5.5.12

caccia alle streghe il casdo di Michela Roth





«Mi sono vista costretta a chiudere. Mi sono sentita come vittima di un processo alle streghe. Ora ho bisogno di riprendermi, di riposare un po' e poi forse tornerò a insegnare inglese a Bologna, dove diversi genitori di bambini mi stanno cercando e mi stanno chiedendo di tornare. Ma non rinuncerò a chiedere i danni al Comune di Castello di Serravalle per quello che mi è stato fatto». Con queste parole Michela Roth, la 39enne maestra d'asilo residente a Zocca che è assurta agli onori delle cronache per foto sexy su un calendario e sul web, ha annunciato la chiusura della sua struttura privata di Castello di Serravalle, dove in una casa presa in affitto aveva realizzato una struttura per baby sitting di bambini da 1 a 3 anni e un altro piccolo gruppo educativo per bimbi da 3 a 5 anni. A farla desistere dall'attività intrapresa nel 2010, che stava funzionando (con 12 bambini assistiti nel baby sitting e 5 nel gruppo educativo) è stata sostanzialmente la pressione di molte persone di Serravalle, amministrazione comunale in testa, alle quali non andava e non va giù la seconda attività di Michela, o meglio il suo hobby: la modella. Ultimamente si sono diffusi in rete alcuni sui scatti sexy che secondo diversi cittadini di Castello di Serravalle superano il "comune senso del pudore". Così, prima alcuni genitori hanno tolto i figli dalla struttura, poi sono scattate pressioni, l'ultima delle quali denunciata dall'avvocato vignolese Elisabetta Roli, che difende la Roth. È stato infatti presentato in questi giorni un esposto alla Procura della Repubblica di Bologna riguardo il modus operandi dell'amministrazione comunale di Castello di Serravalle o, meglio, della polizia municipale, come denunciato dall'avvocato Roli e come confermato dalla stessa Roth, il 27 marzo scorso aveva inviato due vigilesse in borghese a filmare i movimenti (e quindi anche i bambini ospitati) che avvenivano nella struttura della Roth. Si possono ravvisare ipotesi di reato? Si possono chiedere danni? Questo lo deciderà la magistratura, anche se l'avvocato Roli è convinta che qualcuno si sia spinto oltre le righe. Intanto, rimane il dato di fatto che da ieri il baby sitting e il piccolo gruppo educativo di Michela Roth sono chiusi, con grande delusione della protagonista e delle 4 persone che l'aiutavano. «Cercano di demolire la mia immagine di buona maestra puntando sul gossip - rileva Michela - Tuttavia, prima di dire che qualcosa non va bisognerebbe verificare. Come donna tengo al mio corpo, sono attiva dal punto di vista sportivo e alimentare, mi piace essere sexy nellavita privata, sono arrivata in finale a Miss Mamma, ma sono anche una brava maestra».


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