28.8.04

sulla vendetta

dopo alcune esperienze personali alcune riportate in questo blog e la lettura del bellissimo romanzo ( anche se troppo prolisso ) il conte di monte cristo , ho imparato che :1) la vwndetta non è giustificabile ; 29 che se continua ( esperienza personale ) dopo che si è eseguita o viola la dignità dell'individuo non è più vendetta ma qualcosa di abbietto ., la stessa cosa quando : si colpisce nel mucchio ( esperienza personale ) , vien e utilizzata ( da tutti i poteri indipendentemente dalle ideologie culturali \ politiche ) come capo espriatorio per coprire detterminati problemi e ciò da origine a repressione e delazione diventando linciaggio e e persecuzione di minorazne etnico - religiose .

3 commenti:

HeartOfLilith ha detto...

Mmh... ho sempre avuto un'idea piuttosto lapidaria della vendetta: una perdita di tempo. Un voluto perpetuarsi della propria sofferenza, oltretutto...

compagnidiviaggio ha detto...

>
fammi un esempio oltre che , swe vuoi un'esperienza personale . e cosa vuoi dire con quei puntini di sospensioone finale ?

HeartOfLilith ha detto...

Esperienze personali... di mie non ne ho, dato che non ho mai accettato l'idea della vendetta. Quello che intendevo con quella frase, è che dare se stessi e le nostre energie a una vendetta, non fa che provocare altro male alla ferita apertaci dalla persona di cui vogliamo vendicarci. Alimentiamo noi stessi la nostra rabbia e il nostro dolore in questo modo, e non facciamo altro che soffrire di più. E il tempo, lo impieghiamo pensando alla persona che ci ha fatto del male; invece di voltare lo sguardo verso noi stessi, e cercare di curare quella ferita, e non di farla continuare a sanguinare.
I puntini sono un mio vizio... forse perché io stessa mi sento spesso una persona "sospesa"...