Ogni sera Nithael, il mio angelo, mi legge qualche pagina del libro "Il cacciatore di aquiloni'. Ieri sera, dopo una diecina di pagine, mi sono persa per le strade di Kabul, correvo...correvo, scalza, insieme a Amir e Hassan, io bambina, insieme a loro con il mio aquilone colorato. Le montagne erano ancora ricoperte di neve, la terra a valle, era di un color mattone, illuminata da un sole primaverile, le gemme iniziavano a aprire i loro petali. Il mio aquilone di color porpora si è impigliato e gli altri volteggiavano liberi, confondendosi nel cielo, di un celeste turchino. Cari amici, aiutiano i bambini di Kabul, hanno bisogno del nostro aiuto, non lasciamoli soli, loro non hanno colpa se la guerra li ha resi orfani e poveri.
L'aquilone.
Prigioniera di un sogno/vorrei volteggiare/nell'azzurro cielo/come un delicato aquilone/per sfiorare tetti alberi verdi/impigliata ad un filo spinato/mi sono con forza dimenata/in un uccello mi sono tramutata/libera per sempre per volare via/portando con me il ricordo/di un aquilone colorato. Franca Bassi
"Credo che sia molto importante disegnare un sorriso sulle labbra dei bambini afghani, sono sicuro che questo sarà di aiuto e li salverà dalla durezza (della loro vita), anche se le persone invieranno loro scarpe e calzini usati. Grazie" Nasim, Kabul, Afghanistan. Per mandare i vestiari e scarpe questo è l'indirizzo: Ecco l'indirizzo preciso al quale inviare gli aiuti: Masuma Ibrahimi/NF-P.O.Box 458-Central Post office-Kabul, Afghanistan.
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