Il primo esempio
In terza elementare si studia la filosofia greca, in quinta si arriva a quella cinese. È questo il programma del laboratorio di filosifa per le scuole elementari di Nicola Zippel, professore liceale, che ha recentemente pubblicato il libro "I bambini e la filosofia", edito da Carocci. "La filosofia aiuta il bambino a organizzare il libero pensiero: è una guida della riflessione. Spesso i tabù che abbiamo sull'infanzia sono preconcetti del mondo adulto, i bambini - conclude Nicola Zippel - sono pronti a parlare di tutto
Il secondo esempio preso da da http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/ del 2\3\2017
è quello di Hoppipola un nido d'infanzia che fa parte del " circuito " di nidi d'infanzia http://www.associazionenidilecasette.com/
da il loro sito
L’associazione di promozione sociale “Le Casette”, nasce dalla passione comune di quattro ragazze per l’educazione della prima infanzia: Eliana Molinaro (presidente) Tiziana Bravi (vice presidente e coordinatrice psicologa) Silvia Melotti (segretario) e Diana Franzin (tesoriere). Dopo aver frequentato insieme “il Guscio- Nidi Familiari Artigiani”, corso accreditato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, coordinato da Confartigianato Udine e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nasce l’idea di creare un’associazione di promozione sociale per supportare l’apertura e mettere in rete nidi familiari in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia e che mirasse alla qualità dei servizi offerti pensando ai bambini e alle famiglie.Nasce così, il 30 Maggio 2014, l’associazione Le Casette FVG – Nidi familiari e prima infanzia.Per questi servizi sono riconosciuti i contributi regionali alle famiglie dei piccoli iscritti per l’abbattimento delle rette in base all’ Isee. qui maggiori dettagli
ora l'articolo de il messaggero veneto
Gli educatori seguono i bambini, facendoli crescere nel rispetto dei “ritmi”. E la ricetta è semplice: curare l’orto, accudire gli animali, ascoltare musicadi Erica Rizzetto
SEQUALS. Assecondare i propri ritmi e quelli del territorio, mettere a dimora sementi e vederle germogliare, accudire gli animali e sentirsi liberi di esprimere tutto se stessi.
Un ritorno alla natura, questo, che potrebbe dare pace ad adulti e bambini e che, proprio per questi ultimi, è possibile a Sequals, grazie all’attività di due giovani educatori: Silvia Melotti e il compagno Davide Ceccato hanno creato il nido familiare Hoppipolla – che in lingua islandese significa “saltare nelle pozzanghere” –: un luogo accogliente, che permette ai piccoli di vivere in un contesto di crescita rispettoso dei ritmi e dei bisogni del singolo, in cui tutti possono letteralmente toccare con mano il territorio e i suoi frutti.
La nascita di Hoppipolla
Silvia, 34 anni, e Davide, 39, formano un coppia affiatata anche nell’ambito professionale. Nel 2015 decidono di aprire le porte della propria casa per accogliere bambini dai 6 ai 36 mesi e le loro famiglie, complici la nascita dei loro due figli, l’amore per la natura e il desiderio di offrire un contributo alla comunità in cui hanno scelto di vivere.
«Abbiamo deciso di “fuggire” dalla città alla ricerca di un luogo il più possibile immerso nella natura – racconta Silvia –: sognavamo una piccola comunità, dove stabilire legami autentici».
Silvia, originaria di Verona, e Davide, di Pordenone, hanno trovato a Sequals la loro dimensione. «Sequals ci ha accolto e aiutato, in particolare durante la mia gravidanza – aggiunge Silvia –. Il paese ci ha aiutato a creare relazioni di amicizia e abbiamo sempre voluto ricambiare: aprire un servizio utile alle famiglie ci è sembrato il modo migliore».
La formula del nido familiare risulta quella ideale per creare un ambiente in cui i bimbi possano sentirsi a casa e sviluppare le loro competenze in un ambito armonioso.
Così, la sala prove di Davide, che è anche maestro di musica, dopo un adeguamento strutturale diventa l’ambiente che accoglie i bimbi iscritti al servizio: otto al momento, che si dividono secondo orari diversi, permettono a Silvia di gestire contemporaneamente non più di cinque bimbi.
Una casa nella natura
A guidare Hoppipolla è il concetto di “famiglia aperta”: gli educatori condividono sia la loro esperienza professionale sia quella genitoriale. «Cerchiamo di offrire una quotidianità speciale – dice Silvia – fatta di attività pensate con la testa e con il cuore».
Fondamentale è il contatto con la natura e con il cibo sano, biologico e a chilometro zero. «La nostra casa, e perciò l’ambiente in cui svolgiamo il servizio educativo, si trova ai piedi di una bellissima collina circondata dal bosco – spiega Silvia –. Questo offre ai bimbi l’occasione d’incontri particolari come quelli con i caprioli».
«Inoltre – aggiunge – abbiamo diversi animali domestici: tartarughe di terra, pecore, galline, gatti e un cane femmina di razza labrador, cresciuta con i nostri figli, con cui i bimbi imparano ad accudirlo: possono dargli da mangiare, accarezzarli, osservarli».
Il tempo passato all’aperto qui è fondamentale: nei 200 metri quadrati di superficie recintata ci sono una piccola stalla, un orto e un frutteto. «L’orto e il frutteto offrono occasioni di condivisione e molte attività sono inerenti al ciclo naturale delle stagioni: con i bimbi raccogliamo i frutti, osserviamo gli alberi e le piante aromatiche, sperimentiamo la semina di piante e fiori».
Altro tema fondamentale in casa Hoppipolla è la musica. «La musica è una costante nel progetto educativo – sottolinea Silvia –. Abbiamo una grande varietà di strumenti musicali a disposizione
dei bimbi e proponiamo molti laboratori di avvicinamento alla musica e alla danza».
Da quest’anno, nella famiglia Hoppipolla c’è anche una nuova collaboratrice, che consentirà di lavorare con un gruppo più numeroso e con fasce d’età diverse.
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