Eri il mio aquilone
Eri il mio aquilone
ti seguivo con la gioia di un bambino
volavi alto nei cieli azzurri
e nell’esuberante primavera
coloravi le mie giornate
più delle margherite e dei papaveri
nei prati in fiore
il vento ti sospingeva
giocavi con l’aria tersa
e con un sospiro nel cuore
disegnavi speranza
che irrompeva nei sogni del domani
dove sei ora?
dove
il cielo è grigio oggi
un vento contrario ti inchioda a terra
margherite e papaveri fioriscono
sempre nei prati
ma in cielo non disegni più speranza
gli aquiloni non volano più
Pietro Atzeni
Nessun commento:
Posta un commento