25.6.21

Stati Uniti, la beffa all'ex leader della lobby delle armi: fa il discorso di diploma a 3mila sedie vuote



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Stati Uniti, la beffa all'ex leader della lobby delle armi: fa il discorso di diploma a 3mila sedie vuote David Keene è stato invitato a Las Vegas per parlare agli studenti in una scuola che in realtà non esiste. Gli organizzatori, che hanno perso il figlio nella strage di Parkland, hanno poi montato il video con gli spari e le grida delle vittime. Il numero delle sedie richiamava quello dei ragazzi uccisi che si sarebbero diplomati quest'anno
                  di Massimo Basile

NEW YORK - Quando David Keene, ex presidente della Nra, la potente lobby delle armi, e John Lott, scrittore e sostenitore del diritto all’autodifesa, sono saliti sul palco per pronunciare il loro saluto ai nuovi diplomati, non si sono insospettiti nel trovarsi di fronte una distesa di migliaia di sedie vuote. 
David Keene, ex leader dell'Nra, parla a Las Vegas davanti a 3mila sedie vuote
 (
Change the Ref)

Pensavano fosse una misura di sicurezza in tempi di pandemia. Così entrambi, con indosso gli abiti accademici, compreso il tocco, hanno lodato i nuovi diplomati, si sono congratulati, hanno parlato del diritto a difendersi con le armi, e di quanto il Secondo Emendamento avesse reso l’America un “Paese più forte”. La platea vuota davanti a loro era lì a indicare l’esatto contrario ma lo avrebbero scoperto soltanto settimane dopo, quando la cerimonia è stata messa in rete e montata in una serie di video con immagini cinematografiche, riprese con i droni, emozionanti panoramiche della platea fantasma.
La classe scomparsa del 2021
Un’organizzazione che combatte l’uso delle armi ha organizzato a Las Vegas, Nevada, la cerimonia di diplomi di una scuola che non è mai esistista, facendo parlare i due ospiti davanti a una platea di sedie bianche vuote: 3.044, tante quante sarebbero state occupate dalle giovani vittime delle armi e che si sarebbero diplomate quest’anno. La “Class Lost 2021”, la classe scomparsa, quella che non ha potuto vivere una delle giornate più importanti dell’adolescenza: la festa di fine corso.
"Change the Ref", fondata da Patricia e Manuel Oliver, che persero il figlio, Joaquin, nella strage alla scuola di Parkland, in Florida, nel 2008, hanno organizzato questa gigantesca messinscena per sensibilizzare l’America a mobilitarsi per fermare le stragi. Il gruppo ha messo in piedi la cerimonia, con tanto di palco, microfoni, luci e distesa di sedie vuote, tutte per onorare i “nuovi diplomati” della fantomatica James Madison Academy, nome, come vedremo, scelto non a caso.
Madison e il Secondo emendamento
Keene e Lott, con toni dottorali, hanno lodato il "padre fondatore della scuola", il presidente James Madison, che nel 1789 sostenne l’introduzione del Secondo emendamento, ratificato due anni dopo, che garantisce il diritto all’autodifesa, principio in realtà pensato per autorizzare i cittadini americani a difendere il Paese da un eventuale colpo di Stato, e diventato negli anni il via libera all’acquisto indistinto di armi.
Lott, che ha collaborato con il dipartimento di Giustizia sotto la presidenza di Donald Trump e scritto il libro Più armi, meno crimine, ha sostenuto che “i pacifisti e i democratici combatteranno con le unghie e con i denti, per chiedere il controllo preventivo sugli acquirenti. “Seguite i vostri sogni”, dice Keene nel video, senza sapere di rivolgersi a migliaia di studenti scomparsi. Le parole dei due relatori sono state montate assieme alle registrazioni audio delle stragi, i drammatici messaggi lanciati per telefono, le richieste di aiuto, le voci di ragazzi impauriti, e i colpi finali di fucili d'assalto.
Niente rimborso aereo
“Abbiamo perso nostro figlio tre mesi prima che si diplomasse - hanno commentato gli Oliver, spiegando il senso della beffa - conosciamo esattamente cosa si prova a essere lì a ricevere il diploma. Proprio per questo sappiamo cosa stanno vivendo migliaia di genitori come noi”. Lott ha protestato, accusando l’organizzazione di aver pubblicato "dichiarazioni fuori contesto”, e si è lamentato di aver dovuto affrontare un viaggio di quasi duemila chilometri, dal Montana, per presenziare alla cerimonia. Gli era stato promesso il rimborso del volo aereo, 495 dollari, ma non ha visto niente. Avesse messo in atto quel “controllo preventivo” a cui ha dichiarato guerra, avrebbe scoperto che la James Madison Academy non è mai esistita.

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