8.12.12

natale all'antica in famiglia causa crisi e A CACCIA DI REGALI (LOW COST) PER NATALE nei mercatini anticrisi

su  da  televideo rai  del 9\12\2012 leggo che 

Sono 23 milioni di italiani che quest'anno alla ricerca dei regali frequentano i mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti/Swg dalla quale si evidenzia che si tratta dell'unica forma commerciale che cresce nel tempo della crisi. Una opportunita' che - sottolinea la Coldiretti - unisce il relax con la possibilita' di fare acquisti con curiosita' e novita' a originalita' garantita per garantirsi buoni affari e sfuggire alle solite offerte standardizzate. 

 

Nei mercatini ad essere piu' gettonati per il 34 per cento degli italiani sono - precisa la Coldiretti - i prodotti tipici dell'enogastronomia anche perche' le difficolta' economiche spingono verso acquisti utili per se stessi e la propria famiglia o da regalare a parenti o amici. Non manca peraltro chi - continua la Coldiretti - va nei mercatini a caccia dei decori natalizi (32 per cento), di piccoli oggetti per la casa (26 per cento), dolciumi e caramelle (22 per cento) o oggetti artigianali (17 per cento) ma anche solo per passeggiare e non compra nulla (14 per cento). Il 62 per cento degli italiani infatti comprera' regali meno costosi rispetto allo scorso anno anche per effetto della riduzione del reddito pro-capite che spinge ad una maggiore pianificazione d'acquisto basata sulla convenienza dei prodotti e dei punti vendita, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base dell'indagine "Xmas Survey 2012" di Deloitte dalla quale si evidenzia che per Natale ogni famiglia spendera' solo per i regali 264 euro, l'8,6 per cento in meno rispetto al 2011. 
Nonostante la crisi economica gli italiani continuano pero" - precisa la Coldiretti - ad essere sensibili sia alla sostenibilita' ambientale (8 italiani su 10 eviteranno di acquistare prodotti che hanno impatti negativi sull'ambiente) sia all'etica sociale (l'83 per cento non acquistera' prodotti derivanti dallo sfruttamento di lavoro minorile). Vanno in questo senso i mercati del contadino cosiddetti farmer's market, ai quali dichiarano di partecipare in modo regolare oltre 7,2 milioni di italiani, secondo Censis/Coldiretti. La rete dei mercati e dei punti vendita degli agricoltori di Campagna Amica comprende 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 1.105 mercati, 178 botteghe ai quali si aggiungono 131 ristoranti per un totale di quasi settemila punti vendita. 
E per il 30 per cento di italiani che dichiara che effettuera' acquisti tramite internet non mancano le iniziative di solidarieta' come la possibilita' offerta dalla Coldiretti attraverso il Consorzio dei produttori di Campagna Amica di acquistare in tutta Italia direttamente dai produttori alcune delle migliori specialita' che hanno reso la Toscana celebre in tutto il mondo, per aiutare i produttori colpiti dall'alluvione. Su www.coldiretti.it e possibile ordinare i cesti della solidarieta' sia telefonicamente allo 06/4682371-503 sia tramite mail all'indirizzo cestisolidali@cpca.it.
  Infatti  unione sarda online  dei Sabato 08 dicembre 2012 11:38

La famiglia è il tema assolutamente centrale del Natale: a rivelarlo è una indagine di 'Impresa turismo', a cura dell'Isnart, l'Istituto nazionale di ricerche turistiche, che ha intervistato 1777 persone, secondo la quale per ben il 59% degli intervistati, il "ritrovarsi in famiglia" rappresenta l'aspetto che non può mancare a Natale.Insieme alla centralità della famiglia, queste festività saranno caratterizzate dal crollo dei consumi, soprattutto quelli non strettamente utili (compresi i viaggi in altissima stagione) e dalla voglia di un "nuovo" migliore. Cala decisamente l'idea consumistica della Festività, dato che "i regali sotto l'albero" sono l'aspetto qualificante per solo il 6,3% delle persone; ma è anche bassa la sensibilità verso la componente più religiosa, poiché meno del 5% indica "la Messa di mezzanotte" come componente principale del Natale. Nonostante la limitata attenzione verso il rito religioso, rimane relativamente alta l'associazione tra Natale e fratellanza: "un'azione buona per i meno fortunati" è, con oltre il 15% delle risposte, al secondo posto tra le opzioni scelte. Fa però riflettere la notevole distanza dal tema della "famiglia" al primo posto (34 punti percentuali), indicatore del divario tra una visione del Natale, comunque centrata su se stessi, rispetto a quella orientata "all'altro", meno fortunato. Il segnale negativo verso i consumi è, in parte, mitigato dal 10,2% di risposte che mette al primo posto la componente enogastronomica, segnalando "il cenone del 24 o il pranzo del 25". Niente da fare, invece, per il turismo, considerato che "un bel viaggio verso i mari caldi o le vette innevate" è il tema imprescindibile del Natale solo per l'1% del campione. Gli orientamenti relativi al Capodanno offrono segnali altrettanto chiari. Al primo posto, con un terzo delle risposte, c'è il "momento dei buoni propositi": l'inizio del nuovo anno come desiderio di lasciarsi indietro tante cose che non vanno, e avviare una fase nuova, a livello personale e probabilmente non solo. Forse mai prima d'ora, questa giornata è vissuta da così tanti come un momento di riflessione e di (auspicato) cambiamento. Del resto sono solo poco più del 20% quelli che indicano la tradizionale "grande festa pazza con gli amici", per altro superata dal "ritrovarsi in famiglia" che arriva a quasi il 21%. L'equilibrio tra le due visioni del Capodanno si ritrova nelle preferenze riscosse da altre due opzioni "minori": "i fuochi d'artificio" da un lato e "una passeggiata nella città vuota l'1 mattina" dall'altro che ottengono entrambi l'8% delle indicazioni.

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