Visto che non ho ricordi diretti di quella immane tragedia e di quesl triste vento , avevo 4 anni . , uso dei metodi indiretti come quello riportato sotto
Fabrizio De André: in direzione ostinata e contraria
2 agosto 1980, la strage di Bologna.
“T’ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali in una mano e nell’altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino”
ed è cio che mi permette di mettere in atto quello che dice lucarelli nella trasmissione andata in onda il 1\8\2020 su rai uno : << .... anche se non c'ero , se l'ho saputo dopo , quella strage è anche la mia , la nostra è [ come quelle , corsivo mio che dal 12\12\1969 , hanno insanguinato e ancora continuano a fatro visto che non si sa ufficialmente e giuridicamente ma solo moralmente ed storicamente nè il perchè nè gli esecutori materiali , ne i mandati secondo me anche dal 1\5\1947 ] di tutti >> ovvero farla nostra e mia , come se l'avessi vissuta direttamente. mi piace chiudere con questa frase
[...]Ancora oggi, ogni volta che passo dalla stazione di Bologna, vado a vedere l’orologio e la lapide e ancora oggi mi chiedo perché lo abbiano fatto. Sulla più grande strage della storia italiana restano ombre che il tempo non riesce ad illuminare. (Quando pensiamo di vivere in tempi terribili faremmo bene a ricordarci che cosa abbiamo alle spalle). dahttps://www.facebook.com/MarioCalabresiOfficial/posts/334395674618324?__tn__=K-R
Nessun commento:
Posta un commento