Prima di continuare a leggere rispondete a questa domanda:”È un problema per voi essere trattati come dei fessi da spremere in qualunque modo per guadagnare soldi e consenso politico? Se non è un problema potete ignorare questo articolo, altrimenti continuate a leggere per scoprire come vi prendono per il culo su Facebook (e nel Web) e preparatevi a grosse delusioni.
Bene, per voi è un problema, quindi vediamo chi, come e perché si prende gioco di voi su Facebook e nel Web e come imparare a difendersi.
PRIMO CASO: PERSONE QUALUNQUE.
Tutti possono aprire siti Web e pagine Facebook facilmente. Chiunque può scrivere quello che vuole su qualsiasi argomento, anche gli incompetenti e i manipolatori, quindi è molto facile imbattersi in notizie scritte da persone che non sono giornalisti o articoli in campo medico scritti da gente che medico o ricercatore non è. In poche parole, ci sono persone che non stanno al loro posto… E a volte anche quelle che stanno al loro posto raccontano stupidate…Con l’arrivo del Web le persone qualunque si sono ritrovate fra le mani un “giocattolo” potentissimo che ha amplificato la voglia di scoprire cose nuove, magari “nascoste dai potenti”, e di poter cambiare il mondo in modo più attivo e coordinato. Ecco che i “rivoluzionari da tastiera” hanno potuto scrivere quello che volevano e diffonderlo facilmente ad altri aspiranti rivoluzionari da tastiera e alle persone sempre più desiderose di informazione presa dal Web, percepita come informazione alternativa, libera dal “potere” e perciò vera (e di tanto in tanto lo è più di quella ufficiale).
Il fatto che chiunque potesse scrivere qualunque cosa ha portato alla diffusione in ogni campo di bufale (falsità) faticosamente contrastabili: per creare una bufala ci vuole poco tempo e fatica, per smentirla serveno più tempo e impegno e spesso le persone, nonostante l’evidente prova della falsità, vogliono crederci lo stesso, perché quella bufala rispecchia le loro idee (e non si vuol far crollare le proprie certezze) e perché il complottismo, conseguenza della situazione, fa sì che chi smentisce la bufala è ritenuto per forza di cose corrotto dal sistema.La famosa accusa “chi ti paga?” non manca mai. Non mancano mai nemmeno gli “informati” e “sveglia“.La pubblicità paga. Sì, sul Web si guadagna anche grazie alla pubblicità, quella che appare sulle pagine di un sito. Più persone accedono al sito più l’impressione della pubblicità sulla pagina vale (e paga) e ancora di più vale il click sulla pubblicità stessa. Per non parlare della vendita di prodotti, magari con link personalizzati, o la vendita di pagine piene di fans.Come ottenere più accessi al sito? Utilizzando particolari tecnicismi e strategie di marketing che possono essere corretti o scorretti.Le immagini per prima cosa! Le immagini hanno tantissima importanza, tanto che ormai molti si limitano a guardare solo le foto e al massimo a leggere solo i titoli di un articolo. Dimostrazione:
Mai visto uno così, eh? No, dico, mai visto un cane alla guida di un’auto, vero? Evidentemente l’immagine ha la sua importanza.È un dato di fatto che se un post è accompagnato da un’immagine con tette, culi o gattini verrà cliccato da molte più persone, anche se l’articolo dovesse trattare di equazioni per determinare la corretta dimensione di un escremento di formica.
Per seconda cosa i titoli, che
devono attirare l’attenzione e la curiosità del lettore: il modo peggiore per farlo è quello di utilizzare la deplorevole tecnica del click bait,caratterizzata solitamente da testo lasciato in sospeso con i tre puntini, caratteri maiuscoli (che per la netiquette è come urlare) e toni sensazionalistici, unito a un’immagine in qualche modo attraente.Vediamo degli esempi di post scorretti della persona qualunque (principalmente che riguardano gli stranieri), presi dalla scorrettissima pagina Facebook Catena Umana (una delle tante pagine che diffondono bufale e odio) di Vincenzo Todaro:
“Trova la moglie a letto con un marocchino, li massacra entrambi”.
