19.8.04

sarebbero queste le radici cristiane tanto esaltate dal pontefice e da questo governo ?


Per il monmento gli sbarchi dei clandestini e non sulle nostre coste sono fermi , ma quello che non si ferma sono l'odio e i rigurgiti razzisti dei nostri politici che continua ipocritamente a rivendicare le radici cristiane . Ora mi chieso srebbero queste le radici cristiane dell’Italia ( cosi tanto esaltate ? ): «Contro i clandestini occorre la forza. Lo sbarco dell’ennesimo barcone testimonia che non ci sono rigorosi controlli per respingerli in alto mare. Il nostro è il ruolo della sicurezza non quello della Croce Rossa». Roberto Calderoli, ministro della Repubblica .
Purtroppo l'occidente ha molto o poco a seconda dei punti di vista , ma quel poco che aveva l'ha dimenticato o nopn vuole riapruire vecchie ferite divenuto da vittima del denaro e di ciò che ne deriva a carnefice trattando alla stessa stregua di come siamo statyi tratti noi fra la prima metà del 1800 e 1970 , coloro che cercano una vita migliore . Inoltre riporto qui quello che dice http://mentelucente.splinder.com una mia ex cdv ( ormai il sito è morto ) :<< Sinceramente parlando è un argomento tanto importante ed è il risultato di tanta rabbia accumulata davanti ad altrettanta ingiustizia. Vogliamo pensare un attimo alla posizione degli immigrati.... Che cosa sappiamo delle leggi che vanno a disciplinare la loro presenza? Che cosa sappiamo, in relazione a queste normative, dei loro diritti e dei loro doveri maturati come conseguenza della loro presenza? Che cosa alimenta la loro presenza in questi paesi delle libertà? E ancora meno importante, ma alquanto evidente, quanto vogliamo sapere di tutto ciò che li riguarda? Fino a quando per i paesi occidentali era conveniente recarsi nei paesi del terzo mondo e derubare la loro popolazione dei tesori e della loro cultura, non c’erano problemi. Fino a quando il loro benessere era condizionato dai saccheggi etnici e razziali e nel contempo costava poco il transito verso questi paesi, non esistevano problemi né per i saccheggiatori e né per i saccheggiati. Almeno ques’ultimi sapevano cosa devono combattere ed i primi sapevano fino a che punto potevano spingersi. I grandi missionari ed emigrati, per causa, hanno cominciato a criticare la cultura del paese che li doveva ospitare, non si sono comportati da ospiti ma da padroni per eccellenza. Buon dio... gli hanno insegnato a vestirsi ed addirittura... a portare i guanti bianchi... per poi tornare, a distanza, nel loro paese ed iniziare a svestirsi per, poter, criticare i popoli che si coprono troppo. Che confusione che hanno lasciato ai loro posteri...
Dopo un po’ di tempo se ne sono resi conto che spostarsi richiede grandi sforzi finanziari, ed i tesori riportati indietro non erano sufficienti a coprire le spese dei loro spostamenti; per lo più la gente indigena si era svegliata; noooooooooo, restiamo sul "non li conveniva"... Allora sono tornati nei loro paesi fortemente acculturati (permettetemi questo termine newage) a godere della loro grandezza e ricchezza accumulata. Ma che cosa hanno lasciato indietro? Un popolo che non credeva più nella propria cultura, era in balia di capire il giusto, il raffinato, il bello ed il brutto; aveva perso il suo sogno da grande, e non gli avevano dato il tempo di assorbire e comprendere il sogno e la cultura del padrone. Li avevano resi orfani per poi adottarli ed in fine, ancor prima di crescere, abbandonarli.
Torniamo alla nostra "razza padrone "; il loro benessere è durato poco; i tesori accumulati erano destinati a finire e l’esigenza di avere sempre maggiore rigogliosità aumentava di giorno in giorno. La manodopera scarseggiava, i saldi generazionali non promettevano bene e gli immigrati, condizionati dai sogni che gli avevano trasmessi a metà i nostri antenati nei periodi di saccheggio, arrivavano a valanghe. Allora i grandi pensatori ed economi, in difficoltà nel trovare una soluzione efficiente, hanno avuto la loro illuminazione del secolo...Trasformare gli immigrati in una grande forza di lavoro conscia dei diritti del padrone... ma anche dei propri doveri (la relazione biunivoca(?)... tra i diritti ed i doveri).
Vi ricordate l’opera letteraria "Le radici" e la storia di Kunta Kinte; Gli schivi arrivarono in occidente via mare... la maggior parte di loro moriva durante il tragitto per le malattie oppure per le infezioni dovute alla carenza dell’igiene; anche oggi muoiono durante il loro tragitto con l’amara differenza che sono loro stessi a pagare per diventare schiavi nell’anima e nel corpo.
Mi chiedo, se un giorno essi decidessero di tornare nel loro paese d’origine che cosa porteranno indietro come principio acquisito e con che cosa medicheranno le loro ferite ancora aperte, e se decidessero di rimanere nel paese dei sogni a quale costo riavranno indietro la loro dignità lacerata. (to be countinued; quando, non so!). >> . Concludo questo post  rinviandomi ai link sotto ,  che parlano  anche  di quando    abbiamo subitop quello che  oggi facciamo   direttamente  e indirettamente   a quelli che  cercano  fortubna   sulle nostre terre 










