3.7.18

riflessioni sparse ( saviano vhs salvini , il razzismo dei bambini , si gioisce perchè le donne possono guidare in arabia ma si perde di vista la situaione delle donne italiane )

Certo Saviano    sa  scrivere (  vedere  nell'archivio  del blog  la mia  recensione  La paranza dei bambini, Collana I Narratori, Milano, Feltrinelli, 2016, ISBN 978-88-07-03207-3  ) ed  è ,quando  vuole   ed  non s'impuntata    su  news  errate ,  abbastanza  documentato . Ed   comprensibile  che abbia  a scorta  . Ma   da  Libero del    29\6\2018E

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IL PRETE DI SCAMPIA
Don Aniello Manganiello: "Roberto Saviano, basta falsi maestri. Io ho rinunciato alla scorta"


Don Aniello Manganiello, prete di Scampia, dà una sonora lezione a Roberto Saviano. "Anch'io sono stato minacciato di morte dai Lo Russo, ma ho semprerifiutato la scorta per stare in mezzo alla mia gente. Non mi sento di chiedere tanto a Saviano", dice al Tempo, "però deve sapere una cosa. Il suo gioco è ormai scoperto e noi abbiamo bisogno di testimoni, non di maestri, veri o falsi che siano".
Manganiello, 64 anni, è stato per quasi vent'anni il parroco di Santa Maria della Provvidenza, a Scampia. Il suo trasferimento suscitò le proteste della gente. La sua esperienza l'ha anche raccontata nel libro Gesù è più forte della camorra. La sua lotta alla camorra è l'antitesi di quella dell'autore di Gomorra: "Non so se Saviano sia passato qualche volta per Scampia; certamente non ha trascorso nemmeno una intera giornata in questi luoghi, altrimenti ci saremmo incontrati o almeno i miei parrocchiani me lo avrebbero riferito. Qui lo scrittore simbolo dell'anticamorra lo hanno visto soltanto in tv. Ciò significa che si può scrivere di camorra senza conoscere concretamente il fenomeno: bastano le carte passate da avvocati e magistrati da cui ricavare storie per editori modaioli e reti tv in cerca di nuovi mercati. Solo così si spiega il fenomeno perché, a dirla tutta, Saviano mi sembra un modesto scrittore".
La sua opera, continua Manganiello, "sul piano pratico, oltre a gonfiare a dismisura il portafoglio di Saviano, non salverà una sola vita". "In territori violenti, dove la legge è assente, soltanto dall'alleanza con l'uomo singolo e bisognoso di aiuto potrà rinascere una vita. Le manifestazioni del fronte anticamorra contro i clan non raggiungono né il cuore né la mente dei malavitosi, che non hanno nemmeno gli strumenti per comprendere il linguaggio degli uomini di cultura". I malavitosi invece, "vanno fissati negli occhi a uno a uno, rassicurati e amati, protetti e sfamati. Senza mostrare loro un progetto alternativo non si caverà un ragno dal buco". E Matteo Salvini "dovrebbe concentrarsi sui problemi reali della criminalità a Scampia e in ogni luogo, non riconoscere valore e centralità a simboli ormai sfocati e inutili".

un sito  di  sinistra  critica 



Ufficio Sinistri. Il buco nero in cui è scomparsa la sinistra

Caro Roberto Saviano, siamo stanchi dei tuoi romanzi, di dita puntate.
Siamo stanchi di Gomorra, vogliamo un’anticamorra delle opere.
Anch’io sono stato minacciato di morte dai Lo Russo e ho rifiutato la scorta per stare in mezzo alla mia gente.
Non chiedo altrettanto a Saviano, ma abbiamo bisogno di testimoni e non di maestri.
Scampia ha bisogno di impegno serio sulla strada, tra la gente.
Non di pontificazioni. Molti abitanti di Scampia hanno ricevuto minacce.
Ma hanno deciso comunque di vivere la propria terra e di lottare.
Don Aniello
(Per oltre 16 anni parroco AntiCamorra a Scampia)
Infatti  non mi piace tanto   il Saviano - commentatore/filosofo/sacerdote televisivo - con le sue palingenesi (rinnovamento, rinascita, rigenerazione) umane e politiche astratte e finanche noiose.E la  sua antimafia  è  un antimafi  a   da  salotto   \  mediatica  ( infatti  è  stato contestato dall'associazione  antimafia  Peppino impastato  )  e a confini   o molto vicino  a quelli che sciascia  chiamava   ( azzeccandoci  e vedendo  lontano  )  i  professionionisti dell'antimafia  . Ma   come dicono alcuni  : : <<     Chi ha veramente paura di essere ucciso non se ne sta' ogni giorno sotto i riflettori >> oppure



