Vorrei rapire il volto delle valli
Morenti lungo i solchi della sera
Che scivola velata sopra i colli
Bruniti al tocco della pirea sfera
Ottobre sfila, col suo passo austero,
Brindando alla stagione che decade
Per poi rinascer, pigro di mistero,
A illuminar di buio sperse strade
Lontano brilla il gracidar dei corvi
Viranti macchie scure contro il grigio
Vibrante azzurro, mesto del prodigio
Che ruba vita ai campi e li fa torvi
L’erba fremente schiocca il tempo al vento
Sciogliendo senza sforzo la mia mente
Confusa in zolle, placida e dormiente.
Si mesce al manto fosco e più non sento
Doler d’idee ed ipotesi crudeli
Che assillano i tiranti del pensiero.
La fantasia si maschera in veliero
E volge a prora a fender nuovi cieli
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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15.10.04
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