PERCORSI NELLA MEMORIA                                                         http://www.orda.it/rizzoli/stella/home.htm                                                                     http://www.odissee.it/


sezione del sito http://www.emigrati.it/Emigrazione.asp  che  tratta  varie aspeti dell'immigrazazioni


i link   del sito  http://www.bibliolab.it/sitografie/sitografie_emigrazione.htm , alcuni delle  quali   noti a  chi ha  letto  il mio post  la menoria  .




























































































































L'ordail sito nasce dal saggio omonimo di Gian Antonio Stella (L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi. Milano, 2002) che si occupa dell'emigrazione italiana, mettendo in risalto i problemi di inserimento e le rappresentazioni negative di cui erano fatti oggetto i nostri connazionali. Offre una ricca sezione di immagini e canti, un forum e chat periodiche con l'autore. Ottimo esempio di integrazione tra carta stampata e web.
Emigrazione italianasito a cura della Rai, tratta dell'emigrazione italiana nel mondo dalla metà dell'800 agli anni '50 del '900, offre dati, fonti e materiali per la costruzione di percorsi didattici. Funziona anche un forum.
L'Italia in Brasilesito individuale del figlio di un emigrato italiano, dedicato all'emigrazione italiana dall'Unità alla prima guerra mondiale, con approfondimenti di storia del periodo, immagini e canzoni.
Manca l'indicazione delle fonti da cui sono tratti i dati.
Macaroni e vu' cumpràun itinerario fra l'emigrazione italiana nel mondo e l'immigrazione straniera nel nostro paese con immagini e testi tratti dall'omonima mostra  
Boom demografico e emigrazionel'argomento è trattato all'interno di un ipertesto sulla storia del Novecento con particolare riferimento all'emigrazione verso gli USA
Centro Permanente di Studi sull'Emigrazionevisita virtuale al museo dell'emigrazione della Repubblica di San Marino
L'emigrazione e la fotografiariflessione sul tema accompagnata da fotografie d'epoca
WebscuolaUn mondo in movimento emigranti ed immigrati:percorso attraverso l'emigrazione dall'Unità ad oggi, con immagini, schede di approfondimento, fati sul fenomeno
Weblab '900sito che si occupa di didattica della storia contemporanea. Ci sono on line immagini e dati sull'emigrazione italiana accostati in modo significativo a foto riguardanti l'immigrazione straniera nel nostro paese
Cronologiai dati sull'emigrazione italiana negli ultimi 140 anni e sulle mete prevalenti
Altreitalierivista on line della Fondazione Agnelli di studi sulle popolazioni di origine italiana nel mondo
Storia dell'emigrazionestoria sintetica dell'emigrazione italiana nel mondo, ricca di dati e di tabelle
Italiani nel mondoPresso  il sito del Centro di documentazione sulle popolazioni e le culture italiane nel mondo, della Fondazione Agnelli di Torino, sono disponibili tre banche dati contenenti la trascrizione delle informazioni riportate nei registri di sbarco delle navi giunte nei porti di New York, Buenos Aires e Vitoria ,con passeggeri di nazionalità italiana, tra la fine dell'800 e i primi del '900
Foto d'epocapiccola ma significativa galleria di immagini; interessanti i manifesti delle varie Compagnie di navigazione
Bibliografia tematicanel sito della casa editrice Feltrinelli, un'ampia ed aggiornata bibliografia ragionata sull'emigrazione nelle Americhe
Italiani dal mondobreve galleria di immagini sulle condizioni degli emigrati italiani in Belgio, inserita nel sito dell'Istituto Fernando Santi. Contiene anche link agli sitituti di cultura italiana nel mondo
Museo dell'Archivio Paolo Crescivisita virtuale al Museo dell'Archivio Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana di Lucca, ricco di immagini e di documenti
Centro studi Pascal D'Angelosito del Centro studi Internazionali sulla Letteratura di Emigrazione dedicato a Pascal D'Angelo, emigrante italiano e poeta negli USA degli anni '20. Sono disponibili sia una utile sitografia, sia due gallerie di foto sull'emigrazione ai primi del '900.
Canti di emigrazionela pagina, inserita in un sito che riporta recensioni e interventi sull'emigrazione italiana nel mondo, presenta i testi di alcune canzoni degli emigranti di diverse zone d'Italia
Locandine e manifestibreve analisi della rappresentazione figurativa dell'emigrazione, con la possibilità di scaricare una selezione di locandine, manifesti e altre immagini relative all'emigrazione italiana della prima metà del '900
 LAVORI DIDATTICI
Progetto emigrazionetratta dell'emigrazione e dell'immigrazione attraverso attività didattica collaborativa in rete con particolare riferimento alla storia dell'emigrazione italiana in Argentina; a cura di un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, a. a. 1997-98. Ricca sezione di link.
Istituto comprensivo Piero Fornara di Campignano Sesia - Novaraipertesto sull'emigrazione italiana dal 1870 al 1913, a cura della classe III C della scuola media Fornara, anno scolastico 2000-01
Scuola media "Vecellio" di Tarzo - Trevisoricerca sull'emigrazione tarzese tra '800 e '900 con raccolta di fonti orali e foto d'epoca
Scuola media "Ugo Foscolo" di Sedico - Bellunobreve ricerca sull'emigrazione a livello locale
Scuola media "Vielmetti" Denno - Trentobreve ricerca sull'emigrazione in Val di Non
Scuola Media M. Quadrioipertesto sull'emigrazione in Valtellina e in Val Chiavenna
Istituto Statale d'Istruzione tecnica Staranzano - Gorizia breve percorso sulla storia dell'emigrazione da fine Ottocento agli anni '70 del '900; presenta dati e tabelle
ITC "Riccati" Trevisoipertesto sulla storia italiana dall'unità alla prima guerra mondiale, con ampia sezione dedicata all'emigrazione italiana  
IPSIA "Pendola" PadovaSpostamenti di popolazione dal 1492 ai giorni nostri: ricerca sui flussi migratori a livello mondiale
Emigrazione in Argentinaricerca bilingue (italiano-spagnolo) sull'emigrazione italiana in Argentina, fondata anche su testimonianze
STORIA LOCALE
Friuli sito dell'archivio fotografico sull'emigrazione friulana
Emilia Romagnaraccolta di immagini e testimonianze dell'emigrazione Persicetana nel mondo
ToscanaPer terre assai lontane: i lunigianesi nel mondo: a cura del Centro di Documentazione dell'Emigrazione Lunigianese
Valceresio, VareseScalpellino in America: le pagine sono la versione ipertestuale di uno studio americano sull'emigrazione di lavoratori della pietra in America
Lombardiaipertesto ricco di immagini e di dati sull'emigrazione dalla Val Chiavenna
Trevisotour virtuale alla mostra fotografica L'emigrazione trevigiana e veneta nel mondo
SITI STRANIERI
Bajaron de los barcossito argentino di storia dell'immigrazione e dell'emigrazione, in spagnolo
El Sur del Sursito argentino con informazioni sulla storia dell'immigrazione dall'Europa in spagnolo


 


http://www.bibliolab.it/sitografie/sitografie_emigrazione.htm


 

1 commento:

anonimo ha detto...

ciao giuseppe,raccolgo il tuo invito dalla mailing list di tdt.
certamente non sono queste le radici cristiane tanto sbandierate da politici di malcelata provenienza razzista.
purtroppo (o per fortuna,dipende dai punti di vista),noi viviamo nella nazione in cui risiede il Papa.Per questo motivo tanti cultori della chiesa hanno pensato bene di utilizzare ciò per continuare ad arringare le folle.L'articolo "religione-chiesa" si vende molto bene,fa sempre un grande effetto,e per questo motivo si tirano in ballo le radici cristiane quando si vuol colpire gli italiani sensibili all'argomento.Tutto fa brodo,insomma,per giustificare l'odio e il razzismo.Ma la gente,spesso,non lo capisce.
complimenti per il tuo sito.