Prima di te, ricordo pecie e finto argento d'illusioni ed amarezze. Mi svegliavo da solo e mi addormentavo con la finestra chiusa in me. Quanto dolore in me. In silenzio una lacrima copriva il mio letto. Perso dentro me fuggivo dalla realtà, preda del vento di novembre.
naufragando, una preghiera, al culmine dei ragionamenti, grondante di aspettative. Una promessa che non tardò. Quanto stupore. Tu non sapevi e non t'accorgevi di come sovrastavi quelle spire di novembre. Un saluto imprevedibile, come un raggio di sole che scioglie la neve. Prisma di emozioni sempre più intense. Una supernova infinita che espande il suo calore fino agli angoli più fitti di noi. Hai arrestato lo scorrere del mio sangue, lenito ogni dolore e colmato il mio cuore di pulpiti selvaggi che ora galoppano nelle praterie della mia sterminata fantasia. Ti amo ogni volta che le lancette del tempo si muovono. Ogni istante concessomi è una goccia di paradiso che amo pensare sia proprio come tu sei; immensa e veritiera, amore e solo amore.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
21.1.09
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