21.3.23

Down problema prescinde dalla persona, perché è la persona stessa il problema di daniela Tuscano

 Anni fa alcuni strilli d’importanti quotidiani e agenzie annunciarono una conquista a tutta prima sensazionale, la scomparsa della sindrome da #trisomia21 in #Islanda, piccolo e avanzato paese dell’Europa settentrionale. “Nel paese nordico la scienza ha vinto sulla malattia”, titolava


trionfalmente l’#Agicom; “In Islanda non nascono quasi più bambini con la sindrome di Down”, faceva eco #HuffingtonPost seguito da #Repubblica: “Sindrome di Down, in Islanda scelgono di evitarla”, frase invero sibillina, poiché nessuno “sceglie” una condizione così difficile­. Soltanto leggendo gli articoli per intero si scoperse che i medici islandesi avevano in realtà perfezionato le diagnosi di screening prenatale, consigliando vivamente alle madri di sottoporvisi al fine di diagnosticare la salute del nascituro/a con ampio margine di sicurezza. In caso di esito infausto, vale a dire se il bimbo/a presentava i sintomi della malattia, la sua sorte era quasi sempre di venir #abortito. La “scienza” pertanto non aveva affatto “sconfitto la malattia” ma i bambini, considerati non più esseri umani, ma problemi; e chi mai sceglierebbe i problemi? Se possibile li si evita; ed ecco che il titolo di “Repubblica”, inizialmente così assurdo, riacquistava tutta la sua logica. lI problema prescinde dalla persona, perché è la persona stessa il problema. E nell’evoluto mondo attuale la “scienza” non è più al servizio di quest'ultima, bensì la elimina se non risponde a precisi e irrinunciabili canoni di bellezza, efficienza, profitto. La “religione” dell’evoluto uomo è molto esigente e non prevede eccezioni, pentimenti o sviluppi. Non dà neppure il tempo di pensarci. Sul problema non bisogna farsi problemi, i tentennamenti sono inammissibili e stupidi. Quanti sono i genitori che, avendo “scelto” di fare nascere quel bambino/a, subiscono accuse e aggressioni, talora pure fisiche? L’evoluto mondo dei diritti un tanto al chilo preferisce smantellare le strutture assistenziali: onerose, fonti di problemi. Troppi rischi. Per alleggerire la coscienza bastano una giornata ad hoc e un poster variopinto.

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