulle persecuzioni anti-gay. E insiste sul concetto di ‘paradosso’. Scrive Ileana Magno: “Poverino sei stato frainteso. Nessuno ti capisce. Stesse scuse accampate da chi stupra le donne. Ricordati che se lo giustifichi manca poco che lo fai”. E Piras: “Attenta a ciò che scrivi perché potrei querelarti. Se poi sei una ignorante fascista di merda che non capisce cosa sia un paradosso e che continua a commentate con indifferenza rispetto a quanto abbondantemente chiarito non è colpa mia. Sparisci per favore”.
Interviene anche Francesca Barracciu, vicesegretaria regionale, europarlamentare e candidata alle primarie: “Le affermazioni dell’atleta russa sono disgustose e inaccettabili ma il tuo post lo e’ altrettanto Gianluigi. Con la differenza che tu ti pregi di essere un democratico italiano. ti invito pertanto a cancellare immediatamente questo terribile post e a chiedere pubblicamente scusa”.
Gianluigi Piras adesso tace. Intanto continuano a fioccare i commenti, alcuni davvero curiosi. Scrive Marco Piras: “Sei un disonore per tutti i Piras e non della Sardegna”.
Francesca Barracciu, interviene di nuovo. questa volta in modo perentorio: “Gianluigi ribadisco, cancella e chiedi scusa o domani mattina prendo carta e penna per chiedere la tua espulsione dal Pd”. Il commento raccogli subito 21 ‘mi piace’. Segue un’autentica grandinata di altri commenti indignati. L’argomento del ‘paradosso’ viene ridicolizzato. E Piras continua a tacere.
Si fa nuovamente vivo con un nuovo post, che compare dopo la mezzanotte: “Da diverse ore mi trovo in una zona senza connessione web. Domattina chiarirò quello che evidentemente è un grosso equivoco. E farò dovute comunicazioni. Per ora mi scuso per una frase che, a prescindere dalle mie motivazioni e dagli opportuni chiarimenti, prendo atto sia stata evidentemente recepita come violenta e inaudita”.
Caso chiuso? Difficile. Le scuse tardive scatenano una nuova ondata di commenti durissimi. Scrive Alessandro Monti: “Inutile cercare blande scuse e minimizzare su quanto detto, con ciò che hai scritto ti sei pubblicamente dichiarato un ignorante e questo nuovo status ti rende solo patetico e vigliacco. Dolores Valandro per una frase analoga a questa è stata espulsa dal suo partito (Lega Nord) ed è attualmente sotto processo. Vedremo se anche il Pd avrà il buonsenso di defenestrarti come meriteresti”.

Le  uniche  cose   che riesco  a dire   che  non sia stato detto   da quelle poche  menti più o meno lucide   che  si sono indignate  davanti a tale discorso    del pd è  che  cosi  non andremo  da nessuna  parte e   l'italia  rimarrà  il solito paese  arretrato culturalmente ( scritto volutamente  con i  minuscola  ) . Cosa   aspettano un altro   discorso simile  


 anche  se  non credo che mai arriverà visto che  : << (..)  il Pd non ha più cantori, e quelli che c’erano se ne sono andati delusi, come De Gregori; il ricorso al cantante creato da Maria De Filippi – una delle regine della medietà berlusconiana – conferma inesorabilmente che l’egemonia culturale della sinistra è definitivamente tramontata. (...)   dal blog  di concetto vecchio    su repuublica online    di qualche  giorno fa    )   che  insegni  a criticare  ma  con rispetto  che la pensa diversamente  

Commenti

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise