23.7.18

chi lo ha detto che per essere beata o santa debba essere un uomo \ donna di chiesa . il caso di chiara corbella petrillo.





Qualche giorno fa ho sulla pagina facewbook la cronaca italiana pagina  che  fa   riferimento  al gruppo geolocal ho letto dell'avvio del processo di Beatificazione di Chiara Corbella ed in curiosito sono andato a cercarmi la storia ( vedere url sopra ed  i collegamenti  all'interno del post  ) 
  estrappolato  dal video  del   1  url sopracitato    che  riporta
un video  del canale  youtube ufficiale 

 © chiaracorbellapetrillo.it)
 Tale storia a prima vista potrebbe sembrare una storia di fondamentalistici pro life , ma poi continuando nella lettura dei vari siti internet ( fra cui quello della famiglia di parte  forse  , ma  

l'aver scritto : << Nessuna foto, immagine o pensiero di Chiara utilizzati per raccogliere fondi o fare 
LE IMMAGINI SONO VINCOLATE DA COPYRIGHT ed è severamente vietata la riproduzione sia a mezzo cartaceo che web, tutti i diritti sono riservati a norma di legge >>  è segno di Garanzia   ) in particolare quest'articolo di repubblica  tratto dalla pagina fb la  cronaca italiana 

propaganda politica di alcun genere sono stati autorizzati dalla famiglia.
da https://it.aleteia.org/
M'accorgo   che  non  lo  è .  Essa   è una storia  che dimostra un fortssimo senso  di  vita  , e   di  come  dala morte  possa  nascere  la  vità stessa  .. La sua vicenda ha commosso e affascinato il mondo , me  compreso  , e molti la pregano già come santa. Ora, a sei anni dalla morte della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, la diocesi di Roma ha fatto il primo passo verso la sua beatificazione, pubblicando l’editto che avvia, di fatto, il processo.  Da  laico  credente  \ cattolico  critico affermo   che la beatificazione   è  più che  meritata  . Infatti   «la sua oblazione rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell’amore più grande della paura e della morte». si legge nell’Editto che sarà affisso in Vicariato.  Anch'io come il  marito , leggendo  i suoi scritti  e la sua  storia    ho intuito che forse c’era molto di più rispetto ad una guarigione fisica . Chiara era affetta da un tumore, ma la notizia che avrebbe potuto partorire un bambino sano era troppo per ignorarla. Così ha rifiutato tutte le cure. Per mesi, ha permesso al suo tumore e al bambino di crescere. Entrambi si evolvevano nel corpo di lei, insieme, la vita e la morte. E vita e morte è stata. Francesco è nato in salute, perfetto. Ma il tumore si è portato via Chiara. Il percorso verso la beatificazione è stato avviato, e se davvero esiste un altro luogo, Chiara probabilmente guarda suo figlio crescere, e sorride. da  questo  articolo di  https://internapoli.it/
Infatti per me  è già santa  di per  se   senza   alcun bisogno  d'istituire  alcun processo  \  iter  . Così come  quelle persone   che  danno la propria  vita  o rinunciano  ad  adessa  per  gli altri  e  con la loro soferenza e  sacrifcio  creano ulteriore vita  c ioè permettono che la  vita continui  e non s'interrompe . Alcuni , leggendo  di  simili cosie od  il suo sioto    potrebbero dire  :   poteva  curarsi , abortire  o farlo crescere malato  tanto  ne  ha  cresciuto  due   ama  molto  la  vita l'accetta  cosi  come viene  . Ma  evidentemente   ignorano la  sofferenza   che una  donna  ha  nel mettere  al mondo  un figlio\a  con tali problemi e  soprattutto  dopo die  tentativi  ne  vorrebbe  uno sano . Ma  soprattutto s'ignora  la difficile (  per esperienza   diretta  una  zia  morta  di tumore )  guarigione   se non impossibile   e   l'incognità  di  un 'altra  possibilità  di poterci riprovare   di nuovo .

Nessun commento: