Razzismo, picchia e insulta un senegalese sulla spiaggia di Castiglione. Il figlio prova a fermarlo: "Qui c'è spazio per tutti"





Il giovane africano colpito con pugni in faccia: sette giorni di prognosi. "Lo denuncio. Non voleva che distendessi il telo sotto un gazebo". Sarebbe un cittadino albanese

 da  repubblica 03 agosto 2020

Ha raccontato di essere stato aggredito nella spiaggia libera a Castiglione della Pescaia, di essere stato oggetto anche di insulti razzisti. "Negro qui non ci puoi stare". Mamady Mankara ha 25 anni, è senegalese e lavora per una fondazione che si occupa di disabilità a Grosseto. Racconta di non aver capito perché sabato 1 agosto lui che cercava un po' di ombra vicino a un gazebo sulla spiaggia libera di Castiglione, quella che negli altri giorni della settimana è riservata a una colonia, sia stato colpito al volto da un uomo "un albanese immigrato come me" spiega Mankara, che con il figlio di 7-8 anni e il resto della famiglia erano all'ombra dello stesso gazebo. Il ragazzino ha cercato di fermare il padre e di calmarlo: "Qui c'è spazio per tutti". La lite è nata quando Mamady voleva stendere il suo telo e ha sistemato lo zainetto nell’ex bagno Marystella. "Appena ho tentato di sistemarmi sono stato subito aggredito verbalmente da un uomo sui 40 anni.



"Qui non ci puoi stare, vai via. Negri di m... qui non ci dovete stare..." mi ha detto e mi ha tirato un pugno in faccia". Subito dopo, continua nel racconto il giovane senegalese, che è venuto in Italia 4 anni fa, "io ho cercato di reagire, sono intervenute altre persone e ci hanno separato, io mi stavo a quel punto allontanando quando è arrivato un suo amico e anche lui mi ha colpito". Dicevano "voi negri che venite qui a violentare le bambine"... A quel punto Mamady cade per terra e vengono chiamati i carabinieri. "Il figlio di quell'uomo, un bambino di 7-8 anni diceva al padre di calmarsi che tutti potevano stare sulla spiaggia..." riprende nel racconto il giovane senegalese.
Dopo l'intervento dei militari che hanno identificato tutti, "lui mi si è avvicinato e mi ha detto, dai facciamo pace, ti porto a pranzo...Ma per me questo è ancora più offensivo, lo trovo umiliante. Io non ho bisogno che lui mi porti a pranzo, ma che mi porti rispetto". Mamady è andato al pronto soccorso di Grosseto dove è stato visitato, medicato e dimesso con una prognosi di 7 giorni per le ecchimosi sotto un occhio e un labbro tumefatto. E adesso promette: "Presenterò la denuncia". Ogg ha avuto un colloquio con il suo legale, l'avvocato Michele Ugolini. Il 4 agosto andrà in procura a Grosseto per denunciare i due aggressori. Importante sarà anche la testimonianza di due senegalesi che Mankara aveva conosciuto a Castiglione della Pescaia e che hanno assistito ai fatti.
"La violenza è l'arma dell'ignoranza - ha detto il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. Si è verificato un inqualificabile atto di violenza. È inaccettabile che tali, brutali atti si verifichino di nuovo sul nostro territorio. A Mamady va la mia solidarietà e la promessa di lottare contro le ingiustizie e la violenza".

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