Traduzione: maledetti stranieri (neGri musulmani di merda) che scopano le nostre donne! Se li becchiamo con le nostre mogli è GIUSTO picchiare sia gli stranieri che quelle troie delle nostre mogli.
Ho scritto “giusto” perché non si tratta di un neutrale articolo di cronaca ma di unarticolo inventato da una persona qualunque (quindi non un giornalista) che sistematicamente usa questi toni e ne ho interpretato il pensiero. Si capisce dal linguaggio non giornalistico usato e dal modo di raccontare la vicenda che non è un giornalista di professione (“Un agente di commercio, che solitamente esce presto la mattina per rincasare solo a tarda serata, causa un piccolo imprevisto rincasa prima del dovuto“), ma soprattutto dal fatto che questa vicenda non viene riportata da nessuna testata giornalistica, la foto riguarda un’altra vicenda e Catena Umana è una pagina che sistematicamente diffonde falsità e manipolazioni.
Come smascherare queste bufale? Si può provare con queste azioni:
- Controllate se viene citata la fonte, possibilmente una testata giornalistica registrata (anche se non sono infallibili o sempre imparziali…) o una fonte notoriamente attendibile
- Controllate se il testo è stato preso da una fonte attendibile: selezionate una parte del testo e inseritela (copia/incolla) in Google, Bing o altri motori di ricerca, meglio se contenuta tra doppi apici “” per far sì che il motore cerchi esattamente quella parte di testo
- Controllate se l’immagine appartiene a un’altra notizia: salvate l’immagine con il tasto destro del mouse e caricatela all’interno di Google Immagini (cliccate sul simbolo della macchina fotografica), TinEye o servizi simili, per scoprire se è stata usata in altri siti Web
- Controllate siti e pagine Facebook anti-bufala che quotidianamente si occupano di queste falsità (alcune sono riportate in fondo all’articolo)
Esistono dei siti goliardici che inventano apposta bufale e notizie assurde, principalmente per ridere o per “trollare”. Solitamente sono riconoscibili perché avvertono della natura delle notizie, quasi sempre nel footer (il fondo) della pagina.
Nel footer della pagina tutti i siti che non sono testate giornalistiche registrate devono avvisare il navigatore con questo messaggio: “Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001“. Se avete dei dubbi sulla natura del sito leggete in fondo alla pagina.
È bastato controllare l’immagine per scoprire che è stata presa da articoli riguardanti una modella russa picchiata dall’ex fidanzato russo nel 2014, altro che moglie e marocchino a Viareggio: www.corriere.it
“Marocchini fuggono dal ristorante senza pagare, i passanti li riducono così”.
Traduzione: maledetti stranieri (neGri musulmani di merda) che venite in Italia a rubare, visto che lo Stato corrotto lascia il popolo italiano indifeso ci penserà il popolo stesso a difendersi e a spaccarvi giustamente il culo. Non ve lo scorderete più, merde.
Anche qua stesso stile non giornalistico di prima e senza fonte. Controllando l’immagine si scopre che quei due ragazzi ritratti sono dei palestinesi picchiati dalla polizia israeliana nel 2014, come riporta questo articolo (sempre che sia andata così la vicenda, ma di certo il ristorante di Rimini non c’entra nulla):www.palestinarossa.it
“Sudanese molesta 12enne e viene massacrato di botte dai vicini. Arrestato”.
Traduzione: maledetti stranieri (neGri musulmani di merda), porci pedofili che violentate le nostre bambine, non avremo pietà di voi e ringraziate se le forze dell’ordine vi salveranno da noi.
Qui il discorso cambia un po’. La notizia, trovata cercando una parte del testo, è vera o almeno si suppone tale essendo de “Il Messaggero”, pubblicata con un titolo leggermente diverso: “Roma, molesta 12enne e viene linciato dai vicini di casa: arrestato”. Le differenze sono nel titolo, dove si mette in evidenza la nazionalità sudanese e il ricorrente massacrato al posto di linciato, e nel testo dove appare “massacrato di botte”. Inoltre l’articolo de Il Messaggero è del 14 Gennaio 2015 e su Catena Umana viene riportata il 20 Ottobre 2015. In realtà questa notizia è stata riportata più volte, come il 14 Settembre 2015, con una foto diversa, questa:
Chi è la persona in foto?
La foto risale a un fatto accaduto a un ragazzo del Bahrein (Asia, non Africa quindi) nel 2013, vittima di un pestaggio da parte di poliziotti e agenti mascherati a casa sua.
Post in italiano sui fatti: utopiainpalestina.altervista.org
Forum arabo con le immagini: www.fajrbh.com
Perché una foto così forte? Beh, dovreste averlo capito: una foto di questo tipo attira più click.
Spesso i post, con notizie anche vecchie come questa, vengono pubblicati più volte durante la giornata e più volte durante l’anno per ottenere più visualizzazioni, che è lo scopo principale (oltre a manipolare il voto dei lettori).
La nuova foto presente nel post, come al solito, riguarda una vicenda negli USA di ferimento di un poliziotto: boston.cbslocal.com
“Marocchini ubriachi insultano ragazzine e vengono massacrati da 4 italiani”.
Traduzione: maledetti stranieri (neGri musulmani di merda) non provate a insultare le nostre ragazzine che vi… Indovinate un po’… MASSACRIAMO!
In questo caso, come nel precedente, possiamo vedere i caratteri in MAIUSCOLO, una tecnica furbetta che attira l’attenzione e per la netiquette è come se si urlasse (quindi un messaggio più incisivo).
Anche in questo caso la vicenda è inventata e raccontata in modo banale. Qui si può trovare la sbufalata: www.bufale.net
La continua ripetizione di termini come “massacrato” e “demolito” (ogni tanto capita), oltre a far pensare a un unico autore, sembra una sorta di “chiamata alle armi” contro i criminali (meglio se stranieri): è, a mio modo di vedere, un incitamento alla giustizia privata violenta.
Al di là dell’ennesimo evidente esempio di razzismo sempre presente in queste pagine Facebook, qui possiamo notare le classiche istruzioni per aumentare la diffusione della pagina: “DIFFONDI IN RETE — Passa il mouse su Catena Umana, si aprirà una finestrella, ecc.”. Più diffusione più click, più click più soldi.
Ricordate: quando trovate scritto “mettete mi piace” o “condividete” in vari modi è solo una tecnica di marketing per diffondere di più la pagina. A nessuno (tranne a Facebook e chi lavora nell’advertising) interessa se una cosa vi piace e quello che commentate. Interessa solo se lo fate, perché i “mi piace” e i commenti mettono più in evidenza il post (per l’algoritmo di Facebook) e quindi più in evidenza la pagina e di conseguenza più diffusione della pagina, più click nei post che rimandano al sito carico di pubblicità, più soldi guadagnati.
Non fatevi ingannare dalle pagine a “senso unico”! Immaginate di aprire Facebook e di leggere tutti i giorni notizie di questo genere (che abbiamo visto possono essere vere, false, nuove, vecchie, manipolate):
- Donna uccide marito a coltellate
- Donna violenta bambino nel parco
- Donna al volante investe due pedoni e scappa
- Donna arrestata per spaccio di droga
- Donna cambia scuola al figlio per la presenza del crocifisso in aula
- Donna arrestata per rapina al supermercato
- Donna aggredisce passante in preda a delirio
- Donna ubriaca urina in strada
- Donna tira acido in faccia all’ex fidanzato
Questi sono fatti che sono capitati e che possono capitare ancora, no? Ma quale può essere l’effetto di una lettura quotidiana di questo tipo nella vostra mente?
A un certo punto per la vostra mente passerà:”Ma che merde che sono le donne!”. E poi, a seconda del grado di frustrazione, i vostri commenti saranno del tipo “uccidiamo tutte le donne”, “buttiamole fuori dall’Italia”, “mandiamole tutte in galera”, “ci vorrebbe di nuovo LUI”, “tutte nei forni”, ecc.
A un certo punto il solo sentir nominare “donna” vi farà saltare i nervi, anche se le notizie non sono niente di che:
- ”Donna va dal parrucchiere” -> maledette donne che affollano i parrucchieri! Prima gli uomini dai parrucchieri!
- “Donna va a fare l’estetista” -> perché ci sono un casino di donne che fanno le estetiste e pochi uomini? Rubano il lavoro agli uomini!
E così via… “Percezione della realtà alterata“.
Tocco di classe per palati fini: l’inserimento di notizie provenienti dall’estero (ma non specificato nel titolo) in una pagina che per la maggior parte tratta notizie provenienti dall’Italia, cosicché una persona abituata a leggere di fatti nostrani (o meglio leggere solo i titoli al volo) interpreti la notizia estera come proveniente dall’Italia. Tutto fa brodo, soprattutto se si vuol far passare l’idea che l’Italia è in preda a invasioni barbariche.
Queste persone qualunque si spingono oltre, purtroppo anche nel campo medico (e non solo), instillando nella mente dei lettori “complottismo” e diffidenza nella medicina ufficiale. Meglio metodi “alternativi” e “naturali”, perché le case farmaceutiche vogliono solo soldi (da che pulpito). A parte il fatto che la differenza che solitamente si fa tra chimico e naturale non ha senso, spesso ci si imbatte in post come questi:
“Artemisia: questa erba uccide il 98% del tumore in sole 16 ore! Ma nessuno ne parla”.
Traduzione: guardate questo metodo naturale per sconfiggere il cancro che viene nascosto dai media e dalle case farmaceutiche! Ci vogliono far morire, è una vergogna!!! Informiamoci e ribelliamoci!
Questo è ancora niente… Il peggio è quando si parla di cure alternative e inefficaci contro il cancro e altre malattie e contro i vaccini, convincendo le persone a cambiare cura (e morire come già successo) e non vaccinare i figli (e quindi nuovi malati/morti e rischio di nuove epidemie).
Le bufale sono tante e toccano tantissimi argomenti che qui non tratterò ma che potrete scoprire consultando le pagine linkate in fondo all’articolo.
Ricapitolando: queste persone qualunque, sfruttando anche la situazione di crisi economica, diffondono notizie vere, false, manipolate, vecchie, nuove e a senso unico per suscitare indignazione e scatenare la rabbia delle persone che sempre più cliccheranno sui post, facendo guadagnare il gestore del sito.
Un martellamento quotidiano di questo tipo provoca cambi di umore nel lettori (frustrazione e rabbia all’ordine del giorno), alterazione della percezione della realtà e quindi manipolazione dell’opinione pubblica e del conseguente voto o non voto (queste pagine cavalcano molto anche l’antipolitica).
Quando il martellamento e le tecniche scorrette arrivano da una persona qualunque è un conto, ma quando arrivano dai politici?
SECONDO CASO: POLITICI E POLITICANTI.
Il Movimento 5 Stelle. No, non parlerò di questioni politiche e delle beghe del partito (ma un giorno lo farò, perché merita): farò notare che un partito che si ritiene migliore degli altri, onesto e alla pari dei cittadini in realtà tratta i navigatori come degli idioti e sfrutta la loro ingenuità e la loro rabbia (che sfocia nell’insensata anti-politica) allo stesso modo delle pessime persone qualunque.
Le pagine Facebook MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo, La Cosa, TzeTze, La Fucina,Nessuno tocchi la libera informazione, Passaparola, il blog di Beppe Grillo, il sito la-cosa.it, il sito tzetze.it e il sito lafucina.it fanno parte dello stesso “circuito” di Casaleggio e combriccola, con tanto di frequentissime condivisioni dei post tra di loro.
E fin qua tutto ok. Ma i post? Come sono i post? Vergognoso click bait a volontà. Ecco alcuni esempi con spiegazione:
Tono allarmistico (catastrofista) e i soliti caratteri maiuscoli con tanto di grafichetta e interruzione della frase con i tre puntini. Tutto ciò invoglia i lettore a cliccare per vedere questa supposta catastrofe e per finire l’informazione non data. Ondata di? Ondata di click forse… Cliccando sul post si finisce sul sito tzetze.it, bello carico di pubblicità, con un video preso da YouReporter e qualche riga di testo presa dalla fonte TGCOM. In realtà il “crollato tutto” e la devastazione si riferisce a qualche strada franata e qualche frana in paese. Per carità, non sono cose belle, ma non c’è stato un terremoto di magnitudo 10…
Il click bait “totale” è quando, oltre all’organizzazione del post, la pagina linkata non mostra il contenuto descritto dal post. Solitamente le pagine linkate dai post del Movimento 5 Stelle e compagni trattano quello che mostra il post, anche se a volte prendono il giro un po’ largo…
Ultim’ora! Beh, in realtà questi post vengono ripetuti ore dopo (così li vedono più persone, quindi più click) e dopo un po’ proprio ultim’ora non sono… Cliccando sul post si legge una dichiarazione di Di Maio, qui un estratto:
“Firenze è sotto osservazione dell’Unesco per il degrado del centro storico, lo ha dichiarato il suo stesso Sindaco.
La Corte dei Conti negli ultimi quattro anni ha bocciato per “gravi irregolarità” tutti i bilanci approvati dalla giunta Renzi. Proprio il suo successore, fedelissimo del premier, è stato costretto a dichiarare: “Dobbiamo trovare 60 milioni di euro” che mancano dalle casse del municipio.”
Certo, quel titolone interrotto insieme a quella foto mi hanno fatto pensare che Renzi avesse rubato dei soldi… La foto col borsone, il “mancano 60 milioni dalle casse de…”. Non so a voi, ma a me ha fatto questo effetto. Un effetto voluto mi sa… La realtà però è diversa, come si può leggere. Ma intanto il click è partito!
Questi post mi piacciono un sacco! Quelli con il cerchiolino rosso che non indica niente. No, veramente, non c’è niente da vedere dentro al cerchio: è solo per richiamare lo stile grafico di quando si segnala qualcosa da vedere, ma Casaleggio e amici lo usano per attirare i click. Anche perché la foto del Parlamento di per sé non attirerebbe click… Per quello è stato usato il cerchio. E poi il classico titolone: in questi minuti stanno… Per decidere come gasarci tutti con le scie chimiche! Era una battuta, le scie chimiche non esistono, chiaro?
Che vergogna si legge in alto. Che vergogna!!! Che vergogna!!! Sì, il lettore si deve indignare! È sempre tutto una vergogna! Uno scandalo! Sempre, tutti i giorni! Forza, adesso sfogatevi nei commenti così il post guadagna visibilità!
Fantastico! I sondaggisti iniziano a percepirlo (cosa?) Una notizia fantastica! Ultim’ora (alè, di nuovo)! Boom del M5S nel sondaggio di Mentana! Grillo lo scopre e reagisce con… Vuoi sapere con cosa? Eh? Ora non puoi resistere alla curiosità! Clicca dai! Clicca! Clicca fesso!
CLICK! -> beppegrillo.it -> pubblicità
Ehm, non ho capito come ha reagito. Sono finito su questa pagina che parla del sondaggio e dei numeri della manifestazione e boh, della reazione di Grillo non ho trovato niente:
Poco più sotto c’è un video con Grillo che scherza con Di Battista e Casaleggio. Dev’essere un video integrato alla pagina, c’è l’icona. Ci clicco sopra, magari è quella la reazione.
CLICK! -> la-cosa.it -> pubblicità
Aaaaahhhhh!!!!! Un link mascherato da video per farmi finire sul sito de La Cosa e visualizzare altra pubblicità!!!
Vaffanculo!!! Non me ne frega più niente della reazione di Grillo!!! Ah ah ah!, ma questa volta li ho fregati! Ho attivato AdBlock per rimuovere la pubblicità!!!
Come si può vedere nell’immagine, è apparso un pannello di avviso (protesta…) che invita a disabilitare AdBlock, altrimenti niente video. In poche parole: vedi di far partire la pubblicità o altrimenti ti attacchi… Ti abbiamo fatto il “giochino” per cosa se non per visualizzare altra pubblicità e intascare?
Mi sa che devo rimangiarmi le parole: non tutti i link portano a quello che dicono… O forse ho frainteso?
Vabbè andiamo avanti, c’è uno di quei post che mi piace tanto con i disegnini:
“Di Maio alla stazione di Imola poco fa. Notate niente in questa foto? Guardate bene, resterete sorpresi”.
Uh, un giochino! Guardiamo bene! Resteremo sorpresi! Allora, c’è Di Maio appoggiato alla colonna e una grossa freccia verde che lo punta manco fosse introvabile, ci sono delle persone che aspettano il treno, la stazione con i binari e i cartelli. Boh, non so che dire. Clicchiamo va, diamo questo click a TzeTze.
CLICK! -> tzetze.it -> pubblicità
Eh? E questa sarebbe una notizia? Dovrei sorprendermi di questo? Un post di un tizio che si è stupito che Di Maio abbia preso il treno da solo e non come i “MONARCHI CHE CI SCHIAVIZZANO GIORNO DOPO GIORNO”? Ok…
A proposito di populismo, ecco “Putin il distruttore” per gli amici populisti/complottari! Il grande Putin che non so perché sia così tanto amato in questo periodo dai frequentatori di certe pagine leggermente di destra (ma non solo), con un leggero tocco di razzismo qua e là e un pizzico di nostalgia dei bei tempi andati di quando c’era LUI. Forse perché gli omosessuali sono trattati un po’ di merda in Russia e vedono in Putin il grande condottiero contro gli odiati ameri-kani dominatori del mondo? Non lo so, ma può anche essere così…
Ultim’ora (vabbè…): ISIS nel panico (sì, già me li immagino…), ufficiale USA rivela: Ora Putin vuole uccidere il… Il? Il cosa? Dai cribbio! Finitela!!! Ma siete proprio stronzi! Vabbè, clicchiamo… Però potevate tranquillamente scrivere “Ufficiale USA rivela: Putin vuole uccidere tiziocaioesempronio”, come avrebbero fatto i blogger corretti…
CLICK! -> tzetze.it -> pubblicità
Putin vuole uccidere Jihadi John. Un articolo tratto da Il Giornale (mmm…) con tanto di condizionale (così ci si para il culo). Quindi “Putin vuole uccidere” e non “Putin vuole uccidere il”. L’avranno fatto apposta? “Putin vuole uccidere…” sembrava troppo una frase di senso compiuto probabilmente…
Purtroppo anche loro si sono buttati nel campo della medicina alternativa e dell’esaltazione del “naturale” che va tanto di moda, con quel tocco di complottismo che non guasta mai… Se ne occupa La Fucina.
Fatemi indovinare: dieta vegana? Non lo so, non ho cliccato. Ma conoscendo (il poco credibile?) Berrino suppongo abbia detto quello. Io sono vegetariano e non seguirò mai la sbilanciata dieta vegana! Sento già le urla dei vegani! Scatenate pure l’inferno nei commenti, perché ormai ci si scanna solo sul Web… Tutti esperti e tutti tifosi di qualsiasi cosa.
Il super cibo gente! Il super cibo anti-tutto! Sapete cos’è? Alghe. Risparmiate il click…
Ultim’ora grafico!!!! Guardate che bellina la grafica di Sky TG24, l’ho messo solo per quello. “Ecco poco fa cosa hanno f…”. Clicchiamo? Dai! Così sapremo cosa hanno fatto…
Ma no va, tanto lo sappiamo già cosa hanno fatto: hanno rotto i coglioni con queste tecniche! Basta trattare le persone come delle macchine da click, come dei fessi da spremere per ottenere click e incassare!
È nata la pagina Facebook “Spoiler dei post che non dicono niente di Beppe Grillo“, ottima per sapere cosa dicono i post senza dover cliccare…
Repubblica ha valutato gli incassi del blog di Grillo: www.repubblica.it
Grillo si è “rotto i coglioni” delle domande sui guadagni: www.ilfattoquotidiano.it
Che dire di questo comportamento? E voi sareste i migliori? Bah… Passiamo oltre…
Dietro a molte pagine ci sono politici o aspiranti tali, come nel caso di Dimissioni e tutti a casa e Piovegovernoladro, ImolaOggi e la vecchia Adesso fuori dai coglioni.
Il meccanismo è sempre quello: cercare di far indignare la gente per farla “agire” e incassare i soldi della pubblicità (o donazioni, come nel caso di ImolaOggi) e consenso politico.
TERZO CASO: PAGINE CHE FANNO LE FURBETTE.
Quante volte avete visto immagini con scritto “Se ti piace questa cosa condividi”, “Se sei d’accordo metti mi piace altrimenti condividi”, “Un mi piace se la pensi così o una condivisione se la pensi colà” e cose simili? Bene, come ho detto prima non è perché loro abbiano chissà quale interesse riguardo le vostre opinioni o i vostri gusti personali: chi diffonde questi post è interessato solo alla diffusione della propria pagina.
Voi credete di partecipare a qualcosa, di agire, di dire la vostra, ma in realtà state solo diffondendo la loro pagina… Comunque è Doraemon e no, non metto “mi piace” e non condivido.
QUARTO CASO: PIRATI E FURBETTI VARI.
Aaaahhhh! Bastaaaaa!!! Che fastidio ogni volta questa immagine! Non ditemi che avete cliccato per vedere il video… È finto e non esiste nessun video! Come del resto tutte le altre cose scioccanti e zozze annunciate da “INCREDIBILE, GUARDATE QUA COSA È SUCCESSO!”, “CLICCA PER VEDERE IL VIDEO PRIMA CHE VENGA CENSURATO!”, “NON CREDERETE AI VOSTRI OCCHI DI QUANTO SIANO GRANDI LE MINNE DI QUESTA RAGAZZA!”, ecc.
No, non cliccate per favore. Altrimenti attiverete qualche azione non voluta e magari pure malevola. Di sicuro finirete su qualche pagina con pubblicità ed è il male minore… Lo so che questi furbetti usano immagini ingannevoli che simulano i lettori video di YouTube e di Facebook, però usate la testa e non fatevi attirare. Ormai dovreste aver capito il meccanismo.
CONCLUSIONE.
Che fare? Beh, io ho tolto il “mi piace” dalle pagine che utilizzano queste tecniche e quando vedo qualcosa di sospetto controllo sempre prima di cliccare oppure non clicco, anche se arriva da un mio amico. Chi mi dice che il mio amico non è stato fregato a sua volta?
Ho installato nel browser AdBlock per rimuovere la pubblicità e consiglio di disattivarlo solo sui siti che meritano di guadagnare perché validi. Questo è un ottimo metodo che si può utilizzare per decidere chi deve andare avanti e chi no.
Quando qualcuno mi dice di mettere “mi piace” e di condividere non lo faccio tanto per fare, perché anche se sembra un’azione ininfluente in realtà non lo è. Se qualcuno mi chiede il “mi piace” e la condivisione perché il contenuto mi è piaciuto allora decido se metterlo o no e se condividere il contenuto. Questo è più corretto e premia la qualità e la correttezza.
Perciò se questo articolo vi è PIACIUTO e pensate sia UTILE dovreste pensare di condividerlo. Se avete AdBlock attivo e pensate che questo sito meriti un guadagno allora disabilitatelo per questo sito. Sono presente anche su Facebook.Questa è l’onestà.
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