Artista: Modena City Ramblers
Album: Dopo Il Lungo Inverno
(Prologo)
Dopo il lungo inverno la terra rinasce
il sole scalda il grande albero
Scaccia gli spettri e il gelo alle radici
è calore, è risveglio, è un giorno di primavera...
Decido ,per riuscire a leggere senza sbadigliare e addormentarmi il ( per fortuna era l'ultimo dei tre atti ) del “ mattone “ rose caduche opera teatrale di Giovanni Verga , di mettere in sottofondo il cd joy di Giovanni Allevi , cd che avevo comprato ( ma che poi mi sono tenuto visto che l'aveva gia masterizzato ) per quella ragazza a cui quest'anno avevo regalato quello che io m chiamo ironicamente " la Valentina " ovvero un regalinioo \ pensierino per san valentino
IL cd era intenso , bellissimo , tanto che rapito da una musica soave sono riuscito a leggere senza sonnecchiare una cosa cosi soporifera . Mi è piaciuto cosi tanto che una volta finito , l'ho rimesso dall'inizio e mi sono -- a volte lo faccio per distendermi e cercare di bloccare i miei pensieri --- sdraiato per terra sul tappetto con le braccia incrociate dietro al nuca ed in silenzio con il disco in sottofondo ho viaggiato con i pensieri .
Ecco il mo ragionamento
Sono seduto sotto un albero del viale in fondo di solito affollato -- di anziani, coppiette di fumatori minorenni o fumatori d'erba --- ma stranamente forse perché sono le 23.00 di un sabato sera estivo in cui i giovani vanno fuori paese a ballare o a fare spiaggiate prima che rincominci l'autunno . Lontano dallo struscio , dal vociare , del viale principale e dal rumore dei cellulari che squillano per i messaggi o le chiamate , quando esso è affollato , con le gambe incrociate con sottofondo macchine e motori che passano sotto il viale e in lontananza la musica dei bar e dei locali e il chiacchiericcio della gente che si ferma alla fontana o alle gradinate del movimento ai caduti e che ritorno indietro per farsi un'altra vasca . Penso al film della mia vita , a come ho trattato certe persone usando il metodo , poi abbandonato per aderire alla non violenza , di occhio per occhio dente per dente ., alla sfiga di essere da 10 anni senza ragazza , di ottenere due di picche a nastro , ed ad altri problemi di cui per il momento non mi sento di parlarvi .Penso di Buttarmi dal muraglione ma poi penso sia al dispiacere che darò a chi realmente ( sia nella vita reale in internet fra cui alcuni\e di voi ) mi vuole bene e al rimorso che lascerai nei miei familiari . Osservo le luci della città e mi viene in mente una delle mie canzoni preferite ( una delle poche che trattino la tematica dell'amore e secondo me anche dell'amicizia senza essere melense qui un ottima recensione )
“Farewell” di Francesco Guccini da parnassius Guccini
E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è.
Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani,
giorni a chiedersi tutto cos' era, vedersi ogni sera;
ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale,
ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale
e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,
quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.
Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,
religione del tirare tardi e aspettare mattino;
e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella,
la città addormentata non era mai stata così tanto bella.
Era facile vivere allora ogni ora,
chitarre e lampi di storie fugaci, di amori rapaci,
e ogni notte inventarsi una fantasia da bravi figli dell' epoca nuova,
ogni notte sembravi chiamare la vita a una prova.
Ma stupiti e felici scoprimmo che era nato qualcosa più in fondo,
ci sembrava d' avere trovato la chiave segreta del mondo.
Non fu facile volersi bene, restare assieme
o pensare d' avere un domani e stare lontani;
tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?" In ogni cosa un pensiero costante,
un ricordo lucente e durissimo come il diamante
e a ogni passo lasciare portarci via da un' emozione non piena, non colta:
rivedersi era come rinascere ancora una volta.
Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;
siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.
"The triangle tingles and the trumpet plays slow"...
Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d' estate
con qualcosa di fragile come le storie passate:
forse un tempo poteva commuoverti, ma ora è inutile credo, perchè
ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me...
Poi ha iniziato a piovigginare , ma tanto avevo già abbandonato tale proposito , perche mi sono accorto che era solo una parte di me che ancora riemergere dall'oscuro meandro del passato .
Quindi dedico , non potendo farlo personalemnte , in maniera da rimuovere \ gettare via , questi sensi di colpa che ormai non mi sono più utili e appesantiscono solo il mio viaggio e strappare dalla pagina del libro che è la vita . Dedico questo post a tutti\e coloro che su offeso, insultato , calunniato e colpito nel mucchio , tormentato con la mia invadenza petulante In particolare : Ch.CL ( qui le sue foto e i suoi blog 1 2 ne trovate una a sinsitra )., S.p ( non so se è il suo vero nome o un suo pseudonimo\ nikname ),M.r.D ( qui i suoi scritti ), IL.D conosciuti suilla ex rivista trimestrale Sbs ( ora solo online ) smemoranda , a Xfile e Ronnie1969 ( non ho mai saputo il vero nome ) della ex chat il muro dei tifosi di www.inter.it , Federica Struglia , candle in the wind! di splinder ( trovate qualcosa nell'archivio del mio blog ) .
Concludo con queste parole : << Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi >> Esse sono secondo la sezione wikquote di wikipedia dedicata a Cesare Pavese le Parole d'addio riportate sul frontespizio di una copia dei Dialoghi con Leucò dell'autore , ritrovata accanto al suo corpo senza vita
Il 27 agosto 1950, Pavese si suicidò con una dose eccessiva di barbiturici in una camera al terzo piano dell'Hotel Roma in piazza Carlo Felice, a Torino.
Artista: Modena City Ramblers
Album: Dopo Il Lungo Inverno
(Epilogo)
Ci sono storie e passioni e fuoco
e una grande aia per il raccolto
C'è il raccolto di un'altra semina prima della notte
e prima del prossimo inverno
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