Un segno di libertà per alcuni, per altri il simbolo di una deriva intollerabile. La fotografia che ha scatenato il dibattito social tra conservatori e liberal è stata scattata da uno studente della Guinea, Boubah Barry, e ritrae una draq queen in minigonna seduta accanto a una donna con il volto coperto dal niqab nel metrò di New York. Sul suo profilo Instagram il giovane ha scritto: ''Questa è l'immagine della libertà. Signor Presidente, non abbiamo nessun problema con la diversità e riconosciamo la libertà del credo religioso. E' scritto nella Costituzione. Credo che dovrebbe leggerla qualche volta''. Anche la draq queen ritratta nell'immagine, Gilda Wabbit, ha subito condiviso lo scatto sui social network dove però in breve tempo sono comparsi commenti diametralmente opposti a quelli del giovane che per primo l'aveva pubblicata. ''Questo è il futuro che vogliono i liberal'', ha cinquettato un utente conservatore, cui molti hanno fatto eco. Tra retweet e critiche, sono arrivati
anche meme e parodie che trovate sfogliando questa SlideShow di repubblica
la seconda ---- sempre da repubblica ---- è l'ultima provocazione di Banksy
Cisgiordania, : un albergo con vista sul muro
La guesthouse garantisce la "peggior vista al mondo", quella della barriera creata dagli israeliani a separazione dai territori palestinesi. L'artista inglese, già autore di precedenti incursioni nel West Bank e a Gaza, l'ha arredata con le sue opere. Inaugurazione l'11 marzo
di ARTURO COCCHI
03 marzo 2017
Si chiama "The walled off Hotel", letteralmente l'"albergo fuori dal muro". E' la struttura alberghiera che promette la "peggior vista del mondo", e questo nonostante sia corredata dell'opera del celeberrimo artista di strada in incognito Banksy. "Walled off", che pronunciato in anglosassone stretto diventa un tutt'uno che somiglia non casualmente a "Waldorf" (Astoria) è sorto a Betlemme, (Cisgiordania, o West Bank), laddove gli israeliani hanno fatto erigere una barriera di separazione-protezione rispetto all'area palestinese e guarda proprio su quel muro della vergogna. L'hotel aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 11 marzo ed è letteralmente arredato delle opere satiriche dell'artista inglese. Il clou è nella camera 3 (La stanza di Bansky), dove gli ospiti dormono in un letto king size sotto un'opera che mostra un palestinese ed un israeliano impegnati in una battaglia di cuscini.
Banksy ha già fatto trovare suoi murales sulla barriera e anche a Gaza. In una delle sue incursioni, più segrete che mai, ha disegnato sulla stessa barriera, l'immagine di una ragazza che si libra nell'aria sostenuta da palloncini, che guarda proprio sul nascente hotel (anche se risale a oltre una decina d'anni fa). In un'altra, l'anno scorso, a Gaza, ha disegnato quattro murales, tra i quali uno su una porta di metallo, raffigurante la dea greca Niobe rannichiata sulle macerie di una casa distrutta. Il dipinto, "Bomb damage" (danno da bomba) è stato creato su quello che resta di una casa di due piani che era stata distrutta durante l'"Operazione margine di protezione" del 2014.
Il propretario del "Walled off Hotel", il 42enne Wisam Salsaa, lo ha mostrato per la prima volta ai media. Il progetto non è quello di una semplice provocazione, ma di un vero e proprio esercizio destinato a diventare operativo. Le camere sono nove. Alcune danno direttamente sulla torretta di guardia che sovrasta il "muro. Saranno offerte a partire da 30 dollari a notte. Il progetto ha richiesto 14 mesi di lavoro, tutto tenuto in gran segreto, anche per tutelare l'anonimato di Banksy. Secondo quanto hanno appreso oggi i giornalisti ammessi al press tour, l'albergo è la più importante nuova costruzione nell'area da anni.
Tra le altre caratteristiche dell'esercizio, una suite presidenziale e un museo dedicato alle opere a tema politico dell'artista. Ha l'impronta di un "gentleman club" del periodo coloniale inglese cui è stata assoggettata l'area. Al suo interno, una cavità ospita una figura umana in dimensioni naturali dal segretario agli Esteri del Regno Unito, Arthur James Balfour, nell'atto della firma della "Balfour declaration": si tratta del documento, scritto nel 1917 dal ministro al leader della comunità ebraica britannica Walter Rotschild in vista della futura vittoria alleata nella Grande Guerra, che ha gettato le basi della nascita di uno stato israeliano in Palestina.
Banksy, artista la cui identità rimane ignota, ha creato le sue prime opere a Bristol. Ratti, poliziotti che si baciano o in tenuta antisommossa, ma corredati da facce a smiley: questi i suoi format attraverso i quali si dipana un'estetica tutt'altro che banale e intrisa impegno sociale e politico. I suoi murales hanno poi cominciato ad apparire, rigororosamente dal nulla, a Londra. Via via la sfera d'azione s'è ampliata su scala globale. Lavori in molti casi geniali, che hanno suscitato interesse crescente, fino a essere battuti all'asta per valori superiori al milione e mezzo di euro.
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