Questo , che leggete sotto non è , secondo un commento .... che vuole nascondere tali problematiche sotto il tappetto un argomento per le sue ovvie implicazioni sociali da trattare su un blog di un quotidiano. E’ un errore trattare di comportamento ed orientamento sessuale su qualcosa che è letto da persone che non hanno una cultura in psicologia. Dovrebbe essere una discussione tra psicologi ed addetti ai lavori, in caso contrario vengono espressi giudizi e posizioni che non hanno nulla di scientifico, ma esprimono pregiudizi e orientamenti morali e religiosi che creano solo confusione.
Personalmente mi astengo da qualsiasi valutazione e spero anche altri.
Ora secondo questo commenti possono discutere di politica solo i Politologi , gli iscritti o laureati in scienze politiche e storia ? Secondo me Ogni uno può ( anzi deve perchè il silenzio ne uccide più di una morte fisica ) invece esprimere sull'argomento un proprio parere, purché rimanga in un ambito di tolleranza di rispetto e di comprensione . in un percorso difficile che può,poi ovviamente dipende da caso a caso, come dice questo commento << dopo la laurea in Lettere, mi sono specializzato in Psicologia. Ne ho letti a bizzeffe di articoli, saggi e testimonianze omosessualità, ma le cause psicofisiche sono tuttora misteriose. Anche perché presenta sfaccettature e sfumature infinite, e a volte rientra in fasi di bisessualità, temporanee o permanenti. >> portare a determinate conseguenze
da http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/ del 29\8\2019
Non sono gay, Dio è contrario
Massimiliano Tellico, 20 anni, di Catania, studia Lingue e culture straniere, pratica arti marziali
“Non sono gay. E non capisco perché quest’idea, tutt’a un tratto. A me sono piaciute sempre e solo le ragazze, com’è giusto che sia. Figuriamoci se, con tanta gente al mondo, debba esserlo proprio io. Non sono gay. Vado sempre in chiesa coi miei genitori e Dio è contrario. L’uomo è fatto per stare con la donna: solo loro, insieme, possono avere figli. I miei, comunque, dicono che i peccatori verranno giudicati per le loro azioni"."Guardo il telegiornale, un ragazzo si è suicidato, perché vessato dai bulli. Aveva la mia stessa età, ma lui era un gay. Mi dispiace, ma il suicidio è sbagliato: poteva curarsi. È stato un vigliacco. Ora ho anche una ragazza, Greta, ed è bellissima. Quando siamo insieme mi sento strano, e non mi smuove come penso dovrebbe, ma, in fondo, sono un romantico: quando sarà il momento saprò cosa fare. Non sono gay. I miei amici stanno insultando un ragazzo: 'Ti piace il c... ricchione?' dicono. Lo difenderei anche, ma se lo facessi finirebbero per prendere anche me per gay. Io sono normale e non voglio pagare per gli errori degli altri"."Non sono gay, Lorenzo è solo un’avventura. Con Greta non va benissimo, e lei non è tenuta a saperlo. Certo, è carino, e con lui mi sento davvero bene. È solo una distrazione e poi, se non trasgredisco a quest’età. Non sono gay. È successo un casino: Greta ha visto me e Lorenzo insieme, l’altro giorno. Si è messa a dire in giro che sono gay e che l’ho tradita con un ragazzo. Ora non posso entrare a scuola, che tutti mi guardano male o ridono alle mie spalle. Sono qui solo come un cane, a trattenere le lacrime, non devo piangere. Mi siedo su un muretto, mi sento toccare la spalla. È Lorenzo, ha visto tutto. Ma io mi alzo inorridito. 'È colpa tua!' lo accuso"."Non sono gay. Sto a casa da giorni, finto malato. Mia madre non si beve più la storia della febbre, così mi manda a fare la spesa. Arrivo al supermercato col morale a terra. 'Ciao', ma chi può essere? È Sofia, della classe accanto. 'Ma quindi è vero che sei gay? Ma è bellissimo!' sorridendomi. La conversazione non è durata molto e, nonostante l’imbarazzo iniziale, mi sono sentito meglio.Ok, forse sono gay. E non m’importa. Ho dei nuovi amici, ora, e mi vogliono bene così come sono. Ho anche chiarito con Lorenzo e stiamo cominciando a uscire, senza vergogna ora. Per la prima volta in vita mia sento davvero bene, così come sono, e non ci rinuncerei per nulla al mondo".
concludo condividendo questo commento
4 ore fa
Assunta Guarino
Caro Massimiliano, diciamo la verità, l'uomo del terzo millennio deve ancora capire tante cose.
Si cercano le regole, si fanno i regolamenti, si disciplinano le differenze in nome della legge, della scienza, della tecnologia, della morale, degli usi.
Ma non è ancora cambiato l'approccio alla diversità, altrimenti la diversità medesima non sarebbe tale.
La diversità la crea l'uomo con i suoi comportamenti che cercano una radice nel "così si fa, così è, così dev'essere".
Se invece il comportamento fosse inclusivo a prescindere dai canoni, allora tutti staremmo meglio.
Perchè non ci sarebbe bisogno alcuno di legiferare per la tutela dei diritti di chi è diverso, e chi è diverso ora non lo sarebbe affatto.
Il gioco sta tutto lì, allargare la mente e farci entrare tutte le differenze.
Ma tu sei sulla buona strada, anche se spesso ti taglierai i piedi sui cocci di vetro che ti lanceranno quelli normali. In bocca al lupo e buona vita!
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