«Di falce e martello agli operai non frega» Corriere della sera, 21 aprile 2008
ROMA — L’Avvelenata stavolta è per Diliberto che si aggrappa alla bandiera rossa: «Agli operai, della falce e martello non gliene frega più niente», diceva Francesco Guccini l’altra sera durante un recital a Bruxelles nella libreria Noia. «Anche gli operai della Fiom hanno votato per
«La stupidità non ha confini, ma da noi (in Emilia) fortunatamente ne sono arrivati pochi».
Non si scandalizza anzi concorda il conterraneo (Novi di Modena) e compagno di tanti palchi Beppe Carletti dei Nomadi: «Guccini ha detto quel che pensiamo tutti da un pezzo, alle persone delle ideologie non importa nulla, falce e martello sono un simbolo ormai superato, teniamolo pure ma senza dire che si riparte da lì». Un addio inevitabile e però triste? «Ma no, il mondo si evolve,
G. Ca.
1 commento:
Certo non si vota più i simboli.
Comunque continuo a non capire il problema della sicurezza. Non mi pare una priorità per il nostro Paese, che ha problemi assai maggiori. Eppure la Lega pare sia andata avanti su questo tema e su quello, ancora meno interessante, del federalismo fiscale!
Ma possibile che agli italiani non importi nulla di ambiente, debito pubblico, corruzione, amoralità dilagente, perdita di competitività, mancanza di fonti energetiche, eccesso di rifiuti, perdita di valore dei salari, disoccupazione, invecchiamento della popolazione, imbarbarimento culturale, mancata parità trai sessi ecc. ecc.? Tutte cose che metterei ben avanti a sicurezza e federalismo fiscale.
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