Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
15.5.12
lettera a valentina nappi reprise
chiedo scusa A valentina per le accuse rivoltegli qui vedo che nonostante le dice : <<(....) Ovviamente non posso mettermi a replicare a tutti quelli che scrivono, dicono, ecc. qualcosa su di me. Anzi, non li leggo/sento/vedo nemmeno… >> legge e chiarisce meglio il suo pensiero precedente sul suicidio dell'imprenditore di Pompei
La persona suicidatasi a Pompei era un imprenditore edile che aveva problemi con Equitalia. Andatevi a vedere i lavori che ha realizzato la sua ex impresa, lavori assolutamente regolari (fino a prova contraria) ma esteticamente a mio avviso alquanto discutibili. L’Italia ha bisogno di ben altra architettura, il nostro meraviglioso territorio non merita tutta l’architettura “ordinaria” che lo abbruttisce.
Ma capisco che se il 60% dei ragazzi napoletani considera Equitalia peggiore della camorra (vedi: Equitalia, stangate e camorra – Quotidiano Net), perché “mentre quest’ultima offre lavoro e può garantire ricchezza e potere, quella ti opprime, ti getta sul lastrico e induce perfino al suicidio”, se addirittura “la camorra ci protegge e se qualcuno ci vuol far del male i clan ci difendono”, allora ci può anche stare che un suicida (peccato mortale per i cattolici, che dovrebbe escludere i funerali religiosi, a parte i casi di incapacità di intendere e di volere) con problemi con il fisco (perché di questo si tratta) possa diventare un mezzo eroe.
La verità è che dietro la “compassione” verso un suicida che aveva problemi con Equitalia, c’è la tendenza tutta italiana a non volersi prendere le proprie responsabilità e a voler scaricare su una “casta” (che guarda caso è sempre “lontana”, “mitologica” e non è mai costituita dalle persone che si incontrano nella vita di tutti i giorni) tutte le colpe. Atteggiamento da sudditi, non da cittadini.
La cosa grave è che il messaggio che si vuol far passare è che se uno che ha problemi col fisco si suicida è colpa del fisco oppressivo e non della persona che non era in regola. Un po’ come se, se un politico corrotto finisse indagato e si suicidasse, fosse colpa degli inquirenti.
Io – che, per inciso, le tasse le pago TUTTE – se la mia commercialista sbagliasse nel farmi la dichiarazione, di certo non me la prenderei con Equitalia…
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