10.5.12

Addio allo scrittore Stefano Tassinari



Ha combattuto con ostinata serenità per otto anni contro la malattia. Ecco tutta la sua carriera
 Lascia il tuo ricordo

Bologna, 8 maggio 2012 
Stefano Tassinari, scrittore e organizzatore culturale, è morto ieri sera dopo aver combattuto con ostinata serenità per otto anni contro la malattia” (guarda le foto). E’ quanto fa sapere una nota del Comune di Bologna.“Alla moglie che gli è sempre stata accanto con dedizione e passione, ai familiari e agli amici voglio esprimere il mio personale cordoglio e quello dell’amministrazione comunale tutta”, aggiunge il sindaco Virginio Merola.Tassinari, nato a Ferrara, aveva 57 anni.Dopodomani, giovedì 10 maggio, dalle 9 alle 18, nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio verrà allestita la camera ardente per l’estremo saluto a Stefano Tassinari.

La carriera di Tassinari
Tassinari ha pubblicato cinque romanzi e suoi racconti sono presenti in una decina di antologie, pubblicate in Italia e all'estero. Tra i suoi libri ''All'idea che sopraggiunge'' (Corpo 10, 1987), ''Ai soli distanti'' (Mobydick, 1994), ''Assalti al cielo. Romanzo per quandri'' (Calderini, 1998; Perdisa, 2000), e il cd letterario ''Lettere dal fronte interno'' (Mobydick, 1997, con musiche di Roberto Manuzzi e la partecipazione di Mauro Pagani). Per la Marco Tropea Editore sono usciti ''Il vento contro'' (2008), dedicato alla figura del militante trotskista Pietro Tresso detto Blasco, ''L'amore degli insorti'' (2005), ''I segni sulla pelle'' (2003) e ''L'ora del ritorno'' (2001). ''L'ora del ritorno'', ''I segni sulla pelle'' e ''L'amore degli insorti'' rappresenta una sorta di trilogia della memoria: dopo una vicenda di lotta partigiana e una sui giorni del G8 a Genova, Tassinari ha chiuso il suo progetto con una storia che parla della sua generazione e in particolare degli anni Settanta.
Dopo aver pubblicato cinque romanzi "a impianto storico", incentrati sui grandi conflitti del Novecento, Tassinari e' tornato nel suo ultimo libro, ''D'altri tempi'' (Edizioni Alegre, 2011) al "passo breve" dei racconti. Dieci testi tutti legati tra loro e incentrati su personaggi e fatti reali: dall'ex chitarrista dei Rolling Stones, Brian Jones, ai due studenti uccisi dalle forze dell'ordine, Roberto Franceschi e Francesco Lorusso; dal Festival di Parco Lambro alla morte in un manicomio giudiziario dell'attrice del Living Theater, Carolyn Lobravico; dal "Bloody Sunday" irlandese ai desaparecidos argentini e all'ultimo prigioniero garrotato dal regime di Francisco Franco; dalla discussa eliminazione del leader del Black Panther Party all'apertura degli ospedali psichiatrici. Storie "D'altri tempi", che riportano il lettore dentro gli ambienti generazionali, politici, culturali e psicologici degli anni Settanta.
Autore di testi teatrali, letture sceniche e di programmi radiofonici per Rai Radio 3, Tassinari e' stato ideatore e direttore artistico di varie rassegne letterarie, tra le quali ''La parola immaginata'' e ''Ritagli di tempo'' (Itc Teatro di San Lazzaro). Tassinari e' stato autore di documentari televisivi girati, oltre che in Italia, in Nicaragua, Spagna, Francia, Portogallo ed ex Jugoslavia. Ha curato la messa in scena di decine di opere letterarie di scrittori italiani e stranieri, collaborando con attori (tra gli altri Leo Gullotta, Marco Baliani, Ottavia Piccolo, Antonio Catania, Matteo Belli, Ivano Marescotti, Laura Curino e Renato Carpentieri), musicisti (tra gli altri Paolo Fresu, Riccardo Tesi, Mauro Pagani, Yo Yo Mundi, Te'tes de Bois, Mario Arcari, Armando Corsi, Antonello Salis, Daniele Sepe, Patrizio Fariselli, Jimmy Villotti, Paolo Damiani e Gianluigi Trovesi) e fotografi (Mario Dondero, Giovanni Giovannetti, Tano D'Amico, Raffaella Cavalieri, Luca Gavagna e Dario Berveglieri).
Vicepresidente dell'Associazione Scrittori Bologna, ha scritto di letteratura su quotidiani e riviste.Tassinari e' stato direttore e fondatore di ''Letteraria'' (rivista semestrale di letteratura sociale), legata dapprima ai nuovi Editori
Riuniti e poi dal 2010 alle Edizioni Alegre.

Nessun commento:

Diario di bordo n 90 anno II . il diritto di essere brutti e piacersi lo stesso., se tutti hanno un costo nessuno ha un valore ., Giulia Lamarca: «Ogni disabilità ha un margine di indipendenza»

In questa tempi in cui la bellezza è imposta ed autoimposta ( vedere l'aumento d'interventi plastici spesso non necessari e il ricor...