Ma allo stesso   tempo  D'altra parte non mi piace un ministro dell'interno che anche solo affronta l'argomento di togliere la scorta ad un uomo minacciato, vere  o presunte  che siano   dalle mafie (e poi tutti sappiamo che Saviano è ben antipatico a Salvini ).Quindi il ministro dell'interno dovrebbe  lasciare il  cmpito di decidere  se la  scorta  è leggittima (  visot  cher non ha  ottenuto non seguito  la    ciò che  si diceva  sopra  , che  minricordano le accuse che  venivano rivolte  a  falcone   quyando  gli chiedevanbo di  rinunciare  alla scorta  )   o meno  Bene quindi Saviano ha fatto perchè  la 'inteventgo di  Salbvini mi sembra    di  vendetta  e   e di ripicca   verso Salviano  .   (magari senza quello stile di sfida teatrale).Io avrei fatto la stessa cosa.

Cambiamo argomento   è  parliamo di razzismo  dei bambini  


Sono   sconfortato e triste davanti a simili news  come quella   riportata   da  un post  di 
condiviso sula  mia  bachedca  di  fb  da una mia utente \ compagnodistrada 



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 e che ci  sono   << genitori che urlano da fuori campo ai figli che giocano al calcio: "spezzagli le gambe!", parlando naturalmente delle gambe di un altro bambino. Ce ne sono altri (o magari anche gli stessi) che mettono in bocca ai figli frasi come quelle pubblicate sotto. Altri ancora picchiano gli insegnanti che danno un brutto voto al figlio.
<< Genitori che   >>sempre  secondo Sandro Scardigli <<   forse hanno passato la gioventù a fare i bulli, a impasticcarsi in discoteca, a vivere senza prendersi nessuna responsabilità. >>  e  che   sono  ignoranti   o credono che non gli interessi  

ed  <<  Sinceramente non so proporre nessuno strumento rieducativo non violento nei loro confronti.>> Per questo motivo  sconfortato e  triste( ancoira  non riesco a capacitarmi  come faccia  ad  non indignarmi  e   ed  anon cadere  ed  abbassarmi  agli indifferenti  Gramsciani    da  non riuscire   a  trovare le parole 


 Ma  sopratutto   sto  iniziando  , ma  ancra  non c'è niente  di  effettivo , ad  avere  paura   d'intavolare   un a discussione   su  tali argomenti   in quanto oltre  la  solite  accuse  di buonismo  e   di volere  gli immigrati per  sfruttarli  ,  e  di essere radical  chic    e menate  varie    del  tipo  portali a casa  tua   ,  ecc   , sono loroche  ti  fanno diventare  razzista   ,  hanno tutto   gratis   ,  non pagasno niente  , ti  costringono  ad  essere  straniero  a  casa  tua  , ecc  


Concludo  queste mie riflessioni  sparse     commentando   la recente  " vittoria   "   riguardanre  il poter  guidare   delle donne     in arabia  Saudita  . 

E'  vero  che ,   in un paese    dove   il potere  temporale  (  religioso   )   e quello politioc  sono  ,  come  lo era  da noi nel medio evo tutt'uno  , cio  possa  costiture  un primo passo   \  una speranza   per i dirittidelle donne   . Ma   ciò   non dev'essere  , e lo  dico  da  critico ( anche  se  non   bisogna generalizzare  perchè ogni movimento    ogni cosa   ha  anxhe  dellle  cose  positive  ) ,  una scusa  per   non  guardare  alla situazione  femminile    in italia  .    Infatti   concordo   qusi   completamente  con questo  articolo    sula  nuovca  sardegna  del 28\6\2018 

