24.3.08

Senza titolo 362

Non riuscendo a trovare  ispirazione  e  ( e  coraggio d'aprire il mio archivio  cartaceo  )  ho  deciso di ricorre  per  descrivere  questa  festività noiose causa maltempo  alle  foto  e poesie  di  due  cdv.




La  poesia  è dell'amica e nostra   utente del blog "  www.flameonair.splinder.com  " ,che ogni tanto trova ispirazione dalle  bellissime  e toccanti  foto ( infatti è vero quel  detto\ proverbio una  foto   vale  più di mille parole spesso  inutili  e dannosi  oltre  che  vacui ) di  www.fotografandoquaela.splinder.com per  la  quale  ha  composto    questa è la bellissima poesia che ha composto per


                                       "APRI LE BRACCIA E POI VOLA..."



"APRI LE BRACCIA E POI VOLA..."



APRI LE BRACCIA E POI VOLA...





TRACCE INSTABILI











Attimi, queste nostre brevi vite,
Lampi temporanei d'eternità,
Racchiusi in un respiro.
Che possano esser
Tracce instabili di luce,
Contro il nero del cielo.
Pur solo insignificanti vibrazioni,
Risonanze emotive,
Nella voragine infinita dell'universo.



Esse  hanno  avuto il potere  di farmi    tornare  alla mente  " Viaggio i Portogallo "  di josè saramago  un libro letto  tre anni fa  incuriosito dai racconti del viaggio in portogallo dei alcuni miei amici 


 


Eccovene  un estratto  che  ricalca ( insieme  ad un altra  foto  sotto riportata  )  sia  il mio  .... ehm .... nostro  blog  sia  il mio desiderio  (  non sempre realizzabile per lavoro  e salute  di viaggiare fisicamente  e  quindi  m'accontento di quello letterario   ,   virtuale - fantastico   onnirico  \ metafisico  senza ovviamente uso  di  sostanze artificiali


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IL viaggio non finisce mai . Solo i viaggiatori finiscono . E anche loro possono prolungarsi in memoria , in ricordo , in narrazione . Quando il viaggiatore



                          sempre  dell'utente  fotografandoquaela .
                N.b  per  problemi   di template l'immagine
                       è rimpicciolita
qui trovate  l'originale




si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto : << non c'è altro da vedere >>, sapeva che non era vero .


La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro . Bisogna vedere quel che non si è visto , vedere di nuovo quel che si è già visto , vedere in primavera quel che si è visto in estate , vedere di giorno quel che si è visto di notte con il sole la dove la prima volta pioveva , vedere le messi versi , il frutto maturo , la pietra che ha cambiato posto , l'ombra che non c'era . Bisogna ritornare su passi già dati , per ripeterli e tracciarvi affianco nuovi camini . Bisogna ricominciare il viaggio . Sempre . IL viaggiatore ritorna subito

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