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alla corte del re - casa del vento
alla corte del re - casa del vento
Allora ricapitoliamo, Giambruno toccandosi il pacco molesta una collega di Rete4, Canale5 su Striscia la notizia di Lipari&Friscia mettono il fuori onda fine di mondo. La Premier con un tweet osannato da tutte le donne del Paese licenzia in tronco un compagno che scopriamo da tempo in freddo, nonostante interviste, uscite, e gite in eleganti masserie pugliesi, e a seguire adombra un complotto da parte di Mediaset di Marina Berlusconi mentre siede in CdM con Tajani.
La prima e più importante: che si discosta e si dissocia totalmente da un simile imbarazzante personaggio (senza chiarire come abbia fatto con la stessa persona a stare dieci anni e a costruire una famiglia non esattamente tradizionale, senza accorgersi di chi aveva al fianco).
La seconda, più politica, con il P.s. finale: che non è ricattabile, come aveva già fatto sapere a Berlusconi e ai suoi giannizzeri un annetto fa durante una delle tante crisi interne.
Chi parla di gossip, sperando di buttare la palla in tribuna, ignora la regola elementare del gossip: la sostanziale, consapevole, ricercata vacuità, mentre qui quello che sta facendo Meloni non è una resa dei conti privata col compagno (che avverrà, com’è giusto che sia, in privato) ma nei confronti dei suoi picconatori interni. Che, purtroppo per noi, sono molto più agguerriti (e con infiniti più mezzi) nella maggioranza che nell’opposizione.Questa È politica, nel suo senso più chiaro e nella sua espressione deteriore. Il problema non è che parliamo di gossip. Il problema è che il gossip e il trash ormai fanno parte integrante e condizionante (da Berlusconi in avanti) della politica. E questa, al di là di ogni altra considerazione, è una pessima notizia. E la dimostrazione del Paese da barzelletta che siamo e siamo sempre stati.
Questo è il problema. Ora La santificazione ed la difesa a spada tratta
Se le strade si erano divise da tempo significa che i due facevano coppia solo per ipocrisia, per rafforzare i concetti sbandierati dalla "premier" a proposito di famiglia.E significa anche che i fuori onda di striscia la notizia non c'entrano niente, c'erano già problemi pregressi che minavano la stabilità del loro rapporto e che lei ha solo preso stà bella palla al balzo.Quindi per favore risparmiateci i commenti sulla "grande donna" che ha difeso la sua dignità.
di Giorgia Meloni a cui stiamo assistendo a media (e social) unificati è qualcosa che sta sfuggendo a qualunque controllo e decenza.Articoli Liala di giornali pseudo-progressisti in cui donna Giorgia è descritta come una martire cristiana che, con un atto di coraggio e dignità, si libera del bruto di cui viene descritta sempre e solo come una vittima. Lei, non le donne e colleghe senza alcun potere costrette a subire, spesso in silenzio, le avances burine e moleste dello stesso. Mezza sinistra ancora una volta inchinata alla premier, tra solidarietà e addirittura ovazioni per la “risolutezza” con cui ha gestito la vicenda. Addirittura sedicenti liberali si gettano lancia in resta contro il fango che sarebbe stato gettato nei confronti della povera premier e si affannano in distinzioni ipocrite tra fatti privati e fatti pubblici, dimenticandosi che è stata proprio la Presidente del Consiglio, consapevolmente e volutamente, a trasformare un addio privato in un’auto-difesa pubblica. In cui tutti, puntualmente, sono cascati mani e piedi.E nessuno mai (o quasi) che ricordi di chi e di cosa stiamo parlando. Di una persona che ha costruito larga parte della sua carriera politica nel mettere bocca nella vita privata (quella sì) delle persone, decidendo chi o come è giusto amare, cosa è e cosa non è famiglia, ha preteso di stabilire chi avesse diritto di avere figli e addirittura di sposarsi e chi, invece, non ne avesse diritto.Una persona che ha costruito un sistema di diritti basato sul colore della pelle, su quanti soldi hai, su un foglio di carta, una che ha teorizzato l’affondamento selettivo dei barconi per impedire ad esseri umani di sfuggire da guerra, fame, miseria e tortura.La stessa che non si è fatta scrupoli a pubblicare il video di uno stupro di un’altra donna per dimostrare che i “clandestini” sono tutti dei criminali. Quella che nega il diritto all’aborto, calpesta il diritto di morire con dignità. Questa è la persona di fronte a cui oggi dovremmo provare empatia, solidarietà e addirittura ammirazione, per la sola ragione che si è accorta, ora, che il compagno che ha avuto a fianco per dieci anni la danneggia politicamente. << No, mi spiace >>neppure io << non riesco a provare la minima empatia per una donna così. Non qui, non oggi. Non per un fatto del genere. Rispetto sì, solidarietà no, ammirazione figuriamoci. Fatelo voi, se avete il fegato. Io scendo.>>( Lorenzo Tosa ) . Infatti mi chiedo Ma gli italiani si rendono conto che c’è una guerra ad Est, che sembra messa male per esaurimento munizioni Nato, le portaerei americane nel Mediterraneo che intercettano missili dal Medio Oriente a due passi da casa, e noi che invece lanciamo missili televisivi e social tra alleati di governo? Ed è tutto tarallucci e vino?
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