 
                           di VANESSA ROGGERI
[...  continua da  qui   dall'account  fb dell'autrice  in quanto la nuova  sardegna , vedere sotto  ne riporta solo una  parte    ]                                
E da allora, in un percorso lungo e accidentato, le donne hanno visto la propria condizione ribaltata rispetto al passato. Ma oggi l’Italia può davvero dirsi un paese civile, emancipato, evoluto rispetto alle nazioni che certe conquiste le stanno ottenendo con decenni di ritardo? Se si osserva la società italiana con la lente di ingrandimento ci si rende conto che sotto la patina lustra si cela una dimensione reale fatta di una quotidianità ben lontana dalla parità di genere. Finché in un paese come il nostro si parlerà di quote rosa per assicurare un’equa partecipazione delle donne ai ruoli che contano significa che qualcosa non va, e quel qualcosa ha a che fare con il sistema su cui si impianta l’intera società. Finché lo Stato costringerà le mamme-lavoratrici a sacrificare la carriera perché non è in grado di assicurare un welfare degno di uno stato membro dell’Unione europea, significa che non si è capaci di una visione in prospettiva. Se in letteratura ci si nutre ancora del preconcetto che le donne sono capaci di raccontare soltanto storie “rosa”, (e con l’aggettivazione rosa si intende quanto di più zuccheroso e superfluo), significa che le penne di Grazia Deledda, Elsa Morante, Dacia Maraini, Elena Ferrante, Donatella Di Pietrantonio ecc., non hanno dimostrato nulla ai lettori italiani. Fin quando accanto a giornaliste di spessore, conduttrici dignitose e di carattere la televisione generalista continuerà a propinarci vallette mute e mezzo svestite, finché il corpo delle donne verrà ridotto a oggetto di mercificazione per riviste e pubblicità, significa che seppure tanto è cambiato rispetto a 50 anni fa, il nocciolo della questione rimane immutato. E se al Tg, durante un’intervista per strada, alla domanda “che cosa vuoi fare da grande?”, le bambine rispondono “voglio diventare come Belen”, allora capisci che la situazione è più grave di quanto pensassimo. Duemila anni di sottomissione: le donne nascevano proprietà del padre e una volta adulte cambiavano padrone, entrando sotto la responsabilità del marito. Per secoli la donna è stata relegata esclusivamente al ruolo di madre e moglie, per secoli è stata il cardine della società patriarcale. Poi nel giro di nemmeno un secolo, il ‘900, tante Adelasie si sono ribellate, hanno preteso pari diritti, l’istruzione e il diritto di voto, hanno preteso e hanno ottenuto. È arrivata la rivoluzione sessuale e di costume del ’68, il divorzio nel ‘75 e così, un passo dopo l’altro, il modello di famiglia tradizionale si è spaccato, la società - pericolosamente sclerotizzata nei ruoli - si è vista scardinata dalle fondamenta. Ma davvero eravamo convinti che queste rivoluzioni non avrebbero portato conseguenze? Davvero pensiamo che il fenomeno del femminicidio non sia anche diretta conseguenza dello sconvolgimento dei modelli precostituiti di riferimento? Le ragazze moderne, autonome intellettualmente ed economicamente, fanno paura perché non rappresentano più le fragili creature in attesa che il principe azzurro arrivi a salvarle: le ragazze moderne si salvano da sole. Ma in tutto questo non c’è nessuna pretesa di superiorità femminile, nessuna visione femminista che domina sul maschio demonizzato. Parità di genere significa essere considerati in quanto individui. Significa andare oltre i pregiudizi che ci accompagnano in tutti gli ambiti del vivere sociale, e fondarci su un sistema meritocratico. Parte da qui la costituzione di una nazione equaed emancipata. (...)







Infatti concordo con l'analisi della situazione delle donne in italia che c'è urgente bisogno di riprende la lotta da dove di è interrotta . Ha ragione quando dice : << (...) domandiamoci perché in Italia ogni 3 giorni una donna è vittima di femminicidio. Guardare al proprio orticello potrebbe non essere poi così piacevole. >>. Ma non sono d'accordo quando dic e : << Prima di stupirci per certe notizie dal sapore atavico, notizie che in fondo non ci riguardano perché arrivano da lontano >> , perchè mi sa di nazionalismo ed individualismo , quando la lotta per i principi ed diriti delle donne   non  ha   anzi non docvrebbe  avere  confini   di  nazionalità   e  d'essere  stranea  al conceto di vicinanza  e  lontananza  

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