quindi cari #prof o #membriinterni quando aiutate i ragazzi aiutate tutti\e . ed accertatevi onde evitare ripicche e vendette come questa che il messaggi di wtsapp sia arrivato a tutti e se non lo fosse richiamate ed rinviatello . Infatti per questo motivo
da https://www.msn.com/it-it/ fonte ILgiornale
di Linda Marino • 18 ora/e
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Tutti di nuovo sui banchi di scuola a ripetere l’esame di maturità, proprio come succedeva nel film Immaturi, commedia cinematografica del 2011. Questa volta accade davvero al liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora, Comune in provincia di Messina, dove undici studenti dovranno ritrovarsi faccia a faccia con la commissione d’esami. Lo ha stabilito oggi una sentenza del Tar di Catania, che ha respinto il ricorso che i liceali, contrari a sostenere per la seconda volta la prova orale, avevano presentato poche settimane fa.
La vicenda è emersa la scorsa estate, quando una ragazza era rimasta insoddisfatta del voto finale, sostenendo di non essere stata valutata correttamente dalla commissione. Dopo aver esternato la propria delusione ai genitori, questi ultimi, difesi dall’avvocato Maria Chiara Isgrò, avevano presentato un esposto per segnalare alcune irregolarità nello svolgimento della prova orale. In particolare, era emerso che una insegnante, pochi giorni prima dell’esame orale, avresse inviato un messaggio su Whatsapp agli studenti, con suggerimenti sulle prove da espletare.
Questo “aiuto”, però, non sarebbe arrivato alla studentessa, che essendo sprovvista dei preziosi suggerimenti, aveva ottenuto un voto inferiore a quello dei compagni di classe. Dopo la denuncia dei familiari della ragazza, l'ufficio scolastico regionale aveva disposto un'ispezione e dopo avere riscontrato alcune irregolarità nell’espletamento delle prove orali, le aveva annullate e aveva stabilito l’espletamento di nuovi esami. Inizialmente l’Usr aveva deciso che la nuova sessione di esami orali si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 20 settembre, ma gli studenti, contrari a ritornare tra i banchi, e per di più con altri insegnanti, hanno presentato il ricorso al Tar di Catania, che ha rigettato l’istanza, riscontrando le irregolarità segnalate dalla giovane, e aprendo la strada alla ripetizione della prova d'esame.
Adesso, tra rancori e malumori, gli 11 ragazzi, che nel frattempo avrebbero dovuto intraprendere nuovi percorsi lavorativi o universitari, attendono la nuova data d’esame, sempre che non impugnino la sentenza.
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